MARIJUANA E ULTRATRAIL
In Italia parlare di Marjuana è un tabù. Per gran parte dell’opinione comune è una droga al pari dell’eroina e ogni anno vengono spesi milioni di euro per la "lotta" a questa sostanza. In numeri si parla di cifre nell’ordine degli 8 miliardi di euro per reprimere questo comportamento.
Credo che tutti noi (di qualsiasi generazione) ricorderanno le terrificanti pubblicità progresso andate in onda ovunque con lo slogan "la droga ti spegne". Seppure il tema della liberalizzazione abbia iniziato da qualche tempo a essere argomento di discussione fra i politici italiani - in Olanda il "problema" è già risolto da molti anni - è una questione sempre aperta e presumibilmente passerà ancora del tempo prima di vedere la luce in fondo al tunnel.
Politiche a parte, il luogo comune vuole che il fruitore di marijuana sia un ragazzo lobotomizzato, apatico e sempre stanco, che mangia cibo spazzatura mezzo svenuto di fronte alla tv; sicuramente non un ultrarunner di successo.
Dal mio punto di vista posso dire che, seppure gran parte delle persone che conosco fumi, in modo regolare o occasionale, ognuno di essi ha mostrato stupore o incredulità quando gli ho parlato della connessione possibile fra il consumo di marjuana e gli sport di resistenza.
Io stesso ho sempre pensato alla connessione fra spinelli e sport di endurance come qualcosa di impossibile - in altri sport ci sono diversi casi, ricordiamo le vicende nello snowboard olimpico, con le medaglie sottratte a Ross Rebagliati o la foto che ritraeva Phelps fumarsi un bong che fece scalpore e gli costò una sospensione di tre mesi dalla federazione - ma tutto sommato mi sono stupito anche io quando, chiacchierando casualmente con Ricky, sono venuto a conoscenza che in Colorado (primo Stato negli USA a legalizzare la cannabis) ci sono ultrarunner che non solo fanno uso di marjuana, ma vengono addirittura sponsorizzati (e vanno anche forte). Così ho pensato di approfondire un po’ la questione.
Uno dei casi più eclatanti è quello di Avery Collins: 1° alla Ouray 100 Mile Endurance Run, 1° alla Colorado 200 miler, 2° alla Indiana Trail 100 Mile, 1° alla Sean O’Brien 50 Mile Race a Malibu (CA); solo per citare qualche risultato negli ultimi due anni. Avery, insomma, è un ultrarunner di grande spessore.
Come può questa sostanza non solo essere nociva, ma addirittura essere utile per un ultrarunner? Una risposta ce la suggerisce Jenn Shelton, di cui trovo un'interessante dichiarazione in un’intervista:
"Uno che vince una ultra è qualcuno che riesce a gestire la fatica, i problemi di stomaco e a rimanere calmo, il fumo ti garantisce queste tre cose".
Jenn dice anche di essersi allenata sotto effetto di marijuana, ma di aver preso la decisione di non competere mai da "fatta" per una questione etica, proprio perché ritiene che innalzi le performance.
Per poterci vedere più chiaro, abbiamo fatto qualche domanda direttamente ad Avery, che ci ha prontamente risposto.
Ciao Avery, qui Spirito Trail Magazine, immagino tu sappia già quale sarà l’argomento dell’intervista, ovvero l’uso di marijuana. Di tutti i vari prodotti disponibili sul mercato, cosa utilizzi e quando? Cosa sono gli edibles?
Gli edibles sono in buona sostanza la dose di uno spinello messa nel cibo. È un cibo che contiene THC [Delta-9-THC o tetraidrocannabinolo, uno dei maggiori e più notiprincipi attividella Cannabis. N.d.R.] e ti aiuta a diventare “fatto”.
Io utilizzo "IncrediblesEdibles" quotidianamente per due ragioni: la prima è che sono sponsorizzato da "Incredibles" e la seconda è che adoro i loro prodotti. Esistono un sacco di barrette energetiche al gusto cioccolato e anche le barrette chiamate "Mikiba" (nutritionbars), che contengono 50 mg di THC, proteine e vitamine. Di solito mangio edibles, per gli allenamenti assumo circa 30 mg in dosi da 5 /10 mg all’ora durante la corsa.
Fumare o mangiarla hanno differenti aspetti? Utilizzi un vaporizzatore?
Sì, hanno effetti diversi. Gli edibles producono un effetto forte al fisico, mentre fumare di solito è più una cosa "di testa", anche se ovviamente dipende dalla qualità del fiore che stai fumando. Io sì, utilizzo un vaporizzatore. Ultimamente "Incredibles" ha prodotto un vaporizzatore della grandezza di una penna che è semplice e facile da portare con sé nel marsupio o nello zainetto mentre corri.
Tu utilizzi marijuana solo a fini sportivi o anche a scopo di "divertimento" durante, ad esempio, le tue serate con gli amici?
Entrambi. Sia per scopi ricreativi che per il recupero. In realtà forse più ricreativi del resto. Non utilizzo cannabis per avere vantaggio sugli altri concorrenti alle gare. Il consumo di cannabis fa parte della mia routine quotidiana, come una tazza di caffè al mattino per la maggior parte delle persone. Mi piace, semplicemente, godere degli effetti che ha.
Quale è la distanza più lunga con cui hai corso da "fatto"?
48 miglia [circa 75 km n.d.R.]. Ma non faccio uso di cannabis durante le competizioni e non ho mai fatto un allenamento più lungo di 48 miglia.
Qua in Italia l’uso di cannabis è mal visto dall’opinione comune. Cosa ne pensa la tua famiglia?
I miei? I miei, come i miei amici e tutti quelli che conosco accettano senza alcun problema il fatto che faccia uso di cannabis e mi supportano nelle mie attività. Sto provando a distruggere i luoghi comuni e i pregiudizi che esistono sul consumatore tipico di cannabis. Se sei una persona pigra rimani una persona pigra, io non credo che c’entri nulla con il consumo di cannabis.
Cosa rispondi alle persone in Italia che leggeranno questa intervista, saranno scioccate e ti daranno del drogato?
Credo di essere ben lontano da un drogato… sono General Manager di una favolosa running company qui a Boulder Colorado. Seguo runsgroup settimanalmente. Faccio volontariato alle gare il doppio di ciò che fanno i volontari nelle gare dalle vostre parti. Sono lo speaker ogni anno all’arrivo della RRR100, la gara su 100 miglia più pagata al Mondo. I miei quattro fratelli mi guardano con rispetto. Sono stato uno studente brillante all’università. Faccio più allenamento che il 99,99999% del Mondo dell’endurance. Non ho un singolo nemico. Quando torno a casa ogni volta c’è qualcuno che si complimenta con me per il duro lavoro e i traguardi raggiunti negli ultimi anni. Tutto ciò suona come un fattone drogato? Non credo.
Ritieni che dopo la liberalizzazione ci siano molti atleti di endurance che utilizzano cannabis?
Saresti sorpreso nel vedere quanti atleti di assoluto spessore nell’endurance sono anche utilizzatori di cannabis.
Di recente lo scandalo di Gonzago Calisto (trovato positivo all’EPO all’UTMB) ha scosso la comunità dell’ultrarunning. Cosa rispondi a chi ti additerà come un dopato?
Un dopato? Sto ridendo molto forte in questo momento! Non sono un dopato, anzi tra l’altro sono stato anche sottoposto a un controllo dopo la Ourai 100, che ovviamente è risultato negativo. Il consumo di cannabis nella preparazione è una cosa che faccio perché mi piace. Il brutto è che utilizzerei cannabis anche se avessi scoperto che ti fa andare più piano. Per tutti coloro che avvicinano sostanze come l’EPO alla cannabis… rispondo di documentarsi, non esiste nessun supporto scientifico a riguardo e invito tutti a farsi un giro in Colorado. Mangeremo degli edibles e andremo a correre: dubito fortemente sul fatto che correremo più forte e più veloce.
Buoni motivi per visitare Steamboat Spring (Colorado)? Raccomandaci un buon posto dove andare a fumare uno spinello e perché.
Steamboat è un posto dove la gente non è ristretta mentalmente. Se sei ristretto mentalmente non apprezzi cosa fanno gli altri per se stessi e non riusciresti nemmeno a trovare la tua dimensione. Non ho mai conosciuto così tante persone in gamba come a Steamboat. Quando cammini per strada le persone sono estremamente amichevoli e ti aiutano più che possono, noi lo chiamiamo lo Steamboat Dream, ed è così sul serio.
Faccio un esempio, qualche settimana fa ero a Silverthorne e ho forato una gomma della bici. In un’ora si saranno fermate 200 persone a chiedermi se era tutto ok. Stessa cosa mi è successo dopo qualche giorno, sempre forando da quelle parti. Non ero minimante preoccupato perché sapevo che qualcuno si sarebbe fermato subito! La undicesima macchina infatti mi ha tirato su. Inoltre, ultimo, ma non meno importante, Steamboat è favolosa. La sua bellezza è semplicemente indescrivibile. Per quanto riguarda il miglior posto dove andare a fumare uno spinello, passa a trovarmi, conosco un paio di ottimi posti.
E poi per correre basta andare ad esempio allo Zirkle Wilderness: il posto per correre più epico in Colorado nonché uno degli spot più sconosciuti al Mondo.
Dove ti alleni di solito? Hai mai corso in Italia, ti piacerebbe?
Di solito vado a correre partendo da casa, ho un trail favoloso che parte a due passi dalla mia porta. Mi piacerebbe un sacco correre in Italia! Ho provato a iscrivermi al Tor des Géants, ma senza successo. Quest’anno riproverò la lotteria.
Dove possiamo seguirti online?
www.facebook.com/averyrunninhigh
CHE COSA È IL THC?
dr. Matteo Domeneghetti
Il THC o delta-9-tetraidrocannabinolo è un principio attivo contenuto nelle infiorescenze femminili della cannabis. La marijuana e l’hashish si possono fumare, con il classico spinello o con il più moderno vaporizzatore, strumento che offre il vantaggio di eliminare la combustione e il tabacco, dando, inoltre, un effetto psicotropo completamente differente dallo spinello, potenziando il rilassamento muscolare e diminuendo l’effetto sedativo. La cannabis si può anche mangiare, proprio come fa l’atleta Avery e gli effetti cambiano di nuovo, questo perché con la digestione, a differenza dell’inalazione, i tempi di assorbimento sono molto più lunghi con la comparsa degli effetti dopo 2-3 ore e durata che varia dalle 4 alle 7 ore, invece con lo spinello viene assorbito in 3- 10 min e la durata è di 1-3 ore. La percentuale di THC nel sangue, se la cannabis viene fumata, è minore rispetto al mangiarla in quanto, buona parte del THC e di altri composti (es. CBD e CBN), viene bruciata e può rimanere bloccata nello spinello. Oggi giorno abbiamo moltissime sottospecie di cannabis a diversi contenuti di THC, soddisfacendo ogni tipo di esigenza (ovviamente questo dove la cannabis è legale) e mirando agli effetti desiderati.
Infatti il THC si lega a due recettori nel nostro corpo, il CB1 e il CB2, utilizzati dai cannabinoidi endogeni, stimolando risposte psicotrope e antinfiammatorie. Tra i tanti effetti psicotropi di Avery durante gli allenamenti, abbiamo: effetto ansiolitico-sedativo, che lo aiuta a combattere stress e ansia; effetto euforizzante-disinibente, che lo portano a correre in totale spensieratezza, rendendolo più affine a ciò che lo circonda; inoltre, il THC sviluppa proprietà analgesiche, riducendo il dolore post-traumatico o da esercizio estremo come possono essere gli allenamenti di Avery. Viste le molteplici azioni benefiche della cannabis su un ultra-runner potrei affermare che è un’ottima pianta da usare per chi pratica sport di endurance e la stessa cosa l’avranno pensata anche quelli della WADA (World Anti-Doping Agency) inserendo la cannabis nella lista delle sostanze dopanti vietate in competizione. Inoltre la WADA, in caso di positività nei test antidoping, applica una riduzione della sanzione a condizione che l’atleta possa provare che l’uso di cannabis non sia stato finalizzato al miglioramento delle prestazioni sportive.
Purtroppo, non è tutto oro ciò che luccica e se si esagera un po' ecco che arrivano gli effetti indesiderati che potrebbero frenare le prestazioni dell’atleta piuttosto che migliorarle. Tra queste: debolezza muscolare, diminuzione della concentrazione, aumento del tempo di reazione neuro-muscolare, disturbi della motricità e, se l’uso diventa cronico si hanno una riduzione nella produzione di testosterone negli uomini e dei livelli plasmatici di GH nelle donne.
In conclusione posso affermare che, l’utilizzo della cannabis non è dannoso, se viene ingerita o inalata tramite vaporizzatore, e che negli sport di endurance non ha una influenza negativa sulle prestazioni se non si eccede nel dosaggio.