Ottima domanda @Cesaretto!
@Offriends che ci dici? (Poi magari il Griselli vuole dire la sua e anticipa la risposta di Offriends…)
A presto!
Tor Des Geants (Ao) 08-14.09.2024
Moderatore: maudellevette
Regole del forum
Questa sezione è dedicata alle anteprime e ai racconti delle gare.
Nel titolo scrivete il nome della gara, la provincia e la data di svolgimento.
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Re: Tor Des Geants (Ao) 11.09.2022
Dico la mia cercando di essere obbiettivo e costruttivo.
La gara andava fermata, le immagini del video sono chiare e io che sono arrivato al Frassati alle tre posso testimoniare che già lì non era una semplice nevicata ma una bufera di stampo invernale. La neve era asciutta ma sarebbe bastato un passaggio di qualche decina di concorrenti per renderla compatta e ghiacciata. Inoltre la visibilità, già lì era al limite, credo che dopo il passo il sentiero potesse essere già invisibile.
L’organizzazione ha preso quindi la decisione giusta, quasi sicuramente in ritardo, forse perché da Courmayeur, mia moglie lo può testimoniare, sembrava impossibile che su ci potesse essere quella situazione. Forse le guide al Malatrà non avevano abbastanza credibilità presso chi doveva decidere, oppure, ipotizzo, c’è stata cattiva comunicazione.
Ritardo nato già ad a Ollomont, come giustamente dice Off, vero che le previsioni non erano così chiare ma in caso di dubbio ordinare il “kit invernale”, anche se al Tor in realtà non esiste, sarebbe stata la decisione più saggia. Errore grave è stato invece quello di dire ad alcuni che i ramponcini non servivano. Oppure, come con me, lasciarlo intendere.
Conseguenza del ritardo, altro errore, è stata quella di non fermare i concorrenti che salivano al Frassati dopo una certa ora, quando ormai la situazione era chiara.
Al Malatrà le guide ovviamente c’erano. Chi dice di no afferma il falso.
Sul gps ho già detto la mia. L’organizzazione avrebbe dovuto comunicarne la mancanza prima del ritiro dei pettorali. Bastava dare la colpa alla mancanza di microchip e nessuno avrebbe potuto controbattere. Comunicarlo così al ritiro è stato scorretto, quasi irrispettoso e legalmente molto pericoloso per loro se le cose l’ultimo giorno si fossero messe male.
Probabilmente nel 90% dei casi il gps serve ai parenti per seguire da casa ma se fosse successo un incidente durante la bufera sarebbe stato sicuramente utile.
Quando Off mi ha raccontato che quando si è fermato a fare la cacca sotto al ponte e gli altri due concorrenti lo hanno superato, senza nemmeno accorgersene, mi sono venuti i brividi. Non di freddo.
Era debilitato dalla dissenteria, dal freddo e da cinque giorni di gara. Poteva addormentarsi. È capitato anche a grandi campioni in situazioni decisamente migliori. In quelle condizioni quanto ci avrebbe messo ad andare in ipotermia? Senza gps chi lo avrebbe trovato? Ecco una delle situazioni del 10% in cui il gps diventa fondamentale.
La gara andava fermata, le immagini del video sono chiare e io che sono arrivato al Frassati alle tre posso testimoniare che già lì non era una semplice nevicata ma una bufera di stampo invernale. La neve era asciutta ma sarebbe bastato un passaggio di qualche decina di concorrenti per renderla compatta e ghiacciata. Inoltre la visibilità, già lì era al limite, credo che dopo il passo il sentiero potesse essere già invisibile.
L’organizzazione ha preso quindi la decisione giusta, quasi sicuramente in ritardo, forse perché da Courmayeur, mia moglie lo può testimoniare, sembrava impossibile che su ci potesse essere quella situazione. Forse le guide al Malatrà non avevano abbastanza credibilità presso chi doveva decidere, oppure, ipotizzo, c’è stata cattiva comunicazione.
Ritardo nato già ad a Ollomont, come giustamente dice Off, vero che le previsioni non erano così chiare ma in caso di dubbio ordinare il “kit invernale”, anche se al Tor in realtà non esiste, sarebbe stata la decisione più saggia. Errore grave è stato invece quello di dire ad alcuni che i ramponcini non servivano. Oppure, come con me, lasciarlo intendere.
Conseguenza del ritardo, altro errore, è stata quella di non fermare i concorrenti che salivano al Frassati dopo una certa ora, quando ormai la situazione era chiara.
Al Malatrà le guide ovviamente c’erano. Chi dice di no afferma il falso.
Sul gps ho già detto la mia. L’organizzazione avrebbe dovuto comunicarne la mancanza prima del ritiro dei pettorali. Bastava dare la colpa alla mancanza di microchip e nessuno avrebbe potuto controbattere. Comunicarlo così al ritiro è stato scorretto, quasi irrispettoso e legalmente molto pericoloso per loro se le cose l’ultimo giorno si fossero messe male.
Probabilmente nel 90% dei casi il gps serve ai parenti per seguire da casa ma se fosse successo un incidente durante la bufera sarebbe stato sicuramente utile.
Quando Off mi ha raccontato che quando si è fermato a fare la cacca sotto al ponte e gli altri due concorrenti lo hanno superato, senza nemmeno accorgersene, mi sono venuti i brividi. Non di freddo.
Era debilitato dalla dissenteria, dal freddo e da cinque giorni di gara. Poteva addormentarsi. È capitato anche a grandi campioni in situazioni decisamente migliori. In quelle condizioni quanto ci avrebbe messo ad andare in ipotermia? Senza gps chi lo avrebbe trovato? Ecco una delle situazioni del 10% in cui il gps diventa fondamentale.
Re: Tor Des Geants (Ao) 11.09.2022
Quando sono arrivato al Malatra faceva molto freddo (qualche grado sotto lo zero)
ma non nevica e non c'era vento.
All'inizio ho pensato che avessero ragione quelli dell'organizzazione.
Quando sono partito dal Frassati verso le 23 mi hanno detto di stare tranquillo:
avrebbe fatto molto freddo ma per questo non avrebbe nevicato...solo qualche fiocco e la neve non avrebbe attaccato.
5 minuti dopo che avevo passato il colle del Malatra ha cominciato a nevicare e tirare vento forte (almeno 30-40 km/h). La temperatura per il wind-chill è precipitata. Mi sono coperto bene e non soffrivo il freddo.
Nel giro di dieci minuti/un quarto d'ora a cominciato a nevicare forte e in breve c'erano per terra 5 cm di neve. Mezz'ora dopo non si vedeva più niente, visibilità quasi a zero e il sentiero era completamente coperto di neve!
Arrivato al ristoro/bivacco di emergenza di Pas Entre Deux Sauts la situazione era al limite del drammatico con il tendone che rischiava di collassare per la neve.
Quello che ancora oggi trovo incredibile che alle 11 di sera quelli dell'organizzazione sottovalutassero ancora le condizioni del tempo.
Ma come ha scritto qualcuno, tutti possono sbagliare è umano.
Ma almeno prendersi le proprie responsabilità, riconoscere i propri errori
e parlarne stranamente avrebbe aiutato a capire e a perdonare.
Quello che è ingiustificabile è l'arroganza del silenzio di chi si sente superiore.
Se questo signori litigano un po' con tutti una ragione ci sarà...
Canepa, Rolandin, etc. forse non avevano tutti i torti!!!
ma non nevica e non c'era vento.
All'inizio ho pensato che avessero ragione quelli dell'organizzazione.
Quando sono partito dal Frassati verso le 23 mi hanno detto di stare tranquillo:
avrebbe fatto molto freddo ma per questo non avrebbe nevicato...solo qualche fiocco e la neve non avrebbe attaccato.
5 minuti dopo che avevo passato il colle del Malatra ha cominciato a nevicare e tirare vento forte (almeno 30-40 km/h). La temperatura per il wind-chill è precipitata. Mi sono coperto bene e non soffrivo il freddo.
Nel giro di dieci minuti/un quarto d'ora a cominciato a nevicare forte e in breve c'erano per terra 5 cm di neve. Mezz'ora dopo non si vedeva più niente, visibilità quasi a zero e il sentiero era completamente coperto di neve!
Arrivato al ristoro/bivacco di emergenza di Pas Entre Deux Sauts la situazione era al limite del drammatico con il tendone che rischiava di collassare per la neve.
Quello che ancora oggi trovo incredibile che alle 11 di sera quelli dell'organizzazione sottovalutassero ancora le condizioni del tempo.
Ma come ha scritto qualcuno, tutti possono sbagliare è umano.
Ma almeno prendersi le proprie responsabilità, riconoscere i propri errori
e parlarne stranamente avrebbe aiutato a capire e a perdonare.
Quello che è ingiustificabile è l'arroganza del silenzio di chi si sente superiore.
Se questo signori litigano un po' con tutti una ragione ci sarà...
Canepa, Rolandin, etc. forse non avevano tutti i torti!!!
Re: Tor Des Geants (Ao) 11.09.2022
@giotizi non sperare nelle risposte di @pauligree,
la mamma gli avrà tirato le orecchie e ora sarà in castigo!
La loro strategia è quella di non rispondere...mai!
A presto su qualche bel sentiero in TA.
Re: Tor Des Geants (Ao) 11.09.2022
Rieccomi.
Non cito chi mi fa le domande ma rispondo e ritorno a dire la mia ( di esperienza e di sensazione).
Siamo stati fermati verso le 6 circa. Era buissimo e diluviava. Siamo stati costretti a salire in auto perché questi ci avevano detto che l organizzazione aveva deciso di fermare la gara e che comunque saremmo stati tutti finisher. Chiaro che a quel punto abbiamo alzato bandiera bianca. Dopo però c'è stata la sorpresa.
Per quanto riguarda i GPS io ho sentito ( ma non ne ho la conferma ) che ad un certo punto Eolo non ha più sponsorizzato.
Il GPS ci stava eccome. Infatti non sono più stati in grado di gestire la situazione che improvvisamente gli è sfuggita di mano.
Io non avevo freddo. Non sono una che ha particolarmente problemi in condizioni disagiate ma, in ogni caso, ad Ollomont avevo caricato lo zaino con il kit da freddo e Ramponcini perché delle mie amiche francesi mi avevano avvisato che sarebbe stato freddo e che poteva nevicare la notte. Questo prima del cancello di uscita delle 21.
Io avevo mal di schiena e il passo rallentato ma ero comunque determinata. Ho, insieme alle scope, aiutato un atleta inglese che era caduto e stava male. Questo scendendo a ponteille desot. Qui, lasciate le scope ho raggiunto Osvaldo Ghedi e Mauro Colombo con i quali poi sono stata fermata. Trovo imbarazzante che non riescano ad ammettere gli errori. Ho scritto svariate mail, non è che sono proprio un estranea al tor des Geants visto che sono stata una dei 4 tester dell' edizione zero del 2009. Questa si chiama " gratitudine".
L organizzazione non risponde, o meglio risponde con frasi sterili e non esaustive.
Hanno rischiato grosso con la responsabilità non fermando prima la gara.
Per chi non lo sa alcuni atleti portoghesi che ho avuto modo di sentire, partecipanti al tor des glacier sono stati mandati per cresta invece di utilizzare una traccia sottostante esistente come variante poco prima della bufera. Questi se la sono vista brutta, hanno bivaccato perché non erano in grado di proseguire. Anche la guida non è subito riuscita a raggiungerli tanto che uno è andato in ipotermia. Li hanno recuperati a bufera avvenuta.
Per me questo non è amore per le persone né per la gara che si organizza, né rispetto per le stesse e per la natura.
Alla fine mi sono sentita tradita nell'affetto...,nel meccanismo rudimentale del nostro cuore.
Evidentemente siamo diversi e sono felice di essere dall'altra parte
Comunque ricordatevi, stavolta è successo a noi, la prossima volta a qualcun'altro...
Non cito chi mi fa le domande ma rispondo e ritorno a dire la mia ( di esperienza e di sensazione).
Siamo stati fermati verso le 6 circa. Era buissimo e diluviava. Siamo stati costretti a salire in auto perché questi ci avevano detto che l organizzazione aveva deciso di fermare la gara e che comunque saremmo stati tutti finisher. Chiaro che a quel punto abbiamo alzato bandiera bianca. Dopo però c'è stata la sorpresa.
Per quanto riguarda i GPS io ho sentito ( ma non ne ho la conferma ) che ad un certo punto Eolo non ha più sponsorizzato.
Il GPS ci stava eccome. Infatti non sono più stati in grado di gestire la situazione che improvvisamente gli è sfuggita di mano.
Io non avevo freddo. Non sono una che ha particolarmente problemi in condizioni disagiate ma, in ogni caso, ad Ollomont avevo caricato lo zaino con il kit da freddo e Ramponcini perché delle mie amiche francesi mi avevano avvisato che sarebbe stato freddo e che poteva nevicare la notte. Questo prima del cancello di uscita delle 21.
Io avevo mal di schiena e il passo rallentato ma ero comunque determinata. Ho, insieme alle scope, aiutato un atleta inglese che era caduto e stava male. Questo scendendo a ponteille desot. Qui, lasciate le scope ho raggiunto Osvaldo Ghedi e Mauro Colombo con i quali poi sono stata fermata. Trovo imbarazzante che non riescano ad ammettere gli errori. Ho scritto svariate mail, non è che sono proprio un estranea al tor des Geants visto che sono stata una dei 4 tester dell' edizione zero del 2009. Questa si chiama " gratitudine".
L organizzazione non risponde, o meglio risponde con frasi sterili e non esaustive.
Hanno rischiato grosso con la responsabilità non fermando prima la gara.
Per chi non lo sa alcuni atleti portoghesi che ho avuto modo di sentire, partecipanti al tor des glacier sono stati mandati per cresta invece di utilizzare una traccia sottostante esistente come variante poco prima della bufera. Questi se la sono vista brutta, hanno bivaccato perché non erano in grado di proseguire. Anche la guida non è subito riuscita a raggiungerli tanto che uno è andato in ipotermia. Li hanno recuperati a bufera avvenuta.
Per me questo non è amore per le persone né per la gara che si organizza, né rispetto per le stesse e per la natura.
Alla fine mi sono sentita tradita nell'affetto...,nel meccanismo rudimentale del nostro cuore.
Evidentemente siamo diversi e sono felice di essere dall'altra parte
Comunque ricordatevi, stavolta è successo a noi, la prossima volta a qualcun'altro...
Re: Tor Des Geants (Ao) 11.09.2022
Secondo me non va fatto un errore:
identificare il TOR, i suoi volontari e i valdostani
con l'organizzazione proprietaria della gara.
Sono 2 cose e entità distinte.
Non è perchè la gara, i volontari e i valdostani sono eccezionali,
che si può giustificare gli organizzatori e considerare anch'essi eccezionali.
Troppe volte in passato sono stati giustificati
e perdonati...e per mancanze ancora più gravi di queste.
Detto questo il TOR rimane una delle più belle avventure della mia vita!
identificare il TOR, i suoi volontari e i valdostani
con l'organizzazione proprietaria della gara.
Sono 2 cose e entità distinte.
Non è perchè la gara, i volontari e i valdostani sono eccezionali,
che si può giustificare gli organizzatori e considerare anch'essi eccezionali.
Troppe volte in passato sono stati giustificati
e perdonati...e per mancanze ancora più gravi di queste.
Detto questo il TOR rimane una delle più belle avventure della mia vita!
Re: Tor Des Geants (Ao) 11.09.2022
La gente che torna al Tor più volte, lo fa quasi sempre proprio per quello: i volontari, la gente del posto e i luoghi.
Re: Tor Des Geants (Ao) 11.09.2022
Ho recentemente imparato inoltre che il TOR è tantissimissimo conveniente, perciò terrei presente anche questo punto di forza di non poco conto.
E' praticamente regalato.
Ritengo sia importante dirlo; se abitate in Norvegia, in Giappone o a Singapore il prezzo è addirittura imbarazzante.






- augusto losio
- Messaggi: 1544
- Iscritto il: 06/09/2010, 7:59
Re: Tor Des Geants (Ao) 11.09.2022
premetto che più ci penso e più mi ritengo fortunato (e anche un po' bravo) per come ho gestito il mio tor.
io sono uno di quelli che non aveva i ramponcini non avendo guardato le previsioni e essendomi fidato delle indicazioni.
per questo sono stato già cazziato, secondo me solo con parziale ragione: vero che andare in montagna implica avere l'occhio lungo, ma vero anche che (forse sbagliando) mi sono affidato all'organizzazione.
concordo con corry: a quel punto la gara andava fermata.
sono stati commessi errori, ma per dove siamo arrivati e per le condizioni è stato giusto così.
anche a avere tutto il necessario, eravamo in mezzo a una bufera di notte con zero visibilità.
io stesso ho raggiunto il rifugio andando a tentoni letteralmente, zigzagando a più riprese: le balises erano scomparse.
detto questo (e senza rinfocolare quanto già espresso) forse si poteva farci ricominciare a giorno fatto, peraltro un giorno di sole senza nuvole.
certo, va considerato lo stato del malatrà che immagino essere stato sepolto dalla neve.
io sono uno di quelli che non aveva i ramponcini non avendo guardato le previsioni e essendomi fidato delle indicazioni.
per questo sono stato già cazziato, secondo me solo con parziale ragione: vero che andare in montagna implica avere l'occhio lungo, ma vero anche che (forse sbagliando) mi sono affidato all'organizzazione.
concordo con corry: a quel punto la gara andava fermata.
sono stati commessi errori, ma per dove siamo arrivati e per le condizioni è stato giusto così.
anche a avere tutto il necessario, eravamo in mezzo a una bufera di notte con zero visibilità.
io stesso ho raggiunto il rifugio andando a tentoni letteralmente, zigzagando a più riprese: le balises erano scomparse.
detto questo (e senza rinfocolare quanto già espresso) forse si poteva farci ricominciare a giorno fatto, peraltro un giorno di sole senza nuvole.
certo, va considerato lo stato del malatrà che immagino essere stato sepolto dalla neve.
Re: Tor Des Geants (Ao) 11.09.2022
Come sei diplomatico @augusto, si vede che vuoi tornare al TOR
e quindi non inimicarti l'organizzazione...
...io sono più polemico, forse perchè ho il 50% di sangue toscano
e finché ci sarà questa organizzazione non tornerò al TOR!

e quindi non inimicarti l'organizzazione...
...io sono più polemico, forse perchè ho il 50% di sangue toscano
e finché ci sarà questa organizzazione non tornerò al TOR!


