Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023
Inviato: 13/02/2023, 16:21
Ultima parte
FINHAUT (266 km) – BASE VITA 5: La base è suddivisa in tre parti, distanti un centinaio di metri. C’è un ristoro della corsa (piccolo) con dolci e brodo attaccato al deposito borse, mentre il ristoro rinforzato è in un tendone vicino. Purtroppo al ritiro della borsa ti danno un buono pasto e puoi consumare cibo al ristoro grande solo una volta (niente buffet). Sopra ad una salita a una cinquantina di metri di distanza c’è la palestra dove riposare (grande, purtroppo non proprio silenziosa) ed in un cortile attiguo ci sono le docce in un container (comunque calde). Probabilmente la peggior base vita
AUBERGE DE SALANFE (281,3 km): ristoro che arriva dopo uno dei tratti più severi della corsa. In una rimessa per gatti delle nevi/trattori è ricavato uno spazio dove sono posizionate poche brande. Al mio arrivo il pavimento era allagato e non essendoci lettini disponibili per riposare ho buttato un tavolo da sagra chiuso per terra dove ci siamo messi in tre a dormire (con le gambe a mollo e la schiena all’asciutto). Solito cibo e brodo. Ristoro (in ogni senso) indimenticabile
BARME (295 km): ristoro posto all’esterno di una magnifica baita adibita a ristorante in un borgo spettacolare. Rimarchevoli le crepes salate e dolci. Presente una tenda con brandine per chi volesse riposare. Molto positivo
CHAUX PALIN (306,3 km): ristoro in prossimità di una stalla adibita a deposito. I ragazzi in servizio sono fantastici e offrono toast caldi (fontina prosciutto) e birra a volontà. All’arrivo di un temporale ci hanno sistemato all’interno all’asciutto e continuavano a rifocillarci in attesa che spiovesse. Una meraviglia
Non c’è possibilità di dormire ma forse per chi arriva la notte mettono qualche branda (io sono arrivato alle 14).
MORGINS (316,2 km) – BASE VITA 6: base vita posta in un palazzetto molto grande. Essendo venerdì, l’ho trovata affollata dei runners e degli assistenti della 360K, della 170K e della 100K. Nonostante ciò c’era ampio spazio per tutti sia a mangiare (pasta, arrosti e dolci a profusione con birra free) sia negli spogliatoi e nelle docce (calde, come tutte quelle della SP). Locale riposo in penombra e sufficientemente silenzioso, pur sentendo in sottofondo il vociare della sala ristoro. Sistemazione ottimale
CONCHE (322,3 km): bellissimo chalet ristorante in cui una sala interna viene adibita a ristoro. Tavoli e panche a disposizione, oltre a un bel soppalco in cui alcune brande sono utilizzabili. Ottima qualità del cibo servito, con menzione speciale alla zuppa di cipolle che era favolosa. Attenzione, è l’unico ristoro della tappa dove si possa dormire, non dimenticatelo.
CHALET DE BLANSEX (334,4 km): ristoro presso una bella baita, dotato però solo di tendone esterno e tavole e panche. Al mio passaggio era in corso un nubifragio pertanto l’ottima raclette e il cibo offerto non sono stati goduti con la giusta serenità. Presente un braciere per scaldarsi ma come detto, in mezzo alla bufera non è stato utilizzato.
TANEY (340,2 km): ristoro presso un borgo a dir poco idilliaco. All’esterno di una baita è predisposto un tendone con il solito cibo a disposizione. Ragazzini volenterosi fanno a gara per accontentarti ma l’unica cosa che si vuole a quel punto è arrivare o morire, e nel mio caso era indifferente quale delle due.
LE FRENEY (350,2 km): come dicevano i latini “dulcis in fundo”, ed in questo caso la chicca è rappresentata dai filetti di trota che il simpatico gestore del ristoro (una specie di chiosco) ha personalmente pescato e sfilettato e offre accompagnati da un buonissimo riso pilar alle verdure. Birra fresca a disposizione d al mio arrivo (ore 10:30) era in corso un concerto di tre Corni Alpini. Per me indimenticabile
ARRIVO (360 km): sul lungolago, alla fine del molo vi è una zona all’interno della quale dopo l’arrivo si può stare seduti sul prato e mangiare e bere a volontà. Il cibo è di basso livello (crostini col philadelphia e cioccolato) ma per fortuna la birra è libera e questo permette di fare un bel carico. Attenzione a non uscire dal recinto altrimenti la stessa birra viene data in cambio di simpatici 5F (cioè circa 5€).
FINHAUT (266 km) – BASE VITA 5: La base è suddivisa in tre parti, distanti un centinaio di metri. C’è un ristoro della corsa (piccolo) con dolci e brodo attaccato al deposito borse, mentre il ristoro rinforzato è in un tendone vicino. Purtroppo al ritiro della borsa ti danno un buono pasto e puoi consumare cibo al ristoro grande solo una volta (niente buffet). Sopra ad una salita a una cinquantina di metri di distanza c’è la palestra dove riposare (grande, purtroppo non proprio silenziosa) ed in un cortile attiguo ci sono le docce in un container (comunque calde). Probabilmente la peggior base vita
AUBERGE DE SALANFE (281,3 km): ristoro che arriva dopo uno dei tratti più severi della corsa. In una rimessa per gatti delle nevi/trattori è ricavato uno spazio dove sono posizionate poche brande. Al mio arrivo il pavimento era allagato e non essendoci lettini disponibili per riposare ho buttato un tavolo da sagra chiuso per terra dove ci siamo messi in tre a dormire (con le gambe a mollo e la schiena all’asciutto). Solito cibo e brodo. Ristoro (in ogni senso) indimenticabile
BARME (295 km): ristoro posto all’esterno di una magnifica baita adibita a ristorante in un borgo spettacolare. Rimarchevoli le crepes salate e dolci. Presente una tenda con brandine per chi volesse riposare. Molto positivo
CHAUX PALIN (306,3 km): ristoro in prossimità di una stalla adibita a deposito. I ragazzi in servizio sono fantastici e offrono toast caldi (fontina prosciutto) e birra a volontà. All’arrivo di un temporale ci hanno sistemato all’interno all’asciutto e continuavano a rifocillarci in attesa che spiovesse. Una meraviglia
Non c’è possibilità di dormire ma forse per chi arriva la notte mettono qualche branda (io sono arrivato alle 14).
MORGINS (316,2 km) – BASE VITA 6: base vita posta in un palazzetto molto grande. Essendo venerdì, l’ho trovata affollata dei runners e degli assistenti della 360K, della 170K e della 100K. Nonostante ciò c’era ampio spazio per tutti sia a mangiare (pasta, arrosti e dolci a profusione con birra free) sia negli spogliatoi e nelle docce (calde, come tutte quelle della SP). Locale riposo in penombra e sufficientemente silenzioso, pur sentendo in sottofondo il vociare della sala ristoro. Sistemazione ottimale
CONCHE (322,3 km): bellissimo chalet ristorante in cui una sala interna viene adibita a ristoro. Tavoli e panche a disposizione, oltre a un bel soppalco in cui alcune brande sono utilizzabili. Ottima qualità del cibo servito, con menzione speciale alla zuppa di cipolle che era favolosa. Attenzione, è l’unico ristoro della tappa dove si possa dormire, non dimenticatelo.
CHALET DE BLANSEX (334,4 km): ristoro presso una bella baita, dotato però solo di tendone esterno e tavole e panche. Al mio passaggio era in corso un nubifragio pertanto l’ottima raclette e il cibo offerto non sono stati goduti con la giusta serenità. Presente un braciere per scaldarsi ma come detto, in mezzo alla bufera non è stato utilizzato.
TANEY (340,2 km): ristoro presso un borgo a dir poco idilliaco. All’esterno di una baita è predisposto un tendone con il solito cibo a disposizione. Ragazzini volenterosi fanno a gara per accontentarti ma l’unica cosa che si vuole a quel punto è arrivare o morire, e nel mio caso era indifferente quale delle due.
LE FRENEY (350,2 km): come dicevano i latini “dulcis in fundo”, ed in questo caso la chicca è rappresentata dai filetti di trota che il simpatico gestore del ristoro (una specie di chiosco) ha personalmente pescato e sfilettato e offre accompagnati da un buonissimo riso pilar alle verdure. Birra fresca a disposizione d al mio arrivo (ore 10:30) era in corso un concerto di tre Corni Alpini. Per me indimenticabile
ARRIVO (360 km): sul lungolago, alla fine del molo vi è una zona all’interno della quale dopo l’arrivo si può stare seduti sul prato e mangiare e bere a volontà. Il cibo è di basso livello (crostini col philadelphia e cioccolato) ma per fortuna la birra è libera e questo permette di fare un bel carico. Attenzione a non uscire dal recinto altrimenti la stessa birra viene data in cambio di simpatici 5F (cioè circa 5€).