Testo di Filippo Caon

Foto di Sport Pictures Cymru

Il weekend scorso, sulla penisola di Pen Llyn, in Galles, si è svolta la seconda edizione di She Ultra – il primo ultra-trail esclusivamente dedicato a partecipanti donne al mondo. She Ultra è una 50k organizzata da Beautifully Brutal Events, che da più di un decennio organizza gare di trail sulla piccola penisola a ovest di Snowdonia (recentemente rinominata col suo impronunciabile nome gaelico, Eryri National Park).

She Ultra – racconta l’organizzatore Huw Williams – nasce per dare la possibilità a donne di qualunque livello e con qualunque preparazione di completare un’ultramaratona in un ambiente sicuro. Per questo la gara, oltre a non avere cancelli orari (il payoff è No Cut Offs Only Smiles), dà la possibilità alle partecipanti di iscriversi anonimamente, agevolando la partecipazione a donne che hanno subito maltrattamenti o che vivono in contesti familiari problematici. I ricavati delle donazioni, degli sponsor e delle quote delle più di 1500 iscritte verranno destinate alla ricerca sul tumore al seno.

A seguito del gemellaggio nato l’anno scorso tra Beautifully Brutal Events e Ultrabericus, lo scorso fine settimana un piccolo gruppo di runner italiane – Cristina Contrino, Caterina Urbani ed Elisabetta Cappellari – è volato in Galles per partecipare alla gara. Lo scambio tra le due organizzazioni era stato inaugurato a novembre da Alessandra Boifava, Irene Saggin e Consuelo Ziggiotto, che avevano partecipato a Pen Llyn Ultra, ed era continuato a Ultrabericus il marzo scorso, che aveva ospitato un gruppo di più di trenta atleti gallesi.

È bello vedere che le gare indipendenti, al di fuori dei grandi circuiti commerciali, possono ancora creare dei legami spontanei tra loro soltanto attraverso la conoscenza reciproca delle persone che ne fanno parte.