mircuz ha scritto:il nik ha scritto:Negli articoli che ho letto (mi occupo di EBM per lavoro), parlano di endurance quando si sale sopra l'ora di allenamento al di sopra del 60% della frequenza cardiaca massima.
Non mi sono ancora fatto un'idea precisa, lascio due considerazioni:
1. in qualche modo l'attività sportiva influisce sul funzionamento del sistema immunitario, vedi per esempio il fatto che è provato che di fronte a malattie autoimmuni l'indicazione dei clinici sia di fare più sport possibile;
2. casi come quello del paziente 1 possono avere una spiegazione più "banale" rispetto a teorie come quella dell'open window: io penso che se il virus c'è già in gola e polmoni, e andiamo a respirare affannosamente per lungo tempo aria molto più fredda dei tessuti delle vie respiratorie, in quel lasso di tempo il virus riceve un boost importante mentre le difese immunitarie sono in recessione. Se hai la sfiga di bastonare le tue difese immunitarie proprio nel momento decisivo in cui sono chiamate a fermare l'invasione, la situazione precipita. Questa mia ipotesi combacia col fatto che quando si parla di infezioni opportunistiche negli sportivi si parla sempre di malattie del tratto respiratorio, mai di problemi di altro tipo.
Potrebbe quindi essere un banale problema di respirazione di aria fredda.
Ci si ammala anche in estate, quindi la teoria dell'aria fredda in questo caso non regge, o comunque è relativa ad una percentuale dei casi registrati, certo non ne comprende la totalità.
Fare una cosa che ci da piacere ed autostima coma correre, contribuisce ad aumentare le difese immunitarie, basta non esagerare, soprattutto in questo periodo in cui se ci ammaliamo non facciamo del danno solo a noi stessi!