CONSIGLI PER CHI INIZIA: MASSO FISIOTERAPIA

a cura di Diego Trabucchi

Chiediamo ai nostri esperti di dare qualche consiglio a chi si avvicina al trail running; nulla può chiaramente sostituire l'esperienza, ma spesso chi inizia ha bisogno di farsi un'idea di quali sono gli aspetti da curare e le difficoltà cui andrà incontro nella pratica di una disciplina che per sua natura, è molto esigente verso il fisico, ma anche estremamente appagante per la mente e tende ad appassionare per anni chi vi si avvicina.

 

Sperando di non apparire pessimisti, abbiamo posto alcune domande a Stefano Punzo – Osteopata, Massofisioterapista – www.stefanopunzo.it

 

MASSO FISIOTERAPIA

Uno dei pensieri più ricorrenti fra i podisti è la preservazione dell’integrità del corpo, cioè prevenzione dell’infortunio tramite adeguato avvicinamento alla disciplina e prevenzione, con appositi accorgimenti. Quali sono gli inconvenienti più frequenti per chi inizia? Quali gli aspetti da curare e quali i rimedi per tali inconvenienti?

 

Sappiamo che con il termine trail running si intende la corsa di media e lunga distanza su terreni naturali con dislivello altimetrico spesso importante e condotta in regime di semi autonomia idrica ed alimentare.

Per affrontare al meglio queste competizioni, che richiedono un grande impegno muscolare e mentale, l'avvicinamento deve essere fatto in modo graduale, partendo con distanze non molto lunghe e con dislivelli non troppo impegnativi, al fine di prendere dimestichezza con l'ambiente di montagna, adattandosi a salite impervie e discese spesso ripide, terreni sconnessi e condizioni climatiche non sempre favorevoli, tutti aspetti che rendono ancor più difficoltosi i percorsi.

Il consiglio per i neofiti della corsa e per i runner abituati invece a correre sull'asfalto è quello dunque di cominciare con distanze medie e percorsi collinari, aumentando via via dislivello, lunghezza e difficoltà, abituando in questo modo la struttura a carichi muscolo-scheletrici progressivamente sempre più intensi. L’approccio graduale a questa disciplina, permetterà inoltre di ridurre il rischio di infortuni, molto frequenti nei trailer “improvvisati”, che affrontano senza una preparazione adeguata gare impegnative dal punto di vista della distanza e dell’impegno muscolare. Cominciando quindi da percorsi non troppo tecnici, man mano si potranno inserire tratti con difficoltà sempre maggiori per acquisire in modo graduale la sicurezza.

Spesso sottovalutata, la discesa mette invece a dura prova i muscoli delle gambe (in modo particolare i quadricipiti che devono ammortizzare il peso del corpo) e quindi va allenata tanto quanto la salita per prevenire il fastidioso mal di gambe dei giorni successivi alle gare, che può essere comunque ridotto grazie anche a massaggi e a manipolazioni che permettono di ripristinare la corretta biomeccanica del corpo e a rinforzare i muscoli.

Anche i tendini sono molto sollecitati in questa disciplina e per tale motivo è importante attrezzarsi con una scarpe adeguate al tipo di appoggio e al peso. In caso di indolenzimento ai tendini rotulei o d’Achille, al termine degli allenamenti fate delle applicazioni di ghiaccio per almeno 20 minuti consecutivamente: se il dolore è bilaterale accertatevi che carichi di allenamento e scarpe siano adeguati, se il dolore invece viene avvertito solo da un lato, la causa potrebbe essere di tipo biomeccanico e necessiterà quindi di un intervento da parte di un osteopata esperto in questa disciplina.

Oltre alla preparazione, ai fini delle gare, nel trail running, al fine di preservarci, è molto importante utilizzare materiale tecnico di buona qualità, dalle scarpe all’abbigliamento alle attrezzature richieste, per le quali, almeno all’inizio è utile farsi consigliare dal personale di negozi specializzati. Poi, con l'esperienza e la progressiva conoscenza del proprio corpo, la scelta sarà più spontanea e semplice.

Stefano Punzo

 

Articolo pubblicato nella RUBRICA "Gli Esperti rispondono", su SPIRITO TRAIL, n. 90 Luglio 2016.