Adamello Ultra Trail (Bs) 20-21.09.2024
Moderatore: maudellevette
Regole del forum
Questa sezione è dedicata alle anteprime e ai racconti delle gare.
Nel titolo scrivete il nome della gara, la provincia e la data di svolgimento.
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Re: Adamello Ultra Trail 💯 (Bs) 20-21.09.2024
Grande Krapo, chi l'avrebbe mai detto, con tutti i casini che hai avuto, che ti saresti imbarcato in un'avventura simile! Bravo bravo, anzi bravissimo! ... Ma adesso è ora di ritornare un pò come ai vecchi tempi... ad arrampicare
Re: Adamello Ultra Trail 💯 (Bs) 20-21.09.2024
Complimenti!!
Re: Adamello Ultra Trail 💯 (Bs) 20-21.09.2024
Grazie a tutti!
@gogo, mi stimolona la ricerca dei limiti e di nuove esperienze e poi forse è più facile allungare le distanze che diminuire i tempi sulle gare consolidate
@Augusto, ragnatele sempre più fitte
@Corry, 100 miglia non penso, il mio corpo non è portato per certi sforzi anche se mi piacerbbe provare.
@Bobo,"E complimenti per i 4 minuti dati ad Andard! " questa è la soddisfazione più grande
@Cianix, questa sera accompagno i figli ad un corso di arrampicata e ho il 40% di sconto.....
@gogo, mi stimolona la ricerca dei limiti e di nuove esperienze e poi forse è più facile allungare le distanze che diminuire i tempi sulle gare consolidate
@Augusto, ragnatele sempre più fitte
@Corry, 100 miglia non penso, il mio corpo non è portato per certi sforzi anche se mi piacerbbe provare.
@Bobo,"E complimenti per i 4 minuti dati ad Andard! " questa è la soddisfazione più grande
@Cianix, questa sera accompagno i figli ad un corso di arrampicata e ho il 40% di sconto.....
Adamello Ultra Trail 170k
Dunque, si parte da Vezza d'Oglio (1050) e si va subito ad affrontare la salita con più dislivello, a parte qualche piccolo strappetto la salita è abbastanza dolce, si viaggia bene fino a porta muralta (2600). Da qui si scende 200m circa, un piccolo traverso in salita e poi giù fino al primo ristoro con piatti caldi di Cortebona (1770). Sono al 20o km e sono le ore 13, un bel piatto di pasta al ragù, qualche fetta di bresaola e poi via verso le bellissime bocchette di valmassa (2500). Il posto è veramente bello e carico di storia ed è impressionante vedere che muraglioni costruivano durante la guerra a certe quote. Passate le bocchette si scende al 2o ristoro di prisigai, passando prima dentro le gallerie scavate anch'esse durante la guerra, mangiucchio qualcosa anche qui e poi giù alle baite di somalbosco (1960). Da queste baite comincia qualche sali/scendi tendenti al salire fino quando si entra in un vallone e comincia la salita verso il primo cancello orario (18.45) del laghetto di monticelli (2300), sono al 36o km e sono in anticipo di un'ora e mezza. Dal cancello c'è ancora uno strappetto in salita, poi comincia un traverso dove in un paio di punti hanno allestito delle corde fisse. Arrivati al bel bivacco linge comincia la discesa verso il 3o ristoro del rifugio valmalza (1980), è ora di cena ed un bel piatto di polenta con formaggio, bresaola e spek vanno giù che è un piacere!! Si scende ancora questa volta su lunga carrozzabile fino a Santa Apollonia (1580) nella bellissima valle delle messi, si attraversa la strada che sale al passo gavia e si ricomincia a salire fino alle bocchette delle graole (2320). Da S.Apollonia salutiamo quelli della 60km che salgono sul versante opposto della valle. La salita scorre via bene, a parte piccoli strappetti nemmeno troppo impegnativi è abbastanza dolce. Dalle bocchette sto già pensando al bis di polenta di Case di Viso (1750), 4o ristoro e 2o cancello orario (1.00 di sabato), sono al 56o km e sono le 21.30, posso permettermi di godere con calma la polenta e rilassarmi un attimo!! Dopo mezz'oretta fermo, riparto in salita su carrozzabile abbastanza dolce, x poi tagliare su sentiero molto impegnativo, si arriva al rifugio bozzi e si sale ancora fino al passo contrabbandieri (2680),punto più alto del percorso illuminato con le fiaccole nell'ultimo tratto, spettacolo!! Si scende al 5o ristoro e 3o cancello (4.00) di malga valbiolo (2550), km 65 ed è mezza notte e mezza, ma mangio qualcosa veloce e riparto subito, c'è un pezzo ancora di discesa poi uno strappo molto impegnativo di circa 400m, si scende un pelo e si arriva alla città morta (2540) e poi giù ancora fino alla fantastica malga strino (1940), qui i volontari sono tutti in festa dal pomeriggio, cantano e ballano tutta la notte con musica a manetta e quando ti vedono arrivare ti accolgono come un eroe con cori da stadio, fantastico!! Mi viene voglia di fermarmi a fare festa, ma purtroppo la strada è ancora lunghissima, allora visto che è il 6o ristoro bevo un buonissimo brodino (3 brodini in realtà) alzo 2 cori anch'io e riparto.. strappetto di 100m e poi x qualche km si "riposa" su sentiero prima e carrozzabile poi semi pianeggianti fino al rifugio faita che è il 7o ristoro, qui non mi fermo molto, voglio arrivare a Ponte, mangiucchio qualcosa al volo e riparto. A parte una leggera salita che porta a vescasa poi è tutta discesa fino alla base vita di Ponte di Legno (1250), 8o ristoro e 4o cancello (ore 11), sono al km 87 e sono le 5.36, sono in anticipissimo, mi fermo a fare una doccia e mi butto giù una mezz'ora, ovviamente non riesco a dormire ma almeno mi sono rilassato un momento, mangio qualcosa, bevo un caffè e alle 7 in punto riparto. Quelli della 100km escono dal palazzetto da dove sono entrati, noi usciamo dalla parte opposta. Il primo strappo è molto impegnativo fino a valbione, poi sale dolce su carrozzabile fino ad arrivare alle piste sci, qui credevo di continuare su carrozzabile invece vedo che le bandierine salgono dritte su x la pista nera, volevo morire ed infatti al rifugio corno d'aola (1920) sono morto lì sul tavolo x un momento.. ripreso dalla salitona si riprende su un lungo traverso x poi intraprendere ancora uno strappo fino alla bocchetta di casola (2400). Il primo tratto di discesa è un po scivoloso x via della sabbiolina su tratto ripido, ma poi si viaggia bene fino alla Maralsina (1810) dove c'è il 9o ristoro e mangio un brodino caldo con pastina e qualche stuzzichino. Si riparte affrontando uno strappetto di 50m e poi giù sulla lunga discesa che ci porta alla base vita e 10o ristoro di Pontagna (1150). Qui viene a trovarmi la mia compagna, mangio un piatto di pasta con calma insieme a lei e mi faccio aiutare a mettere un cerotto sul tallone esterno causa prima vescica, un bacio di incoraggiamento e via di nuovo, sono solo al km 108. Lungo la salita verso il Monte Calvo (2020) comincia ad arrivare la prima vera crisi, il male alla vescica rompe tanto, la salita non molla, mi si chiudono gli occhi, la voglia di mollare è tanta, stavo cominciando a pensare se facevo prima a tornare indietro oppure proseguire fino al ristoro x poi farmi portare a valle. Poi magicamente mi arriva una ragazza che nota il mio problema, oltre al cerotto mi mette una fascia, alla fine non cambia niente ed il dolore è uguale ma non so perché nella mia mente comincia a cambiare qualcosa, poco più avanti trovo anche una panchina con tavolino da picnic, ne approfitto x sedermi e buttare giù la testa 5 minuti, ad un certo punto mi alzo di scatto urlando "cazzo non mi può fermare una stupida vescica!!! Dai Paolo non mollare cazzo!!" Crisi passata e con decisione arrivo all'11o ristoro del Calvo, mangio qualcosa di caldo velocemente e mi butto a capofitto nella val di vallaro, in 13 minuti sono ai 1680m del fondo valle, commettendo mi sa un grave errore perché ahimè, seconda vescica in arrivo sempre stesso punto ma sull'altro piede.. intanto non ci penso, sono più preoccupato della ripida salita che sto x affrontare, allora provo a pensare ad altro e pian panino senza troppi problemi, riesco addirittura a raggiungere un bel gruppo prima della piana dei morei (2140), rifiato un attimo e mi dirigo verso il 12o ristoro. Alla caserma pornina (1730) mangio 2 piatti di pasta e mi offrono pure un bel bicchiere di vino, grazie al quale fino al 5o cancello orario (ore 21) del rifugio alla cascata (1460) mi dimentico pure del male alle vesciche. Sono al km 126 e sono quasi le ore 18.30. Al rifugio trovo ancora la mia compagna, due chiacchiere mentre mi aiuta a mettere il secondo cerotto e via verso le scale che mi portano al lago aviolo dove c'è allestito il 13o ristoro, mangio e bevo qualcosa di caldo e mi avvio sulla piana che conduce al ripido tratto che porta al passo gallinera (2320). Da qui il primo pezzo c'è da stare attenti, è la discesa più tecnica del percorso su sentiero un po esposto, poi più giù si entra nel bosco e dopo sali/scendi tendenti a salire si arriva a malga stain (1830), bevo qualcosa di caldo e giù per la lunghissima discesa verso edolo (680). Prima di edolo c'è la base vita, 14o ristoro e 6o cancello orario (ore 4 della domenica) al bel castello di Mù (780). Meno male perché stava arrivando un'altra bella crisi, quindi anche qui mi sdraio 20 minuti, mi chiudono in una stanza al buio, non riesco a dormire ma mi rilasso veramente bene. Suona la sveglia, mangio un brodo con pastina, una patata lessa con qualche affettato e giù che si va al punto più basso del percorso. È l'una e mezza quando riparto, volevo fermarmi di più perché anche se ho rallentato, ho ancora 2 ore e mezza di anticipo sul cancello ma so quello che mi aspetta, la seconda salita con più dislivello di tutto il percorso, inoltre a differenza della prima salita che sale dolce, questa è tutta stra in piedi non molla mai niente fino ai 1700m di malga mola!! Arrivo alla base vita e 15o ristoro stanco morto, mi si chiudono gli occhi, ma anche alla terza crisi non gli permetto di arrivare, con la testa ci sono e so che ormai è "quasi" fatta.. anche qui mi butto giù 10 minuti, mangio qualcosa di caldo e riparto.. piccolo tratto di discesa prima di imboccare il sentiero che ci porta ai 2000m di Costabella, questa volta l'effetto riposino dura poco, le vesciche fanno un male bestia e mancano ancora 20km ma non mollo, avanzo lentamente perché so che è l'ultimo tratto impegnativo!! Prima di arrivare all'albergo S.Giacomo del Mortirolo (1700) assisto ad un alba spettacolare con colori esagerati mai visti prima, ne ho viste di albe ma questa è stata una delle più belle!!! Arrivo al 16o ed ultimo ristoro che è già chiaro da un pezzo, ma sono stanco e voglio arrivare al più presto, mangio una fetta di torta con un caffè e saluto al volo la mia compagna che era rimasta lì a dormire e riparto. Da qui al pianaccio la salita è facile, ma luuuunga molto luuuuunga, sale di 500m in 8km non ne potevo più, fino a quando x magia compare il mitico Silvano Gadin!!! Siiiiii non c'è più salitaaaa!!!! Dopo l'intervista tutta la stanchezza sparisce, l'adrenalina sale a mille, si comincia a festeggiare!!! Il dolore alle vesciche però è diventato insopportabile e nel frattempo me ne sono venute 2 anche sui pollicioni quindi non posso più usare la tattica di atterrare sulle punte x sentire meno male a quelle sui talloni.. non mi importa niente, stringo i denti e mi butto verso Vezza d'Oglio, dove riesco corro e ogni tanto mi fermo x il male, il mio orgoglio segna le 11 del mattino, 11700m di dislivello e 176 km, sono arrivato cazzo!! Ce l'ho fatta!! Il mio sorriso che arriva fino alle orecchie lascia spazio alle lacrime appena mi butto fra le braccia della mia compagna!! Gli amici sono li ad aspettarmi con una birra in mano, comincia la festa!!!
Ps. I ristori sono di più ne!! Io ho citato solo quelli con piatti caldi, ma ce ne sono 5/6 in più ufficiali dove c'è bere e mangiare, poi ci sono anche magari quelli allestiti dagli alpini o da persone che hanno li le baite e stanno svegli anche tutta la notte x chiederti se hai bisogno di un thè caldo o di un caffè.
Ps 2 durante la gara sentivo qualcuno lamentarsi perché le salite erano troppo salite ed erano tante e le discese erano troppo discese.. bah chissà cosa volevano io penso che siamo in montagna cazzo e le salite dure fanno parte del gioco, se no andavo al mare e poi se non ci sono tante salite che gusto c'è?
Ps. I ristori sono di più ne!! Io ho citato solo quelli con piatti caldi, ma ce ne sono 5/6 in più ufficiali dove c'è bere e mangiare, poi ci sono anche magari quelli allestiti dagli alpini o da persone che hanno li le baite e stanno svegli anche tutta la notte x chiederti se hai bisogno di un thè caldo o di un caffè.
Ps 2 durante la gara sentivo qualcuno lamentarsi perché le salite erano troppo salite ed erano tante e le discese erano troppo discese.. bah chissà cosa volevano io penso che siamo in montagna cazzo e le salite dure fanno parte del gioco, se no andavo al mare e poi se non ci sono tante salite che gusto c'è?
Re: Adamello Ultra Trail 170k
Complimenti davvero,non una 100 miglia banale…
Re: Adamello Ultra Trail 170k
Complimentissimi per la gara e pure per il racconto! Mi hai fatto venire voglia di farla nel 2025 se riesco a ricomporre i cocci del mio fisico acciaccato!
Re: Adamello Ultra Trail (Bs) 20-21.09.2024
Rifaccio i complimenti a Paolo! Bravissimo!
Re: Adamello Ultra Trail (Bs) 20-21.09.2024
Ora tocca a me....
@Krapotkin ....Mi vendichero di quei 4 maledettissimi minuti!!!
Dopo la VUT ho recuperato per qualche giorno e ad agosto mi sono allenato bene, senza strafare ma son riuscito ad accumulare tra corsa e bici 604km e 16500m D+, sono sereno e inizio a pensare allo scarico ma purtroppo il 7 settembre, quasi alla fine di un giro in gravel, cado in stile Roglic, cioè faccio una caduta dalle cause quasi inspiegabili... senza neanche che me ne accorgessi sono a terra. Mi gioco il mio primo jolly, fortunatamente le conseguenze non sono gravi, però mi costringono a stare tranquillo, riporto qualche escoriazione e prendo 2 belle botte al gluteo e al bicipite femorale sul lato sinistro. Dolore, gonfiore che non mi permettono di essere libero nei movimenti.
Nei giorni successivi non mi resta che cercare di recuperare al meglio, prima della gara riesco a fare un paio di uscite tanto per testare il fisico.
Pronti, via! Si parte con una clima fresco, temperatura buona per fare trail, si affronta la salita con più dislivello senza forzare. Per circa mezz'ora abbiamo un gruppetto di francesi che parlano interrottamente, in alcuni momenti cantano, Krapo si spazientisce nel sentirli e quindi li distanziamo, si continua a salire fino a giungere a Porta Muralta, da qui la pendenza si inverte e allora approffitto per andare avanti. La discesa è divertente, ogni tanto mi supera qualcuno della 60, uno lo uso come lepre e mi porta fino alla fine della discesa. Siamo quasi al 20esimo km, inizia una salitella verso il primo ristoro solido di Cortebona e nel mentre supero un ragazzo tedesco affaticato dal trasporto di uno zaino da trekking da 40l e una borsa a tracolla altrettanto capiente, sta facendo assistenza alla sua ragazza.
La gamba, il gluteo e il fianco non mi danno problemi, tutto procede bene, mi ricarico al ristoro e via in salita verso la boccheta di Valmassa, qua si passa nel tratto di trincea più caratteristico.
Si scende verso Prisigai, ad un certo punto, verso il 27esmo km affronto una curva a gomito su erba che è costeggiata da un pezzo di trincea, purtroppo mi scivola il piedi d'appoggio e dopo un volo di circa un metro finisco dentro nella trincea picchiando il fianco della testa contro il muro che sorregge la terra, mi tocco e ho le dita sporche di sangue, mi rialzo subito faccio un breve check up ma a parte qualche dolore sembra tutto ok, anche in testa ho solo un paio di graffi, ho anche un bastoncino piegato ma ancora utilizzabile... mi sono giocato il secondo jolly...
Nonostante questo disguido tutto procede abbastanza bene, si sale e si scende fino al rifugio Valmalza, accumulando 38km e 3500m D+.
Dopo questo punto c'è un tratto interlocutorio fino a S.Apollonia, poi si sale alla bocchetta delle Graole. La salita è piuttosto lunga con pendenza costante ma non impegnativa, caratteristica più o meno comune a tutte le asperità del tracciato, in questo tratto realizzo che c'è un silenzio totale, sento solo i miei passi nell'erba, i bastoncini e il mio respiro, non si sentono animali o altre persone, il cielo è coperto, vento assente sembra un momento irreale.
Si scollina verso il cancello di Case di Viso, nel tratto appena prima di arrivare al ristoro mi ronza attorno un drone e mi segue per un buon tratto fino quasi ad arrivare al tendone.
Qua mi rifocillo e mi preparo per la notte, perdo però parecchio tempo e nel momento in cui sono pronto ad uscire incontro Krapo, scambiamo due parole e riparto.
Riparto per la salita che porta alla cima Coppi: il passo dei contrabbandieri, come altre salite in questa gara, la pendenza è gestibile purtroppo però mi devo coprire di più perchè tira vento, la giacca non basta, mi tiro su i manicotti, poi un pò più in alto il vento riesce a darmi fastidio all'orecchio sinistro nonstante il buff e il cappuccio e quindi al rifugio Bozzi (allestito a museo della guerra) approfitto per coprirmi ulterioriormente, nel frattempo mi raggiunge Krapo e quindi si riparte assieme. Le fiaccole che illuminano il passo si avvicinano sempre più e riusciamo a oltrepassare questo punto che ci aveva dato qualche preoccupazione prima della partenza. Si prosegue in discesa sulle piste da sci, nel frattempo il vento svanisce, si passa da malga Valbiolo, per la città Morta, io sento però un pò di peso sullo stomaco, non riesco a digerire e devo rallentare, intanto si passa anche per il forte Zaccarana, poi purtroppo non riesco a tenere il passo e mi stacco da Krapo.
Arrivato al rifugio Faita a circa 75km riesco a digerire definitivamente. A questo punto mi metto in testa di provare a raggiungere Krapo, raggiungo Ponte di Legno, ma una volta raggiunto il paese si inizia a girare per vie senza mai raggiungere il ristoro, praticamente si fa il tour di tutto il paese e questa cosa mi genera un pò di sconforto, alla fine riesco a raggiungere il palazzetto.
Mi rifocillo, mi svesto e riparto per questo "mangia e bevi" all'inseguimento di Krapo... purtroppo non riesco a raggiungerlo però supero parecchie posizioni.
Ormai raggiungo la civiltà, sono a Vezza d'Oglio, vedo dall'alto la zona arrivo e dopo qualche minuto taglio il traguardo anch'io accolto da Krapo, anche questa l'ho portata a casa!
@Krapotkin ....Mi vendichero di quei 4 maledettissimi minuti!!!
Dopo la VUT ho recuperato per qualche giorno e ad agosto mi sono allenato bene, senza strafare ma son riuscito ad accumulare tra corsa e bici 604km e 16500m D+, sono sereno e inizio a pensare allo scarico ma purtroppo il 7 settembre, quasi alla fine di un giro in gravel, cado in stile Roglic, cioè faccio una caduta dalle cause quasi inspiegabili... senza neanche che me ne accorgessi sono a terra. Mi gioco il mio primo jolly, fortunatamente le conseguenze non sono gravi, però mi costringono a stare tranquillo, riporto qualche escoriazione e prendo 2 belle botte al gluteo e al bicipite femorale sul lato sinistro. Dolore, gonfiore che non mi permettono di essere libero nei movimenti.
Nei giorni successivi non mi resta che cercare di recuperare al meglio, prima della gara riesco a fare un paio di uscite tanto per testare il fisico.
Pronti, via! Si parte con una clima fresco, temperatura buona per fare trail, si affronta la salita con più dislivello senza forzare. Per circa mezz'ora abbiamo un gruppetto di francesi che parlano interrottamente, in alcuni momenti cantano, Krapo si spazientisce nel sentirli e quindi li distanziamo, si continua a salire fino a giungere a Porta Muralta, da qui la pendenza si inverte e allora approffitto per andare avanti. La discesa è divertente, ogni tanto mi supera qualcuno della 60, uno lo uso come lepre e mi porta fino alla fine della discesa. Siamo quasi al 20esimo km, inizia una salitella verso il primo ristoro solido di Cortebona e nel mentre supero un ragazzo tedesco affaticato dal trasporto di uno zaino da trekking da 40l e una borsa a tracolla altrettanto capiente, sta facendo assistenza alla sua ragazza.
La gamba, il gluteo e il fianco non mi danno problemi, tutto procede bene, mi ricarico al ristoro e via in salita verso la boccheta di Valmassa, qua si passa nel tratto di trincea più caratteristico.
Si scende verso Prisigai, ad un certo punto, verso il 27esmo km affronto una curva a gomito su erba che è costeggiata da un pezzo di trincea, purtroppo mi scivola il piedi d'appoggio e dopo un volo di circa un metro finisco dentro nella trincea picchiando il fianco della testa contro il muro che sorregge la terra, mi tocco e ho le dita sporche di sangue, mi rialzo subito faccio un breve check up ma a parte qualche dolore sembra tutto ok, anche in testa ho solo un paio di graffi, ho anche un bastoncino piegato ma ancora utilizzabile... mi sono giocato il secondo jolly...
Nonostante questo disguido tutto procede abbastanza bene, si sale e si scende fino al rifugio Valmalza, accumulando 38km e 3500m D+.
Dopo questo punto c'è un tratto interlocutorio fino a S.Apollonia, poi si sale alla bocchetta delle Graole. La salita è piuttosto lunga con pendenza costante ma non impegnativa, caratteristica più o meno comune a tutte le asperità del tracciato, in questo tratto realizzo che c'è un silenzio totale, sento solo i miei passi nell'erba, i bastoncini e il mio respiro, non si sentono animali o altre persone, il cielo è coperto, vento assente sembra un momento irreale.
Si scollina verso il cancello di Case di Viso, nel tratto appena prima di arrivare al ristoro mi ronza attorno un drone e mi segue per un buon tratto fino quasi ad arrivare al tendone.
Qua mi rifocillo e mi preparo per la notte, perdo però parecchio tempo e nel momento in cui sono pronto ad uscire incontro Krapo, scambiamo due parole e riparto.
Riparto per la salita che porta alla cima Coppi: il passo dei contrabbandieri, come altre salite in questa gara, la pendenza è gestibile purtroppo però mi devo coprire di più perchè tira vento, la giacca non basta, mi tiro su i manicotti, poi un pò più in alto il vento riesce a darmi fastidio all'orecchio sinistro nonstante il buff e il cappuccio e quindi al rifugio Bozzi (allestito a museo della guerra) approfitto per coprirmi ulterioriormente, nel frattempo mi raggiunge Krapo e quindi si riparte assieme. Le fiaccole che illuminano il passo si avvicinano sempre più e riusciamo a oltrepassare questo punto che ci aveva dato qualche preoccupazione prima della partenza. Si prosegue in discesa sulle piste da sci, nel frattempo il vento svanisce, si passa da malga Valbiolo, per la città Morta, io sento però un pò di peso sullo stomaco, non riesco a digerire e devo rallentare, intanto si passa anche per il forte Zaccarana, poi purtroppo non riesco a tenere il passo e mi stacco da Krapo.
Arrivato al rifugio Faita a circa 75km riesco a digerire definitivamente. A questo punto mi metto in testa di provare a raggiungere Krapo, raggiungo Ponte di Legno, ma una volta raggiunto il paese si inizia a girare per vie senza mai raggiungere il ristoro, praticamente si fa il tour di tutto il paese e questa cosa mi genera un pò di sconforto, alla fine riesco a raggiungere il palazzetto.
Mi rifocillo, mi svesto e riparto per questo "mangia e bevi" all'inseguimento di Krapo... purtroppo non riesco a raggiungerlo però supero parecchie posizioni.
Ormai raggiungo la civiltà, sono a Vezza d'Oglio, vedo dall'alto la zona arrivo e dopo qualche minuto taglio il traguardo anch'io accolto da Krapo, anche questa l'ho portata a casa!
Re: Adamello Ultra Trail (Bs) 20-21.09.2024
Bravo andard, grazie del racconto, mi hai fatto rivivere dei bei momenti e rendere conto che ho una pessima memoria. I tre francesi rompiballe li avevo rimossi.
Per i quattro minuti avrai probabilmente presto modo di vendicarti
Per i quattro minuti avrai probabilmente presto modo di vendicarti
Re: Adamello Ultra Trail (Bs) 20-21.09.2024
I francesi probabilmente li hai rimossi perché ti rovinavano il ricordo ...È bello leggere i vari punti di vista della stessa esperienza perché quasi sempre ogniuno coglie qualcosa di diverso. Rinnovo ancora i complimenti per la tua gara, l'hai gestita molto bene, chapeou !