Testo di Matteo Grassi
Foto © organizzazione
Franco Collé ha iniziato a fare trail nel 2012 quando la sorella gli aveva regalato l'iscrizione al Tor. Il suo esordio da principiante è stato un quinto posto.
Sono passati undici anni da allora, in cui ha legato a doppio filo la sua carriera, la sua immagine e la sua stessa vita al Tor.
3° nel 2013.
1° nel 2014, nel 2018, 2021 e 2023.
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Nel 2017 era a caccia del record, quando un mini break di pochi secondi a 30 km dall'arrivo, un colpo di sonno trasformatosi in caduta e perdita di coscienza l'ha costretto al ritiro causando anche un gran brutto spavento.
Franco non si perde d'animo. L'anno successivo torna e vince.
Il record arriva finalmente nel 2021, quando va a prendersi quello che aveva "concesso" a Dominguez Ledo nel '17 siglando un incredibile 66h43'57".
Ma non è finita qui perché a distanza di due anni, dopo il ritiro del 2022, Collé ci ha riprovato. Non è stata una gara semplice. Adrenalinica come sempre nelle battute iniziali, di passione nella seconda parte. Dopo il sodalizio con il francese Romain Olivier durato quasi 200 chilometri (che ha riportato alla memoria il duetto con Russi del 2021) al rifugio Magià Franco ha messo la freccia ed è partito. Ma non è stata impresa facile perché Olivier ha tenuto duro e recuperato parte del distacco.
Ma ecco che a Ollomnt è venuto fuori il campione. Franco entra ed esce dalla base vita in 7 secondi. Sa che non ha tempo da perdere. È affaticato e dolorante ed è sul filo del rasoio. Punta dritto al Malatrà dove scollina con un sorriso più sofferto del solito. Stringe i denti e amministra. Il vantaggio sul suo precedente record un'ora (a Bosses) cala progressivamente riducendosi ad un pugno di minuti.
È uno stillicidio. Sono calcoli, proiezioni. Ma soprattutto è sofferenza, caparbietà cieca.
Alle 4.39, in 66h39'16" Collé taglia il traguardo di Courmayeur.
È nuovo record e quarta vittoria in carriera.
E con questo poker possiamo davvero affermare che Franco è il Tor.
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"Non speravo di vincere, dopo il ritiro dell'anno scorso puntavo solo a finirlo - ha detto Franco Collé al traguardo. Sono stati tre giorni intensi per me e la mia famiglia, ma il TOR è il TOR, è una cosa unica, da provare o da vedere dal vivo. So che non riuscirò mai a staccarmi da questa gara". Ha vinto la gara a Ollomont: "Romain aveva un ritmo impressionante, a Ollomont ho deciso di provarci e fare il buco. Il livello si sta alzando, questo è il TOR che vogliamo".