Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Anteprime e cronache

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Questa sezione è dedicata alle anteprime e ai racconti delle gare.
Nel titolo scrivete il nome della gara, la provincia e la data di svolgimento.
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biglux
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Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da biglux »

Come sempre è un piacere leggerti anche perché oltre al “tocco leggero” sai fornire molte utili informazioni! Hai fatto 100 km con parecchio dislivello in un signor tempo anche per una gara secca! Attenderò il proseguio come da piccolo attendevo ogni settimana il nuovo numero di Topolino :D
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biglux
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Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da biglux »

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Boborosso
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Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da Boborosso »

Terza tappa Eisten-Grimentz
53 km
4560 D+ e 4080 D-

Ho tutta l’intenzione di farmi fare un massaggio, ho ancora le gambe parzialmente dure a seguito dei crampi del primo giorno.
Faccio la doccia e mangio. Vado in zona massaggi, mi dicono di tornare dopo mezz’ora. Dormo 20 minuti, torno e naturalmente la coda è ancora di mezz’ora. Resto lì ad aspettare, sennò non toccherà mai a me. Mi sistemano perfettamente e la massaggiatrice mi dice di bere molto brodo salato per evitare i crampi. Lo farò solo una volta per il resto della gara, dopo aver visto come preparano il brodo gli svizzeri non avrò più coraggio di berlo… Quel bidoncino a base di pasta di dado…
Torno in branda, metto la sveglia ma mi sveglio prima che suoni, dopo 30 minuti. Capisco che non mi addormenterei nuovamente e mi alzo subito. Mangio qualcosa e riparto.
Adesso mi aspetta la salita peggiore che io abbia mai fatto. Memore dell’anno scorso ho intenzione di farla con la luce e con calma. Anche se corta è veramente pendente, gioco alzando lo sguardo e dico: nei prossimi 10 metri ci sono 7 metri di dislivello, nei prossimi 15 ce ne sono 8, poi dopo un bel pezzo vedo se la somma nella mia mente corrisponde al dislivello indicato nell’orologio. Sottostimo sempre, è proprio pendente. E pure molto tecnica, con parti molto esposte. Ma non è lunga e prima o poi finisce. C’è ancora luce quando comincio a scendere. Ho appena superato la seconda salita di 3 che mi hanno fatto stare male l’anno scorso e sono fiero di me.
Discesa semplice semplice in cui vedo il monte Rosa da nord, meraviglioso. L’anno scorso era buio… quante meraviglie mi perdo di notte?
Arrivo al ristoro di Grächen, qui mi deliziano con un piatto di Colerà (si scrive così? Bho) pasta sfoglia ripiena di cipolle, patate, formaggio. Ne prendo 2 porzioni. Poi mi accascio sulla moquette per 1 ora di sonno. Metto una maglietta sugli occhi. Mi sveglio poco prima, pieno di freddo. Hanno aperto la finestra davanti a me… Mi alzo, mangio un’altra porzione di Colerà, adesso ho la terza e ultima salita-spauracchio del ritiro dell’anno scorso.
Si scende bene, raggiungo quella che sembra una riunione di ku-klux-klan svizzero, 40 persone con le torce in giro per le strade, non so se si tratti di un evento religioso e cerco di non superare per rispetto. Ad un certo punto si fermano e mi lasciano passare nel mezzo di loro, indicandomi la strada giusta. Schizzo prima che parta l’ipotetico linciaggio del sacrificio umano me medesimo.
Supero alcune persone che non sanno dove andare, in paese il balisaggio lascia un po’ desiderare fino a diventare addirittura imbarazzante per 4-5 km.
Arrivo alla stazione dei treni dove proprio non si capisce dove proseguire, siamo in 3, ma siamo nel dramma. Provo a passare attraverso il sottopassaggio e finalmente le balise ricompaiono regolari. Probabilmente qualche buontempone ne ha staccate/spostate alcune.
Eccola, la salita con le edicole della via crucis, me la ricordo bene dall'anno scorso. Lunga, anche se non troppo pendente, la prendo con calma e programmo due pause. Per maggiore goduria il tragitto quest’anno taglia un paio di tornanti facendoci fare dei tratti nella roccia cruda con tanto di parete scoscesa sulla dx, pronta ad inghiottirci al primo passo falso. Pausa, spengo la frontale, mi godo le stelle, sono un po’ impaurito, questa salita la temo molto, l’ho pensata per un anno intero.
Riparto. Il terreno cambia conformazione e la salita diventa più dolce, attraversiamo un caseggiato: ho appena superato la zona in cui l’anno scorso ho vomitato. Sento un senso di sollievo interiore che mi da carica e accellero involotariamente il passo. Arrivo al ristoro di Jungu in un attimo.
L’anno scorso qui avevano insalata di patate. Cos’avete di caldo? “Boullion”. Brodo. Nient’altro. Arriva un concorrente, “do you have beer?”, “you have to pay for it!”. Il ristoro peggiore di tutto lo Swiss Peaks: eccolo. Non si può dormire, non c’è niente da mangiare, il calore umano è finito nel cesso. Per fortuna io quest’anno sto bene e mi ricordavo le brutte sensazioni del 2022, sono arrivato qui forte. Mangio un wafer, bevo the caldo e riparto.
Incredibile, fino ad ora sono sempre andato avanti da solo. E sto per affrontare la seconda notte tutta da solo.
Salita dapprima blanda, poi si arriva alla zona pietroni, lastre di pietra di 1-2 metri prima posizionate regolari, poi lasciate come natura le ha pensate. Si cambia versante della montagna, con un burrone paurosissimo sul lato, sempre su queste lastre di pietra dall’aspetto instabile, poi ci si immette in una vallata, il sentiero è quasi in piano ma questo fondo non è assolutamente corribile. Ogni tanto si passa sopra un fiume sotterraneo, lo si sente che attraversa le rocce rabbioso e rumoroso, in superficie non c’è altro che rumore e una leggera vibrazione. Nonostante il sonno e il bisogno di correre in bagno, mi sto godendo l’ambiente. Una vera figata questo posto.
Poi pian piano il sentiero ridiventa sentiero e il piano diventa salita. Mancano 300 metri di dislivello all’Augstbordpass e il sonno si fa sentire, ho provato a mangiare qualcosa per svegliarmi, mi sto dando sberle ogni 5 metri ma così non posso andare avanti. Mi giro e aspetto il prossimo concorrente:
- Hey, do you speak english?
- Sagprnn
- What?
- Sfggrrr
- Excuse me, I dont’understand… Do you speak english, or not?
- En petit peau (un pochino, detto in francese)
Perfetto, se non mi risponde nemmeno in inglese siamo a posto.
- (lo scrivo direttamente in italiano) Ok, io parlo inglese e tu francese, non importa se ci capiamo, basta che restiamo svegli.
- Veramente????
Ho capito che viene dalla Corsica, che gli stanno sul culo quelli che parlano in inglese (tra cui io, presumo) e poco altro. Ma i 300 metri D+ sono stati fatti e l’obiettivo raggiunto. Lo saluto e schizzo.
In discesa accelero un po’, poi mi fermo per sistemarmi le scarpe, mi raggiunge uno, penso sia il mio amico corsico e invece è l’americano-iuessei. Partiamo a mille in discesa assieme, parlando un po’ di questa matta gara, il tempo scorre velocissimo, e velocissimi siamo noi in discesa. Purtroppo mi finisce la batteria della frontale e devo fermarmi a cambiarla. Lo saluto, non riuscirò a riprenderlo.
Fine della discesa, inizia un tratto in leggera pendenza fino al ristoro. Non ce la faccio più e avanzo ciondolando e chiudendo a momenti gli occhi, mi attacco alla schiena di un concorrente e finalmente arrivo a Bluomatt. Bagno, Raclette, Omelette. Sono rintronato. Vorrei dormire una mezz’ora, ma non mi sembra sia possibile qui (era possibile, la coppia di friulani ci ha dormito 2 ore…).
Riparto con la luce dell’aurora, sperando di trovare presto un posto dove fare un microsonno. Nel bosco, lato sentiero, trovo uno spiazzo piccolino (ci stavo giusto giusto) con aghi di pino a farmi da letto, l’ideale per evitare che il terreno assorba calore dal mio corpo. 15 minuti e rinasco.
Riparto un po’ più presente. Questa salita non è impossibile e il panorama stupendo aiuta, oltre la valle c’è un ghiacciaio sulla sx mentre salgo. A metà salita c’è un pianoro, con un ruscello che taglia il prato facendo molte curve, approfitto per fare alcune foto, il sole riflesso nell’acqua crea delle luci magnifiche, mi sento fortunato ad essere qui. Salgo, sono un po’ stanco e nell’ultimo tratto mi superano 2 persone, che prontamente riprendo appena scolliniamo l’ultima sella di Forclettaz (2874 msml). Il ristoro è poco lontano e nonostante senta la stanchezza ci arrivo abbastanza velocemente.
Mi ricordo il menù dell’anno scorso, quindi arrivando dico “Gemuse-zuppe” e mi siedo sbuffando. Mi servono la pasta tipo Saikebon con le verdurine e mi guardano preoccupato, perché sto sbuffando… li tranquillizzo, sono solo un po’ stanco. Arrivano i due friulani da dietro… ma dove andate ogni volta a dormire???
Ho perso parte del vantaggio sulla mia tabella, un po’ perché mi sono fermato a dormire, un po’ perché accuso il sonno e vado più lentamente. Poco male.
Scendo veloce verso la terza base vita, sul fiume noto una ragazza con le ginocchia al petto seduta su una roccia, più grande del dovuto. E’ la terza allucinazione di questa gara, sempre di giorno. La seconda ce l’ho avuta salendo dopo Eisten, in cui ho visto due persone su una specie di altalena chiusa di colore verde pisello… Ho accusato anche qualche allucinazione uditiva, una novità per me. Tutto alla luce del sole...
Dopo il fiume e la finta ragazza c’è un tratto in salita blanda, cerco di tenere un buon passo, hanno cambiato leggermente il percorso rispetto all’anno scorso, soffro tantissimo il caldo ma per fortuna prima o poi si arriva e poco dopo mezzogiorno sono in base vita.
E quest'anno senza la minima voglia di ritirarmi. Sono fiero di me.
158 km e 12000 D+ fatti, 2 ore di sonno all’attivo.
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Corry
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Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da Corry »

Grande Bobo è sempre un piacere leggerti e ridere come un ebete mentre moglie e figlio mi guardano senza speranza.
Marietto
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Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da Marietto »

biglux ha scritto: 15/09/2023, 21:24 https://swisspeaks.ch/660k/
Azz… :o :shock: :?
Ormai è una gara a chi "la spara più grossa" (che tanto poi qualcuno si iscrive sempre....)
Dopo i Ciclopi dell'anno scorso era prevedibile che qualche organizzazione rilanciasse..
Però ormai la Swiss Peak (che io non ho mai fatto) orami è abbastanza rodata....quindi dovrebbe mantenere lo stesso standard...
Il percorso è un avanti e indietro....e il ritorno lo fai con quelli della 360...
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augusto losio
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Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da augusto losio »

marietto, hai abbastanza ragione ma voglio spiegarti una cosa, che mi ha descritto il ragazzo dell'organizzazione quando mi ha VERGONOSAMENTE riportato indietro dopo il ritiro.
la prima metà ha una formula originale: hai una settimana di tempo, e il tempo che avanzi lo "spendi" a riposarti alla partenza della 365.
quindi le due strategie opposte sono:
1- a manetta, arrivo morto a metà ma mi riposo
2- bello tranquillo, arrivo relativamente a posto ma mi riposo poco o niente.
da lì in poi è gara con i cancelli e coi tempi.
e nella prima settimana sei in grande autonomia, nel senso dei ristori, ma puoi farti accompagnare sul percorso e fare la prima metà in versione scampagnata con chi vuoi.
se l'hanno mantenuta così mi pare bizzarra ma intelligente, non fosse che per la sua originalità.
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motosega
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Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da motosega »

augusto losio ha scritto: 18/09/2023, 13:31 marietto, hai abbastanza ragione ma voglio spiegarti una cosa, che mi ha descritto il ragazzo dell'organizzazione quando mi ha VERGONOSAMENTE riportato indietro dopo il ritiro.
la prima metà ha una formula originale: hai una settimana di tempo, e il tempo che avanzi lo "spendi" a riposarti alla partenza della 365.
quindi le due strategie opposte sono:
1- a manetta, arrivo morto a metà ma mi riposo
2- bello tranquillo, arrivo relativamente a posto ma mi riposo poco o niente.
da lì in poi è gara con i cancelli e coi tempi.
e nella prima settimana sei in grande autonomia, nel senso dei ristori, ma puoi farti accompagnare sul percorso e fare la prima metà in versione scampagnata con chi vuoi.
se l'hanno mantenuta così mi pare bizzarra ma intelligente, non fosse che per la sua originalità.
Perfetto Augusto, così quando il prossimo anno ti iscriverai io ti accompagnerò nella prima parte !!! 8-) 8-) 8-)
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Boborosso
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Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da Boborosso »

C'è da considerare che la prima parte è comunque considerata una gara da fare in "semiautonomia" (si legge bene nel video di presentazione), parola che viene messa in risalto e in contrasto con la frase "con ristori" della "seconda parte".
Da notare quante virgolette sto spendendo...
I ristori della gara da 360 non sono sufficienti, quindi già qui si dovrebbe parlare di "semiautonomia". Quindi la semiautonomia dei primi 300 km diventa (semiautonomia)².

Non è che "puoi farti accompagnare" nella prima parte. DEVI farti accompagnare. Altrimenti non arriverai mai a Oberwald vivo.
Non conosco i percorsi del lato DX del Vallese, ma dubito siano messi meglio del lato SX, prima scelta per fare la gara dei 360 km.

Grandissimo Augusto, tanta stima per la tua scelta di iscriverti a questa pazza gara! Seguirò volentieri da PC te e Motosega durante il suicidio di coppia 8-) 8-) 8-)


Condivido il pensiero "Ormai è una gara a chi "la spara più grossa"" (doppia virgoletta, per rincarare la dose).
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Boborosso
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Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da Boborosso »

Quarta tappa Grimentz-Grande Dixence
36,8km
3060 D+ e 2510 D-

In base vita cerco di fare veloce, il mio obiettivo è fare almeno parte della base successiva di notte, visto che mi daranno un letto in camera doppia.
In realtà anche qui ho un letto, scoprirò più comodo di quello successivo, ma non è notte e voglio sfruttare la luce del giorno per procedere.
Per quanto io faccia veloce tra mangiare, doccia, 1 ora e mezza di nanna ci metto in tutto 3 ore e mezza prima di partire. Poco male, almeno sono riposato. Essendo che sono in anticipo, la cucina ha tutto disponibile, pasta, pollo, crepes, pizza. L’anno scorso ero 4 ore più tardi e ho dovuto mangiare quello che ho trovato.
Riparto alle 4 e un quarto del pomeriggio, ho evitato l’afa del giorno e sono contento di ripartire senza dover patire troppo il caldo.
Si sale per un percorso diverso rispetto all’anno scorso, quindi da ora in poi non conoscerò la strada e sarà tutto nuovo.
La salita non è impegnativa e adesso mi sento energico, mi supera un concorrente e mi accodo a lui che ha un bel passo. Assieme superiamo 4 concorrenti e arriviamo sopra la diga di Moiny. Il posto è molto bello e merita un paio di foto, anche se non renderanno mai l’idea completa di questo posto fiabesco, con ghiacciaio, fiume e lago in una conca della montagna riservati agli occhi di noi piccole formichine laboriose.
Si sale ancora per arrivare al ristoro previsto in una malga, qui la scena è un po’ diversa: i liquami della stalla sono stati riversati sul sentiero tramite un mega tubo, quindi c’è una zona lunga circa 40 metri ricoperta di… “natura di mucca seccata!. Cerco di attraversarla senza sporcarmi troppo. E raggiungo la malga, in parte a questa hanno montato un gazebo in cui facce sorridenti mi propongono dei pancake salati con formaggio e prosciutto. Mangio volentieri questa delizia, mentre, come in ogni ristoro, vengo raggiunto dai friulani… Il loro atteggiamento “mangiamo, dormiamo e poi facciamo una passeggiata per digerire” è lodevole e li invidio molto.
C’è ancora un tratto in salita e riparto senza temporeggiare troppo. Questa tappa ha ristori ogni 3 ore, in ogni ristoro si mangia bene e si può dormire, quindi voglio sfruttarli al meglio.
Scollino, Col de Torrent, 2916 mslm. Raccolgo il primo sasso della gara, per completare la collezione dell’anno scorso: a ogni passaggio in quota importante raccolgo un sassolino, per poi farne una raccolta.
C’è ancora luce, la discesa non è impegnativa e arrivo al ristoro nel paese di Evolene senza troppi inghippi all’inizio della notte. Nonostante siano solo le 9 e mezza mi hanno raccontato belle cose di Evolene, quindi mi concederò un’ora di sonno, sono in anticipo sulla tabella di marcia e avevo programmato di dormire in ogni ristoro di questa tappa. Mangio bene, ci sarebbe anche la raclette ma la salto, bevo almeno 1 litro di succo che mi trovo davanti, mangio dolci, frutta secca e affettato.
Mi portano in una stanza al piano interrato, letti a castello, mi mettono ovviamente sopra. Dormo benissimo. Il tempo massimo concesso è di 1 ora ma, non si sa come mai, i due friulani arrivati con me riescono a farne 2…
Mi alzo, mangio ancora qualcosina (il sonno mi ha messo appetito) e poi riparto. Dispiace lasciare questo posto, molto curato, con il fuoco acceso, le sdraio, le lucine di natale. Parto, dai.
Attraversiamo il paese, ho un concorrente davanti che va lento, approfitto di lui: mi accodo e smessaggio senza stare attento alla strada da fare. Dopo 60 secondi due persone ci urlano da un bar che abbiamo sbagliato strada. Torno indietro, metto via il telefono, saluto la mia guida sbadata e schizzo via seguendo le balise.
Il sentiero sale un po’ più aggressivo, ma non c’è molta strada per arrivare al prossimo ristoro. Mia mamma mi scrive “attento ai lupi”… io per fortuna non sono molto rimbambito, altrimenti me le immagino le allucinazioni guidate… sono un po’ incacchioso… le ho detto di stare attenta a cosa scrive, ma cosa ci vuoi fare: la mamma è la mamma. Dopo 1 ora in cui medito vendetta le rispondo: “suggerimento per il prossimo argomento: torte al cioccolato”, sperando capisca.
Ho fatto delle tabelle con i vari passaggi in base alle tracce della gara, fino ad ora tabelle e orologio sono stati precisissimi. Raggiungo Giancarla, concorrente che sta facendo lo Swiss Peaks per poi fare il Tor des Geants con 1 giorno solo di riposo (!!!!??!). Guardo l’orologio e le dico che mancano 400 metri al ristoro. Ed eccolo lì. Mi sento orgoglioso di aver programmato così bene la gara. E questo mi dà sicurezza ad affrontare questa bestia.
Entriamo al ristoro, è un ristorante spartano di montagna, a pavimento lynoleum, mi offrono pasticcio di spinaci che accetto volentieri anche se mi sento un po’ sotto stress. Mangio e mi metto in un angolo per terra a dormire. Un concorrente mi guarda perplesso, gli dico “this is my bed” e mi metto a dormire sorridendo. Altri 30 minuti di sonno per spezzare la notte.
Esco e salgo, la strada è blanda e si vede più o meno la cima, adesso ho l’impermeabile: è sempre difficile uscire da un posto caldo e illuminato per tuffarsi nel buio della notte. All’inizio hai freddo, dopo un po’ che sei in movimento torni a sudare, dovresti togliere qualche strato ma continui a voler tenere addosso l’impermeabile, quasi che aiuti a proteggerti da questo mondo di nero e di spettri, non siamo invulnerabili alle nostre piccole paure.
Scollino, non si vede una cippa, faccio un video in cui insceno una scenetta surreale e scherzo per smorzare un po’ le mie ansie e lo carico sullo stato di whatsapp.
Adesso il sentiero diventa un po’ assurdo, con tratti da inventare e tratti scivolosi, non è molto facile. Scivolo 2 volte e mi incacchio con me stesso. Mi siedo, mi mangio uno snack per rilassarmi, mi supera Giancarla insieme a due bergamaschi, li saluto. Io procedo piano e bene adesso, non voglio scivolare di nuovo. Mi raggiungono i due friulani e faccio un pezzo con loro in discesa, mi faccio coraggio. Si vede l’obiettivo della giornata: la Grande Dixence non è lontana.
E’ comunque notte, prevedo di dormire nuovamente in base vita, quindi ho il sonno in modalità stand-by. Sono sveglio, ma pronto a tornare ad addormentarmi. Questa modalità è abbastanza pericolosa, se il sentiero dovesse diventare monotono rischierei di addormentarmi in piedi. Per fortuna il sentiero è proprio bastardo, quindi non c’è pericolo.
Alla base vita mi aspetterà Augusto, in compagnia di un infortunio al ginocchio.
Nel mezzo del bosco trovo un cartello in francese “siete tutti degli eroi”, l’hanno scritto sicuramente per me. Ne apprezzo l’idea, devono aver fatto almeno 4 km per appenderlo.
Guado assassino, salto tra una pietra e l’altra al buio e poi inizio la salita mooolto pendente. Voglio arrivare, quindi non temporeggio e, per una delle poche volte nella mia vita, supero varie persone in salita.
Arrivo alla base vita che è ancora buio. Sono contento.
Krapotkin
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Iscritto il: 01/02/2018, 19:04
Località: Vergate sul Membro

Re: Swisspeaks Trail (Svizzera) 03-10.09.2023

Messaggio da Krapotkin »

Sto entrando in modalità #rosicanteinvidia.

Smettetela di postare racconti banali tutti uguali: salito, sceso, mangiato, superato, base vita, cancello, ristoro, dormito, buio, sole, caldo, freddo, notte, giorno. Ebbasta!

:mrgreen:
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