È stato un fine settimana con gare su tutto l’arco alpino.
Ma è stato anche il fine settimana del ciclone atlantico che si è abbattuto tra sabato e domenica sul centro nord.
Ci sono state gare modificate nel percorso, gare sospese e gare rimandate.
Ma nonostante tutte le precauzioni, gli sforzi degli organizzatori e le disposizioni di sicurezza la fatalità ha colpito duramente. Tra i tanti casi di fulmine abbattutisi durante il fine settimana su alpinisti ed escursionisti, abbiamo subito anche una grave perdita nel mondo del trail. Un’atleta norvegese di 45 anni impegnata nella Südtirol Ultra Skyrace è rimasta tragicamente uccisa da un fulmine presso il lago di San Pancrazio.
Circa 30 minuti prima, la gara era stata interrotta per il maltempo e gli atleti erano stati fermati presso il Rifugio Punta Cervina e presso il Rifugio Kesselberg. Ma alcuni concorrenti si trovavano nelle tratte intermedie, tra cui il gruppo con la norvegese.
L’incidente si è verificato verso le 19:15.
La redazione di Spirito Trail si unisce al cordoglio di familiari e amici della vittima.
Trans d’Havet Campionato italiano di trail
Per non correre rischi, ma anche per evitare di dover sospendere la gara valevole come prova di campionato italiano, sia sulla distanza lunga che sulla corta, gli organizzatori hanno deciso di attuare il piano di emergenza che prevedeva un’importante variazione di tracciato su entrambi i percorsi, pur mantenendoli inalterati per distanza e dislivello.
Alla fine il meteo ha graziato i concorrenti (almeno i primi) delle due gare in programma e a laurearsi campione italiano di trail lungo (ultra) sotto il sole è stato Giovanni Tacchini che ha completato gli 80 km con 5.500 m+ in 9h 58’, dopo aver condotto una gara completamente solitaria.
Al secondo posto il giovane vicentino Mirko Cocco con 10h 19’, a completare il podio un altro locale in 10h 32’ Stefano Maran.
Tra le donne è stata la vicentina Francesca Pretto a dominare la gara portandosi a casa il terzo successo consecutivo nella gara del cuore, 11h 16’ il suo crono. Secondo posto per Alessandra Boifava che dopo aver a lungo inseguito la Pretto si è infine dovuta accontentare della seconda piazza con 11h 32’. Terza al traguardo Anna Conti in 12h 19’.
Sul trail corto (marathon) il titolo italiano è andato a Fabio Ruga e a Barabara Bani, inseguiti rispettivamente da Francesco Lorenzi e Nicol Guidolin. A chiudere i podi Filippo Bianchi e Chiara Giovando.
Il fine settimana delle Piccole è stato anche scenario di un Vertical sul monte Summano vinto da Francesco Lorenzi (38’21”) e Giovanna Ricotta (48’30”).
L'ultima prova in programma è stata la gara valevole per il campionato italiano di corsa in montagna sola salita con protagonisti al maschile, nell’ordine: Cesare Maestri, Xavier Chevrier, Martin Dematteis. Tra le donne: Valentina Belotti su Elisa Desco e Alessia Scaini.
www.wedosport.net/vedi_classifica.cfm?gara=50485
www.wedosport.net/vedi_classifica.cfm?gara=51252
Sudtirol Ultra Skyrace
Non era mai successo che nella lunga e dura gara sull’alta via “Hufeisentour” nelle Alpi Sarentine, 121 chilometri con 7554 metri di dislivello, due atleti tagliassero per primi il traguardo contemporaneamente. È successo quest’anno con Josef Thaler della Val d’Ultimo e Gerald Fister di Finkenstein (Austria) a condividere la vittoria di uno dei trail più impegnativi d’Europa e al mondo. Terzo posto per il bergamasco Oliviero Bosatelli a lungo al comando della gara, superato intorno ai due terzi di gara.
Tra le donne è stata la 54 enne ungherese Ildiko Wermescher residente in Germania a siglare per la prima volta la vittoria di un’atleta non altoatesina.
Il secondo e il terzo posto sono andati alla beniamina sarentina Regina Spieß e all’elvetica Julia Fatton.
Sulla distanza di 69 chilometri e 3930 metri di dislivello è stato il trentino Mattia Depaoli ad imporsi con 7h32’53”. Hanno completato il podio il gardenese Christian Stuffer e il tedesco Oliver Helmboldt.
Nella gara femminile Julia Kessler ha dominato su Irene Senfter e Kerstin Dusch.
www.datasport.com/live/ranking/?racenr=21851
Gran Trail Orobie
Percorso accorciato a causa dell’allarme meteo nel Gran Trail Orobie, 42 km con partenza dal passo di Zambla, dove ha vinto Stefano Rinaldi in 3h55’29 su Donatello Rota e Matteo Longhi. Nella gara femminile la vittoria è andata alla bergamasca Maria Eugenia Rossi in 4h56’29”, seguita da Virginia Oliveri e Federica Giudici.
Nella Marathon Ultra Trail, distanza al debutto (42 km, partenza sabato mattina da San Pellegrino) il podio è stato tutto bergamasco, con Luca Rota, in 4h00’35”, con ampio distacco su Fabio Bonfanti e Denny Epis. Tra le donne, vittoria per Cristina Sonzogni, in 5h01’54 davanti alla polacca Marta Wenta ed Elena Sala.
www.endu.net/it/events/orobie-ultra-trail/results
Hoka One One Monterosa Est Himalayan Trail
Il valdostano Franco Collè ha vinto la competizione di 60 km e 4500 m+ al cospetto della parete Est del Monte Rosa, presentandosi a Macugnaga nettamente primo in 8h09’37”. Al femminile il successo è andato alla spagnola Estelita Santin Fernandez che ha concluso in 10h52’22”. Gara che è stata annullata nella parte più alta e difficile a causa del maltempo, infatti, come previsto dal pomeriggio si sono abbattuti temporali e l’organizzazione per motivi di sicurezza ha dovuto sospendere la gara nelle due distanze più lunghe radunando i partecipanti che non erano ancora transitati riportandoli in sicurezza all’arrivo.
Alle spalle di Collé troviamo Stefano Ruzza (8h50’51”) e Carlo Bonnet (9h25’59”). Per la gara femminile secondo posto per Chiara Innocenti (12h07’58”) e terzo per la britannica Jenny Rice (12h20’40”).
Oltre alla gara principale si correvano anche altre quattro distanze (15-23-38-38 in staffetta) che hanno portato a una presenza totale di circa 600 atleti. A completare il programma anche due minitrail sulle distanze di 2 e 4 km.
www.endu.net/it/events/monterosa-est-himalayan-trail/results
La Thuile Ultra Trail
Le previsioni meteo poco favorevoli non hanno scoraggiato i circa 230 trailer che da La Thuile hanno affrontato il percorsocon pioggia, gradine e un pallido sole.
Nella 60 chilometri (gara novità) il favorito non ha deluso le aspettative. Riccardo Borgialli ha dettato il ritmo fin dai primi chilometri, facendo sempre gara di testa e completando il tracciato in 6 ore 45’53” di gara. Alle sue spalle si è classificato Alessandro Civitiello (7h54’31”), quindi Lorenzo Bassi (8h02’11”).
Finale sorprendente nella gara femminile, dove Tatiana Locatelli, attesa al successo, e rimasta in testa per gran parte della gara, è stata vittima di un errore di percorso favorendo così la torinese Chiara Boggio cui è andata la vittoria con un crono di 9h10’19”. Poco meno di un minuto il ritardo della Locatelli che in precedenza aveva oltre quindici minuti di vantaggio. Terzo posto per Vanessa Grosso in 12’36”01”.
Nella 25 chilometri protagonisti i gemelli Chanoine che dopo aver percorso tutta la gara insieme, se la sono giocata sul finale con Jacques in 2 ore 29’22” sette secondi più veloce di Didier. Terzo Davide Cheraz, che si è presentato al via non in ottime condizioni.
Dominio francese nella gara femminile, prima Anna Thomasson in 3 ore 35’52” davanti a Silvia Corriere e a Lara Schiavetta.
www.wedosport.net/vedi_classifica.cfm?gara=50264
Ph. Stefano Jeantet
MONTEROSA WALSER TRAIL
Pioggia, temporali e un ribasso repentino delle temperature hanno mietuto vittime importanti tra i quasi 800 concorrenti da 12 differenti nazioni, ma non hanno fermato Andrea Macchi e Lisa Borzani, super favoriti dei pronostici, che sono riusciti a porre la loro firma nell’albo d’oro della 114 km; la prova principe della Monte Rosa Walser Trail.
Al traguardo di Gressoney, sotto la pioggia, successo per un grande Macchi che, dopo una lunga cavalcata solitaria, ha stoppato il cronometro sul tempo di 18h13’12”. Seconda piazza per il francese Patrick Bohard in 19h23’16” e gradino più basso del podio per Nicola Poggi (20h26’33”).
Nella gara in rosa la due volte vincitrice del Tor de Géants Lisa Borzani ha battagliato nelle prime fasi di gara con la veneta Cristiana Follador, per poi salutare tutte e procedere in solitaria. La forte trailer padovana, ma aostana d’adozione, ha vinto in 21h53’54” davanti a Melissa Paganelli 22h48’01” e Cristiana Follador 23h16’25”
Mattia Colella ed Elisabetta Negra più forti di tutti sulla prova da 50 km che, per motivi di sicurezza data la forte pioggia del pomeriggio, è stata ridotta di circa 10 km.
www.wedosport.net/vedi_classifica.cfm?gara=49857
Ph. Sportograf
BEI K3
Sesta edizione per il BEI K3, gara unica al mondo con oltre tremila metri di ascesa senza sosta, 9,7 km di ripidi pendii per raggiungere a 3538 m di quota la vetta del Rocciamelone.
280 gli iscritti, 24 le nazioni rappresentate, con ben 130 atleti stranieri.
Ph. Sportograf
Nella gara femminile è stata la svizzera Victoria Kreuzer, già vincitrice l’anno precedente, a dominare fin dalle prime battute, seguita a distanza da un gruppetto composto dalla basca Oihana Azkorbebeitia, dalla francese Jessica Pardin e dalla svizzera Maya Chollet. Ma al Rifugio Ca’ d’Asti aumentava il vantaggio e la Azkorbebeitia guadagnava su Chollet e Pardin che viaggiavano in coppia. In vetta al Rocciamelone Victoria Kreuzer fermava il tempo in 2h27'55", secondo posto per Oihana Azkorbebeitia in 2h35'00", bellissimo arrivo di coppia per Jessica Pardin e Maya Chollet in 2h38'16".
Ph. Sportograf
In campo maschile, lo svizzero Martin Anthamatten, vincitore delle ultime due edizioni, primo uomo a scendere sotto le 2 ore (1h58’53”), era il netto favorito. Lo svizzero non tradiva le attese e vinceva in 2h03’58”, ma non è stata una vittoria facile per lui, perché due giovani l’hanno tallonato per tutto il percorso a meno di un minuto. Il ticinese Roberto Delorenzi, classe 1997, chiudeva a 39” col tempo di 2:04:37, mentre Daniel Osanz Laborda, spagnolo classe 1998, cedeva solo nel finale fermando il tempo in 2:07:08.
Giornata dal meteo particolarmente difficile, con un temporale che si è scatenato sul Rocciamelone e ha costretto gli organizzatori a sospendere la gara.