di Massimo Santucci - www.santuccirunning.it
a cura di Diego Trabucchi
Si sente parlare spesso di "potenza lipidica", cioè di quella capacità di utilizzare la maggior quantità possibile di grassi come combustibile, per alimentare nel nostro caso l’azione di corsa.
Aumentare la potenza lipidica permette di correre più forte e più a lungo nelle gare di resistenza e di lunga durata, come i trail.
Ma cosa conviene fare come allenamento per migliorare questa specifica caratteristica? Quali allenamenti sono più indicati per migliorare la gestione delle energie?
Abbiamo posto queste domande al nostro esperto Massimo Santucci per capire da dove approcciare un argomento tanto complesso.
La potenza lipidica è una voce in voga da alcuni anni, soprattutto in riferimento alla maratona. Come giustamente viene ricordato, si tratta in estrema sintesi e semplificazione, di poter produrre una buona velocità attingendo energie dai grassi ed al tempo stesso di avere una migliore disposizione delle riserve presenti.
I fondisti dovrebbero curare questo aspetto in maniera sistematica e non solamente nei periodi di finalizzazione. L'organismo del fondista si forma nel corso del tempo e quindi c'è bisogno di una grande continuità di stimoli verso questa direzione.
Gli allenamenti che offrono maggior garanzia di adattamento verso il miglioramento di questa capacità sono i lunghi ed i lunghissimi corsi ad un'andatura che va a collocarsi fra la velocità del lento e quella del medio. In montagna si può fare riferimento alle intensità cardiache. Una volta testate le soglie e i parametri intermedi, possiamo trovare facilmente a quale frequenza ottimizziamo lo stimolo per la potenza lipidica.
Sono molto utili per migliorare la potenza lipidica anche gli alternati di grosso taglio, come ad esempio: corsa 2h su percorso molto mosso alternando 15' lenti a 15' a ritmo medio; oppure sempre 2h alternando 10' lenti a 10' medio lenti a 10' medi e così via ruotando per 2h (ma anche oltre). Un'altra possibilità è quella di utilizzare regressivi [allenamenti a ritmo che rallenta in maniera graduale-NdR] sempre nelle fasce citate sopra. Le produzione lattacide che sono sensibili al miglioramento della potenza lipidica sono intorno ai 2,5 millimoli/litro, questo è un riferimento centrale ed in ogni caso da valutare in base alla reale natura muscolare del singolo atleta.