RUNNING E CONTROLLO DEL PESO: allenamento

I motivi per cui si inizia a correre sono tanti, ma uno è ricorrente: “per tenersi in forma”, e cioè: “per dimagrire”.

Anche nel trail tanti atleti amatoriali usano la corsa come una valvola di sfogo per compensare gli eccessi dell'alimentazione e non è necessario essere obesi per ricadere nella casistica.

Abbiamo così approcciato il tema con i nostri esperti, per vedere come gestire questo rapporto nel migliore dei modi sotto i vari aspetti della preparazione tecnica.

Cerchiamo di capire se è conveniente essere magri, quali sono gli allenamenti più favorevoli al dimagrimento inteso come riduzione della massa grassa e quali possono essere i periodi migliori per concentrarci su questo aspetto.


Iniziamo a rivolgere queste domande a Massimo Santucci, allenatore (www.santuccirunning.it)

 

ALLENAMENTO

 

Innanzitutto va detto che ogni podista, di qualsiasi livello, dovrebbe correre per cercare il benessere. Su quella base si può aggiungere lo svago, il divertimento, la linea, ma anche la ricerca della prestazione più avanzata. Se alla base della corsa non c'è una dipendenza dagli ampi benefici che ne scaturiscono, è difficile andare avanti a praticarla. Parlo infatti della dipendenza dai preziosi volumi di ossigeno che si incamerano, della sua pulizia, del suo flusso inebriante, etc…

Sul tema del peso, penso che sicuramente convenga di più essere magri, perché il corpo non si affatichi in tutte le attività quotidiane oltre che in quelle sportive; essere leggeri significa spendere meno energie a parità di distanza percorsa, ovvero avere un surplus energetico da spendere.

Il tema è ampio, ma in generale gli allenamenti che regalano maggior dimagrimento sono quelli di resistenza, che però non devono necessariamente essere blandi. Si bruciano sì i grassi quando si corre a lungo, ma anche se corriamo per una durata media ad andatura media. Semplificando, si può dire infatti che, finita la prima parte di energie derivanti dagli zuccheri, si vanno a bruciare altre miscele per ottenere energia e quindi si attinge in grandissima misura dai lipidi; per questo ha senso anche un allenamento più orientato verso un consumo di zuccheri.

I periodi migliori dell'anno per ottenere un peso ideale potremmo dire che sono tutti, ma in estate correre a lungo può essere impegnativo per il caldo, quindi per i lavori spiccatamente aerobici meglio aumentare il carico nei periodi più freschi.
Bisogna tenere in considerazione un aspetto tecnico importante: tanto più il peso è accentuato, maggiore diventa l'attenzione che dobbiamo porre alla fase di corsa, per garantire lo sviluppo adeguato e non traumatico delle capacità atletiche, muscolari e metaboliche nel programma di allenamento. Le sessioni di attività non sempre vanno ridotte per chi ha parecchi chili in più del dovuto, ma alle volte possono semplicemente essere aumentati i tratti di camminata all'interno della seduta.

In ultimo, mi sento di dire che i conteggi delle calorie ingresso/uscita sono utili per fare un quadro generale, però la realtà è un'altra: come per l'allenamento dove ogni atleta ha fibre non riconducibili con precisione a nessun altro corridore, proprie capacità cardiache, reattive ecc. anche nella gestione del regime alimentare ognuno deve rispettare regole personalizzate per riuscire ad avere un corpo in perfetta forma.

Massimo Santucci

 

Articolo pubblicato nella RUBRICA "Gli Esperti rispondono", su SPIRITO TRAIL, n. 97 Febbraio 2017.