Dopo aver incrementato progressivamente negli ultimi anni la propria collezione dedicata al trail running, Patagonia torna a concentrare l’innovazione sul processo produttivo, realizzando prodotti ancora più sostenibile ed “environment friendly”. Questo si traduce nella presentazione di un set di indumenti per buona parte già consolidato, che però viene fabbricato con materiali completamente riciclati come nel caso del poliestere e delle imbottiture utilizzate per i capi della linea Insulation. Qualche novità in meno, quindi, rispetto agli anni scorsi, ma la qualità di sempre, se possibile, è ancora superiore grazie a una continua ricerca dell’eccellenza che ha reso Patagonia uno dei maggiori leader mondiali nel settore dell’abbigliamento outdoor.

FORE RUNNER SLEEVELESS [40 €]
La Fore Runner è una canotta realizzata in poliestere 100% riciclato, fresca e talmente leggera da farti dimenticare di averla addosso. Il girocollo a filo e le spalline larghe permettono di utilizzarla tranquillamente sotto uno zaino da trail, inoltre la trama del tessuto garantisce un’asciugatura velocissima, rendendo questa canotta perfetta per i nostri lunghi quando il sole primaverile comincia a scaldare con decisione.
STRIDER SHORTS - 7" [50 €]
Complemento ideale alla canotta Fore Runner, gli Strider Shorts sono quei tipici pantaloncini da allenamento che una volta indossati non toglieresti più: la lunghezza a mezza coscia è perfetta per ridurre al minimo gli sfregamenti mantenendo un’aerazione ottimale, lo slip interno è di una comodità assoluta e gli inserti traforati rendono questo pantaloncino particolarmente fresco. Un difetto? L’unica taschina, interna, non è comodissima da utilizzare e può contenere giusto un piccolo mazzo di chiavi.
LONG-SLEEVED FORE RUNNER ZIP-NECK [60 €]
C’è da uscire la mattina presto, l’inverno ormai è passato, ma il tepore dell’estate si lascia ancora desiderare: cosa mi metto per andare a correre? Per me, la soluzione è sempre la stessa: uno strato unico in poliestere, leggero e traspirante, ma soprattutto asciutto, che permetta una gestione della sudorazione ottimale e che mi eviti fastidiosi colpi di freddo. La Fore Runner Long-sleeved assolve perfettamente al compito di mantenere un bilancio termico ottimale, inoltre funziona benissimo abbinata ad altri capi, più o leggeri o più pesanti, in base alle esigenze. Cuciture piatte e zip frontale per ottimizzare la regolare termica e una sensazione al tatto particolarmente piacevole la rendono un ottimo capo per le uscite con tempo fresco.
THERMAL SPEEDWORK JACKET [120 €]
Ok, la primavera è arrivata sui sentieri, i fiori sbocciano dappertutto e se corri in pausa pranzo la voglia di togliersi la maglietta e prendere un po’ di sole comincia a farsi sentire. Tutto bene, ma se si sale di quota, magari in qualche valle stretta e ombrosa, ecco che una giacca come la Thermal Speedwork torna estremamente utile. Calda, ma non soffocante, ideale per le mezze stagioni, realizzata in poliestere misto a elastane risulta molto piacevole sulla pelle grazie all’effetto spazzolato del tessuto interno. Ho cominciato a utilizzare questa giacca sul finire dell’inverno la mattina presto ed è diventata la mia prima scelta per gli allenamenti mattutini. Molto pratiche le tasche frontali e il taschino sulla manica, che, insieme agli inserti riflettenti, rendono la Thermal Speedwork adatta anche a un utilizzo cittadino.
DUCKBILL CAP [28 €]
Un vero pezzo da novanta della collezione trail di Patagonia, il mitico Duckbill Cap con cui Jeff Browning è stato ripreso dalla stampa di settore in ogni foggia possibile negli ultimi anni, un autentico must per ogni appassionato delle imprese di Bronco Billy. Il Duckbill è uno di quei prodotti che si amano o si odiano (e sia chiaro, io appartengo alla prima categoria): è stato progettato con questa inusuale struttura a rete traforata a maglia molto ampia, su esplicita richiesta degli atleti del Team Patagonia, per ottenere la massima traspirabilità mantenendo una buona protezione dai raggi solari. La visiera è flessibile e l’imbottitura interna frontale è morbida e assorbe il sudore in modo efficace. Il look del Duckbill è sicuramente eccentrico, non particolarmente europeo, ma io già non ne posso più fare a meno.
HOUDINI JACKET [100 €]
La Houdini è l’antivento che tutti vorremmo avere: compatta, protettiva, leggerissima e durevole nel tempo. Pur appartenendo alla folta collezione di outer layer di Patagonia, la Houdini spicca grazie a una personalità tutta sua, è quel tipo di giacca che non ti chiedi nemmeno se abbia senso portarsi con sé durante un’uscita: semplicemente, la prendi dall’armadio, la compatti nel suo taschino frontale di contenimento e la infili in una tasca qualunque (occupa talmente poco spazio che quest’operazione non risulta mai problematica). Una giacca minimale e molto leggera, sì, ma alla quale non manca nulla, dalla regolazione elastica del cappuccio a quella dell’orlo in vita. Che si tratti di un’uscita in MTB, di una corsa sui sentieri o di una bella via multipitch di arrampicata in montagna, la Houdini è un’ottima alternativa al guscio impermeabile quando le condizioni meteo sono buone: il trattamento DWR la rende infatti idrorepellente, ma non è una giacca anti-pioggia.