...scusate la solita attesa però ci metto sempre qualche giorno...
Che dire.... è andata di lusso!
La cosa peggiore è stata il traffico sull'autostrada... però fortunatamente solo sul tratto da Pietra Ligure a Varazze poi sulla A26 tutto scorrevole...
Sabato 1 febbraio: grigio, vento, pioggia, temperature non molto piacevoli.
Ritiro il pettorale, mi mangio focaccia e farinata e poi alle 21:30 a nanna.
Domenica 2 febbraio: nuvoloso, vento, temperatura che mi sembra piuttosto fredda, le aspettative sono di trovare sentieri viscidi e insidiosi guardo le mie Merrell Agility Peak 4 e non mi danno molta sicurezza in questa situazione, ho il dubbio di aver sbagliato scarpe.
Arrivo a Pietra alle 5:00, ultimi preparativi in macchina, poi fortunatamente l'organizzazione ha a disposizione il cinema in cui staremo fino a pochi minuti dalla partenza, così possiamo stare protetti.
Ci siamo! Si parte da un pontile e via sull'asfalto per imboccare il primo sentiero, io parto con un buon ritmo, sono nella prima metà del gruppo e contando che non siamo tantissimi non ho trovato ingorghi.
Subito sentiero stretto, umido alcuni strappi brevi e un pò cattivi alternati a parti più corribili, si sale su tra arbusti e parti nel bosco, arrivati alla prima cima, si percorre un saliscendi, che nel mio caso, è durato fino poco dopo l'alba.
Attacco la salita più lunga del percorso, nel mentre sento delle imprecazioni e la frase "...dovevo andare a tennis non scegliere questa merda di sport..."
A circa 2/3 della lunghezza si trova un bel ristoro, allestito in un rifugio, breve sosta e via per superare il primo cancello orario.
Il vento soffia forte, in alcuni sporadici momenti si percepiscono le folate, però tutto sommato si corre protetti dal terreno.
Il sole sbuca tra le nuvole, raggiungo il cancello orario con un margine di circa 55 minuti, affronto la discesa più lunga del tracciato, tutto procede bene, si alternano dei tratti facili ad alcuni passaggi un pochino rognosi.
Parte il secondo tratto collinare, ormai il vento è passato, ma non sento caldo, la temperatura non mi da fastidio, apro solo un pò la cerniera del gilet antivento e abbasso i manicotti, ma terrò tutto addosso fino alla fine. Passo anche il secondo cancello con quasi 2 ore di margine. Siamo circa al 40esimo km e inizio a percepire un pò di stanchezza, non sono più brillante, ho impostato la schermata del mio nuovo gingillo (Fenix 7) con l'indicazione della stamina, messa per curiosità, mi indica che ormai la mia carica residua è sotto la doppia cifra... prendo un gel e sto a ruota di una donna con cui ho scambiato le posizioni alcune volte. Il ritmo è adeguato e mi porta fino alla penultima discesa, da qui c'è una bella vista sul mare e si affronta il passaggio più bello della gara la vecchia cava di Verezzi, a questo punto provo ad andare da solo, supero e scendo con il mio passo, salto l'ultimo ristoro, tanto ho ancora scorte di liquidi e solidi ed ormai mancano 7km all'arrivo.
Affronto l'ultima salita, la stamina è ormai a 0%, salgo abbastanza bene però mi manca un pò di brillantezza, ormai sono a ridosso delle 7 ore di gara, non riesco a chiudere al di sotto, ma comunque sono in anticipo rispetto alle 7 ore e mezza che era la previsione più ottimistica.
Alla fine taglio il traguardo in 7 ore e 11 minuti.
Le scarpe sono andate bene, non ho avuto grossi problemi di tenuta, più che altro ho sentito mancanza di trazione, magari anche per colpa delle gambe, però su qualche tratto in salita verso metà e fine tracciato, ho slittato un pochino, (su un tratto di asfalto liscio, bagnato con muschio e su tratti fangosi).
Terminata la gara, mi son dovuto coprire bene perchè sentivo freddo. Al pasta party, inizialmente al tavolo ero solo poi si sono seduti Virgina Olivieri e Pablo Barnes con cui ho scambiato qualche parola.
Gara ben organizzata, senza fronzoli, ottima logistica, ristori minimali, tracciato filante e con tratti divertenti. Le pecche principali, doccia tiepida e costo iscrizione un pò elevato, oltre alla birra a pagamento come segnalato da Augusto.