Quindi se tu ti riscrivi arrivi sesto?
Marietto davvero un grande. Sarebbe possibile avere il n di pettorale per seguirlo?
SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
Moderatore: maudellevette
Regole del forum
Questa sezione è dedicata alle anteprime e ai racconti delle gare.
Nel titolo scrivete il nome della gara, la provincia e la data di svolgimento.
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Nel titolo scrivete il nome della gara, la provincia e la data di svolgimento.
Re: SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
Grandissimo Motosega, sapevo che stavi pensando di reiscriverti!!! Tanta stima!
Marietto è numero 660003
Adesso sta per entrare al ristoro di Prassurny, dove ha fatto 257 km e 18200 d+ (della seconda parte, ovviamente... è da aggiungere 309 e 21900, quindi è a 566 e 40100... è stanca anche la calcolatrice con cui ho fatto la somma...)
Il cancello a Prassurny è alle 15.00 di oggi pomeriggio, quindi è bello in anticipo.
Marietto è numero 660003
Adesso sta per entrare al ristoro di Prassurny, dove ha fatto 257 km e 18200 d+ (della seconda parte, ovviamente... è da aggiungere 309 e 21900, quindi è a 566 e 40100... è stanca anche la calcolatrice con cui ho fatto la somma...)
Il cancello a Prassurny è alle 15.00 di oggi pomeriggio, quindi è bello in anticipo.
Re: SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
All'UTMB ho parlato con una signora che lo conosceva e stava facendo il percorso dell'UTMB senza pettorale. Era al km 100... spero non fosse partita dal km 0, teneva tranquillamente il mio passo senza essere in gara!
Re: SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
Aggiornamenti dal Lemano
Marietto procede rallentando. Per il maltempo il percorso ha visto il taglio di un paio di valichi più alti. Il peggio dovrebbe essere passato per cui speriamo riesca ad arrivare in fretta alla penultima BV così da riposarsi
Di tempo ne ha
Per la cronaca il mio amico Adrien è arrivato, beffardamente 4° dopo arrivo mano nella mano con un belga (maledetto) che per 2 secondi gli ha fottuto il podio.
Ha battuto la Trigueros (prima donna) e rispetto al nostro anno (2022) ci ha impiegato "solo" due giorni in meno
Marietto procede rallentando. Per il maltempo il percorso ha visto il taglio di un paio di valichi più alti. Il peggio dovrebbe essere passato per cui speriamo riesca ad arrivare in fretta alla penultima BV così da riposarsi
Di tempo ne ha
Per la cronaca il mio amico Adrien è arrivato, beffardamente 4° dopo arrivo mano nella mano con un belga (maledetto) che per 2 secondi gli ha fottuto il podio.
Ha battuto la Trigueros (prima donna) e rispetto al nostro anno (2022) ci ha impiegato "solo" due giorni in meno
Re: SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
Marietto prosegue e sta concludendo l'ultimo settore duro
Da vie traverse ho scoperto che ha un problema al piede ma sta stoicamente tenendo duro
Grandissimo !!
Da vie traverse ho scoperto che ha un problema al piede ma sta stoicamente tenendo duro
Grandissimo !!
Re: SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
Ragazzi leggo solo ora nel forum che mi stavate seguendo....non lo sapevo...mi sono commosso!
Della gara in generale vi parlerò con calma (parecchie note dolenti).
Per quanto riguarda la mia gara in particolare vi posso dire che è stata una gara moooolto sofferta e non so ancora capacitarmi su come sia riuscito, nonostante tutto, a concluderla.
In passato mi è capitato spesso di affrontare e superare difficoltà fisiche notevoli durante le gare (non solo di ultra-trail ma anche in altri sport di resistenza) ma quì ho dovuto veramente attingere a qualsiasi energia (sia fisica che mentale) per proseguire passo dopo passo.
Ma che cosa è successo?
In sintesi:
- già nei primi 50-100 km il mignolo destro non so per quale motivo ha iniziato ad infiammarsi, arrossarsi e a gonfiarsi e a fare male
- nei km successivi (diciamo fino ai 250-300) ho cercato qualche rimedio per "fare spazio" dentro la scarpa perchè il dolore aumentava giorno dopo giorno....ho tagliato prima il calzino, poi anche la soletta
- nonostante questo il dolore era insostenibile (difficotà anche solo a camminare) e allora a metà gara (circa dopo 350 km) ho preso la decisione drastica di tagliare la scarpa e di buttare fuori il mignolo in modo da non creare pressioni
- la soluzione sembra buona, il dolore insopportabile diventa un fastidio e in qualche tratto facile riesco anche a corricchiare...le discese ovviamente a rallentatore
- nemmeno il tempo di prendere coraggio che la notte stessa (causa soprattutto i colpi di sonno allucinanti) tiro due mazzate con il mignolo (che non ha più nessuna protezione) contro le pietre lungo il sentiero...vi lascio immaginare il dolore
- a stento mi trascino fino al ristoro successivo (molte ore dopo eh) e scopro dopo aver lavato i piedi che il mignolo è fratturato (se non ci credete vi mando il referto del pronto soccorso di ieri mattina)
- quì credo che la gara sarebbe finita per chiunque.....ma come vi ho detto le esperienze passate mi hanno aiutato ad affrontare problemi enormi
- pensare di continuare la gara (altri 350 km di sentieri spesso anche rognosi) con un mignolo rotto e tenerlo cmq sempre fuori dalla scarpa senza protezioni (ma bendato al dito adiacente che gli fa da "stecca") è una idea veramente al limite dell'impossibile......ma è l'unica cosa che mi viene in mente.
Non sono disposto a mollare per nulla al mondo, ho investito troppo su questa gara (in termini di tempo e di denaro) e quindi voglio solo finirla per non tornarci mai più!!!
Andrò avanti ad oltranza sperando di resistere al dolore (altre botte sui sassi arriveranno....ma rotto è già rotto) e resistere ai cancelli orari.
Questo mio problema mi fa proseguire moooolto lento sopratuttto nelle discese (in salita invece me la cavo benino) e quindi quando arrivavo ai ristori e soprattutto alle basi vita il mio tempo a disposizione veniva tutto consumato per sistemare i piedi (c'erano i podologhi che mi disinfettavano, spurgavano e facevano il bendaggio al piede...ma richiedeva molto tempo e attesa in fila) e per mangiare qualcosa.
In pratica negli ultimi 5-6 giorni di gara per rimanere nei cancelli non ho mai praticamente dormito (e cmq molto poco anche nei giorni precedenti) salvo qualche microsonno da 20-30 minuti con la testa appoggiata su qualche tavolo.
Se mi dite come inserire immagini nel forum vi mostro come ero preso...
L'ultima lunga discesa sarà infernale, ma ormai sapevo che potevo arrivare in fondo, passo dopo passo....e così è stato!
E' stata una esperienza totalizzante dove ho scoperto nuovi limiti di sofferenza al dolore e alla privazione del sonno (gli ultimi giorni ero perennemente in presa alle allucinazioni)...ma questa non è una novità perchè è proprio nei momenti come questi che (se ci credi veramente) tiriamo fuori energie incredibili che manco sapevamo di avere.
Scusate se sono andato un pò lungo.....scriverò ancora di questa gara in maniera più generale di quelli che sono stati gli aspetti positivi e negativi.
Della gara in generale vi parlerò con calma (parecchie note dolenti).
Per quanto riguarda la mia gara in particolare vi posso dire che è stata una gara moooolto sofferta e non so ancora capacitarmi su come sia riuscito, nonostante tutto, a concluderla.
In passato mi è capitato spesso di affrontare e superare difficoltà fisiche notevoli durante le gare (non solo di ultra-trail ma anche in altri sport di resistenza) ma quì ho dovuto veramente attingere a qualsiasi energia (sia fisica che mentale) per proseguire passo dopo passo.
Ma che cosa è successo?
In sintesi:
- già nei primi 50-100 km il mignolo destro non so per quale motivo ha iniziato ad infiammarsi, arrossarsi e a gonfiarsi e a fare male
- nei km successivi (diciamo fino ai 250-300) ho cercato qualche rimedio per "fare spazio" dentro la scarpa perchè il dolore aumentava giorno dopo giorno....ho tagliato prima il calzino, poi anche la soletta
- nonostante questo il dolore era insostenibile (difficotà anche solo a camminare) e allora a metà gara (circa dopo 350 km) ho preso la decisione drastica di tagliare la scarpa e di buttare fuori il mignolo in modo da non creare pressioni
- la soluzione sembra buona, il dolore insopportabile diventa un fastidio e in qualche tratto facile riesco anche a corricchiare...le discese ovviamente a rallentatore
- nemmeno il tempo di prendere coraggio che la notte stessa (causa soprattutto i colpi di sonno allucinanti) tiro due mazzate con il mignolo (che non ha più nessuna protezione) contro le pietre lungo il sentiero...vi lascio immaginare il dolore
- a stento mi trascino fino al ristoro successivo (molte ore dopo eh) e scopro dopo aver lavato i piedi che il mignolo è fratturato (se non ci credete vi mando il referto del pronto soccorso di ieri mattina)
- quì credo che la gara sarebbe finita per chiunque.....ma come vi ho detto le esperienze passate mi hanno aiutato ad affrontare problemi enormi
- pensare di continuare la gara (altri 350 km di sentieri spesso anche rognosi) con un mignolo rotto e tenerlo cmq sempre fuori dalla scarpa senza protezioni (ma bendato al dito adiacente che gli fa da "stecca") è una idea veramente al limite dell'impossibile......ma è l'unica cosa che mi viene in mente.
Non sono disposto a mollare per nulla al mondo, ho investito troppo su questa gara (in termini di tempo e di denaro) e quindi voglio solo finirla per non tornarci mai più!!!
Andrò avanti ad oltranza sperando di resistere al dolore (altre botte sui sassi arriveranno....ma rotto è già rotto) e resistere ai cancelli orari.
Questo mio problema mi fa proseguire moooolto lento sopratuttto nelle discese (in salita invece me la cavo benino) e quindi quando arrivavo ai ristori e soprattutto alle basi vita il mio tempo a disposizione veniva tutto consumato per sistemare i piedi (c'erano i podologhi che mi disinfettavano, spurgavano e facevano il bendaggio al piede...ma richiedeva molto tempo e attesa in fila) e per mangiare qualcosa.
In pratica negli ultimi 5-6 giorni di gara per rimanere nei cancelli non ho mai praticamente dormito (e cmq molto poco anche nei giorni precedenti) salvo qualche microsonno da 20-30 minuti con la testa appoggiata su qualche tavolo.
Se mi dite come inserire immagini nel forum vi mostro come ero preso...
L'ultima lunga discesa sarà infernale, ma ormai sapevo che potevo arrivare in fondo, passo dopo passo....e così è stato!
E' stata una esperienza totalizzante dove ho scoperto nuovi limiti di sofferenza al dolore e alla privazione del sonno (gli ultimi giorni ero perennemente in presa alle allucinazioni)...ma questa non è una novità perchè è proprio nei momenti come questi che (se ci credi veramente) tiriamo fuori energie incredibili che manco sapevamo di avere.
Scusate se sono andato un pò lungo.....scriverò ancora di questa gara in maniera più generale di quelli che sono stati gli aspetti positivi e negativi.
Re: SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
Davvero una storia incredibile, Marietto! che forza, complimenti!
La leggerezza con cui scrivi che hai fatto 150-200km con dolore insostenibile ed insopportabile e tutto quel tempo col mignolo in balìa degli eventi sono così lontani dalla mia percezione di resilienza e sopportazione che mi sembra ancora così impossibile che si possano raggiungere certi kmtraggi a piedi.
Bravissimo ancora.
La leggerezza con cui scrivi che hai fatto 150-200km con dolore insostenibile ed insopportabile e tutto quel tempo col mignolo in balìa degli eventi sono così lontani dalla mia percezione di resilienza e sopportazione che mi sembra ancora così impossibile che si possano raggiungere certi kmtraggi a piedi.
Bravissimo ancora.
Re: SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
Dal tono e dalla drammaticità della descrizione pensavo a un certo di leggere che ti eri amputato il mignolino… Scherzi a parte rimettiti e guarisci presto!
Re: SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
Grande Marietto!!!!
Ho visto una foto della tua scarpa, arrivatami tramite motosega! Complimentissimi!!!
In questi giorni sei anche troppo presente nella mia vita... all'UTMB mi parlano di te, sto leggendo il libro della Guè sul glaciers e parlano di te... sei dappertutto...
Ti ho stolkerato, complimenti per il tuo palmares di esperienze!!!
Attendo con trepidazione qualche particolare in più su questa pazza gara
Ho visto una foto della tua scarpa, arrivatami tramite motosega! Complimentissimi!!!
In questi giorni sei anche troppo presente nella mia vita... all'UTMB mi parlano di te, sto leggendo il libro della Guè sul glaciers e parlano di te... sei dappertutto...
Ti ho stolkerato, complimenti per il tuo palmares di esperienze!!!
Attendo con trepidazione qualche particolare in più su questa pazza gara
Re: SwissPeaks 660 (Svizzera) 26.08.2024
mi posso solo inchinare a tanta resilienza e perseveranza... probabilmente hai oltrepassato la linea tra rischio e logica, però questo non è un giudizio è solo una considerazione, hai le tue motivazioni che comprendo e poi c'è il fatto che eri tu padrone del tuo destino oltre che alla fine l'hai portata a casa quindi in un certo qual modo hai avuto ragione di comportarti in quel modo.
Complimenti ancora! Te la sei proprio guadagnata! Grandissimo!
Complimenti ancora! Te la sei proprio guadagnata! Grandissimo!