Prime prove 2019 in Giappone per il Vertical Kilometer® World Circuit e le Migu Run Skyrunner® World Series.
Doppio appuntamento mondiale sul Monte Awa in terra giapponese in questo week end di Pasqua.
Sabato si è disputata la prima prova del Vertical Kilometer® World Circuit. A causa del rischio valanghe non si è arrivati in vetta, il percorso di riserva prevedeva 1000 m di dislivello in 4,7 km di sviluppo con tratti tecnici e tratti innevati.
In campo maschile bella vittoria per il forte svizzero Pascal Egli, dopo un periodo di stop invernale a causa di un infortunio, fermava il cronometro in 42:52. Il podio era completato da due giapponesi, Toru Miyahara secondo in 4429 e Takashi Shinushigome terzo in 45:47.
Tra le donne vittoria per la basca Ohiana Azkorbebeitia in 53:34, podio completato dalle atlete di casa, Yuri Yoshizumi (54:34) e Tateishi Yuki (59:57).
Domenica si disputava , la Mt. Awagate Skyrace, la prima gara delle Migu Run Skyrunner® World Series, 15 prove in 11 paesi, stagione che si concluderà a Limone sul Garda con le Skymasters.
Anche la Skyrace, viste le condizioni della neve,si disputava su un tracciato ridotto di circa 23 km e 1500 m+, il tracciato era comunque tecnico e con tratti innevati. Il forte atleta di casa Ruy Ueda, nella prima parte imponeva un gran ritmo e riusciva poi a mantenere il comando per tutta la gara ma con gli avversari a impensierirlo fino alla fine. Il giapponese chiudeva in 2:01:42, solo 9” davanti allo spagnolo Oriol Cardona Coll (2:01:51), poco dopo arrivava il britannico Jonathan Albon (2:02:04). Appena fuori dal podio, autore comunque di una bella prova, il nostro Marco De Gasperi (2:04:27), penalizzato sicuramente dall’accorciamento del percorso, quinto il bulgaro Kiril Nikolov (2:06:22).
Tra le donne grande battaglia tra la statutinitense Megan Kimmel e la nostra Elisa Desco, al 17° km la Kimmel era al commando seguita da vicino dall’azzurra, ma nella parte finale le doti da discesista dell’italiana, hanno fatto sì che tagliasse il traguardo per prima in 2:27:46, secondo posto per la yankee in 2:28:27, terzo posto per la giapponese Takako Takamura in 2:28:56, quarta la spagnola Sheila Aviles, quinta la statunitense Hillary Gerardi.
Abbiamo chiesto un commento alla coppia d’oro dello skyrunning italiano, Elisa Desco e Marco De Gasperi.
Elisa: “È stata una gara molto combattuta, dovuto anche al fatto che il percorso accorciato, di 10 km e 1000 m+, ha reso tutto più intenso e rapido. Sono felicissima di questa importante vittoria, inutile nasconderlo! Non so però come sarebbe potuta andare con il percorso originale, fatto sta che mi sono sentita molto bene in salita dove normalmente pago molto da atlete forti ed esperte come Megan Kimmel. Stavolta invece mi sono imposta di starle in scia il più possibile per provare a sfruttare quanto di meglio so fare in discesa. Alla fine é andata bene, ma la classifica é cortissima e dice che il livello femminile, seppur alto, é anche molto equilibrato!”
Marco: “È molto strano che gli organizzatori non abbiano pensato che a metà aprile, in questa parte del Giappone che é nevosissima d’inverno, si sarebbe potuta disputare una corsa fino alla cima del Mt Awa, senza considerare i rischi connessi alla enorme quantità di neve alle quote più elevate (oltre 5 m di neve sulla cima che é “solo” 1280 m).
Quindi il percorso direi che nella sua totalità non si può definire un percorso di vero skyrunning visto che 5km in piano su asfalto nella parte iniziale hanno condizionato non poco la gara. Però la competizione maschile é stata molto accesa e agguerrita, con cambi di fronte e un finale incerto fino alla fine. Il giovane Rui Ueda ha finalmente raccolto una meritatissima vittoria nelle SWS e lo ha fatto nel luogo migliore, davanti alla sua gente. La mia gara é stata molto buona per 3/4, poi mi sono un po’ spento in salita e nella discesa finale ho corso senza più velleità di raggiungere qualcuno. Spero di continuare ad allenarmi con continuità per colmare quel gap che ora mi divide da Albon, Cardona e Ueda, magari in qualche gara più lunga e più adatta alle mie capacità attuali.”