da Mariacher » 17/09/2016, 10:58
È così dopo un anno sono ritornato nella speranza di concludere la traversata! Ed è andata bene finalmente! Ho optato per la direzione Cavo - Pomonte perché mi piaceva l'idea di poter godere di una magnifica alba da Cavo e concludere il mio viaggio proprio seguendo il sole. Così, anche grazie agli errori dell'anno scorso, è filato tutto liscio. Ho provveduto il giorno prima a lasciare rifornimenti idrici a Campo ai Peri e al colle di Procchio. La giornata è stata ottima, con una prima parte in mattinata veloce e ventilata. Magnifica come sempre la vista dal monte Grosso proprio dal vecchio semaforo. Credo di aver incrociato anche un gatto selvatico ma su questo non ho conferme...magari ero già allucinato! La dorsale centrale è splendida con la vista sul Volterraio da una parte e le cime rocciose che scendono verso Porto Azzurro. Gli odori di macchia mediterranea, di mare e di capre rendono speciali questi sentieri, a volte non facili da trovare ma assolutamente autentici e non addomesticati. Puoi abbracciare tutta l'isola con uno sguardo e capire che sei fortunato ad essere proprio lì e poter vivere una giornata così. L'anno scorso mi ero perso sul monte Orello, ma questa volta, con più attenzione, ho capito lo strano giro che la GTE compie e ho proseguito senza problemi prima per il colle Reciso e poi per il colle di Procchio. La salita al monte Perone è stata dura come sempre, ripida e tosta. Il caldo ha iniziato a farsi sentire ma tenevo d'occhio la fresca pineta sommitale e piano piano ho raggiunto anche quella. Da qui ho percorso uno dei tratti più belli della traversata. Il monte Capanne è sorprendente, una montagna di granito con una personalità spiccata! I boschi ombreggiati prima di raggiungere la spalla del Malpasso sono di una bellezza unica. Ci sono dei bei traversi su pietraie da correre con delicatezza e precisione. Una volta al Malpasso, con il Capanne alla mia destra, si vede finalmente la valle di Pomonte e il suo bel villaggio proprio laggiù in fondo, dall'altra parte del isola. La GTE non è ancora finita e ci vuole ancora attenzione per arrivare al colle della Grottaccia e percorrere le successive e divertente creste di saliscendi e roccette. Spesso si incontrano dei tipici ripari in pietra figli di un tempo passato fatto di pastori e di una vita scandita dal tempo della natura. Sono angoli di una bellezza struggente e con lo sguardo ti puoi spingere fino a Montecristo, a Pianosa e alla Corsica. Spazi infiniti per sognare nuove avventure. Credo che questo sia uno dei doni di questa traversata e di averla fatta di corsa e leggero. Forse è proprio il dono della corsa e della sua semplicità; andare a piedi da una parte all'altra e vivere i propri sogni. Anzi, vivere la propria magnifica realtà. Arrivo a Pomonte in tempo per una meritata birra e per prendere il bus per Portoferraio. Ho corso, ho fotografato, ho oziato, non sono stato veloce ma non era importante. Era importante esserci e a volte per capire bene le cose devi anche fermarti.
Buona traversata a tutti!
Niki