Racconto delirante N. 27: Ultrabericus

di Francesco Rigodanza

Inutile girarci attorno. Io a marzo bene o male mi trovo sempre qua, in piazza dei Signori a Vicenza, vestito male di tutto punto per fare questi 65 km ultraberici. E' stata la mia prima Ultra, 4 anni fa, lo sentite il vecchiume che ormai emano in questo mondo di fan boys dei sentieri?

Ne ho combinate tante in questi anni. Sono diventato più serio. Ho conosciuto tante persone. Sono diventato meno serio. Ma sono sempre qua a combinarne di tutti i colori.

Tralascio il #roadtoultrabericus, i momenti prepartenza, i ritrovi con gli amici, la corsa al bagno. Solo cronaca di gara nuda e pura. Vedrete che ne avrete già abbastanza.

Partenza. Sono là davanti. Dietro di me solo quelle poche 1200 persone pronte a fare questa gita fuori porta di 65 km. Intorno a me quelli forti, che presumibilmente si prenderanno a randellate sulle ginocchia fino all’ultimo metro. Si fanno foto, si scambiano battute, ma c’è agitazione nell’aria. Di quella buona, mista ad adrenalina, quella che purtroppo o per fortuna si respira poche volte all’anno.
Io no. Chemmefrega a me? Io devo fare “solo” metà, arrivare al 36° km senza farmi male, salutare la mia socia Francesca e attaccarmi al ristoro finché speck e birra non saranno estinti. E proprio in questi momenti che mi complimento con il me stesso ubriaco del passato per aver fatto una scelta così saggia (momento di lucidità Trail del Casto 2016).
Bon si va. Una bella accelerata per Corso Palladio e Campo Marzio e si sale per Monte Berico. Per una volta penso “si ma io corro la metà, questa è la volta buona che parto piu forte degli altri!”. Col cavolo, come iniziamo a salire vengo superato da una bolgia feroce ed ansimante. Ma come è possibile??? Ok, sono entrato nella mia solita crisi della prima mezz’ora ma diamine a questi che stanno andando a 3.20 min/km qualcuno gliel’ha detto che mancano 64 km?
Ci ho messo un po’. Tempo di una prima discesa arrugginita e qualche metro di troppo sul bitume. Raggiungo Ivan, mi dice che stiamo andando a 3.45-3.50, un po' esagerati, gli raccomando prudenza che ne salteranno molti. Poi finalmente accelero, basta una piccola salita, giusto per scavalcare l'A4, e mi trasformo in RIGOTRAILER di 1° livello (sono i frutti di una infanzia rovinata a Dragonball): le gambe iniziano a girare da sole. Bene.

I posti li conosco. Primo ristoro, qua venivo su in bici quando ero alle elementari (abitavo a Sant'Agostino!). Prendo le mie amate arance e fuggo di nuovo. Ho inquadrato delle magliette azzurre. Sono i temibili Tornado boys, (cacchio saebbe un nome figo per una boy band) squadra nata pochi mesi fa, ma è già la più forte del Nord-Est tanto da permettersi pit-stop degni del mondo della Formula 1. Poco prima entro in modalità RIGOTRAILER di 2° livello, adesso la mia testa ha finalmente accettato la fatica e quindi si può spingere. Raggiungo Mirko, Christian e Nicola. Quest'ultimo, poco dopo il sorpasso urla "Allegri ragazzi, mancano solo 50 km!" e io "Evvai, a me ne mancano solo 19!". Mi sono preso molti insulti, tutti meritatissimi.
Poco dopo prendo prima Carlo, per la prima volta quasi avvesario in gara, e Luca e Fulvio. Avranno 2 minuti di vantaggio sugli inseguitori e sono concentratissimi. Mi complimento "per fare 65 km state andando velocissimi".
Poi arriva uno dei pezzi più belli, la lunga discesa che porta verso il secondo ristoro, un canalino secco di pietre e pietroni, un tratto da fare a tutta solo perché matto è bello, saltellando da una parte all'altra senza rallentare mai. Altre due arance e si riparte. Chi manca adesso? Ah sì solo lui, il più kamikaze di tutti i trailer, Simone!
Un paio di km più calmi e rilassati e poi attuo l'ultima trasformazione possibile (per ora) in RIGOTRAILER di 3° livello: sento niente, rido tanto, vado forte. Vedo Simone in cima ad uno strappo, scatto e lo prendo, ho un pò più di confidenza quindi mi complimento mandandolo a quel paese, tipo "Stai andando fortissimo ma vaffanculo a te e le tue partenze allucinanti!". Vorrei stare un po' più con lui, non ho fretta, ma sono al terzo lvello e frenare non è concesso quindi come vedo la discesa mi lancio e non guardo più indietro.

Dovrebbe mancare poco. A questo punto dovrei dare fuori l'anima. Però... io ho ancora voglia di correre, mi sento così bene. Si sa mai che dopo l'Eremo qualche chilometro venga fuori.
Ci siamo ultimo strappetto sento le voci, vedo lo striscione NB, la Fra è già pronta, ultimi scalini, Lorenza mi "chippa", abbraccio la genovese e via, ora sono tutti cazzi suoi!

Prima parte: 2:51:21

e adesso sono cavoli tuoi!

... e adesso sono cavoli tuoi!

Scendo subito al ristoro e ordino una birra. Non pensavo ad altro. Intanto passano gli atleti veri, dopo poco più di un minuto Simone, molto vicino Luca e dopo cinque minuti Christian e Nicola ancora belli pimpanti. Io do una mano come posso, riempio borracce, incoraggio, passo gel disgustosi, do fastidio.
Poco dopo sopraggiungono anche Carlo, Fabio, Marco (ancora era difficle da predire che sarebbe riuscito ad andare a prenderli tutti!).
Poi finalmente mi concentro sullo speck e la birra. Non chiedevo di meglio.

 

questo deve farne altri 30

Questo qua deve farne altri 30!

Però... A vederli passare tutti un pò di magone mi è già venuto. Non posso aver già finito. Ok, riparto, con calma, in completo relax ma riparto. Qui passa il guru dell'Ultrabericus, Pippo Dal Maso, dispensatori di buoni consigli che mai ascolto ma che sembrano funzionare bene, vorrei accompagnarlo un piccolo tratto ma due rutti di salume concetrato lo fanno scappare a gambe levate.

Da solo, again, qualche chilometro per sciogliere le gambe e arriva la sorpresa: Simone fermo a bordo strada. La prima cosa che esclamo è "cazzo, il FantaTrail!!!" ma poi mi dispiaccio veramente a vederlo li, dopotutto l'anno prima ero in condizioni molto simili. Come avrei voluto qualcuno con me in quei brutti momenti!
Così abbandono subito i miei buoni propositi di corridore e decido di accompagnarlo per un po'. Magari passa il mal di stomaco e andiamo insieme fino al traguardo a guadagnarci la maglietta da finisher. Inizia una lunga passeggiata insieme mentre lo illudo che ogni casa sia il possibile ristoro!
2 ore e mezza ci abbiamo messo a fare quei 10 chilometri! Abbiamo chiaccherato di qualsiasi cosa, dalle corse, al lavoro, ai viaggi, ai prossimi obiettivi per essere ogni tanto distratti da qualche bella ragazza in sorpasso tra cui una cazzutissima Francesca (ma l'hastag #Prettoaimondiali è già stato lanciato?) e una profumatissima Lara (evidenziando così il nostro marcio fetore).
Posso dire che ho insegnato a Simone a correre! Per la prima volta ha avuto il tempo di guardare il paesaggio, fermarsi per selfie (infatti compare nelle foto di 600 concorrenti) e soprattutto fermarsi al ristoro tanto che al 43° km ci fermiamo a bordo strada per mangiare con tutta calma la pasta in brodo di Mina.
Ultimi metri di camminata e ci siamo, 4° ristoro! Simone mi conferma che si ferma qua a riposare, mangiare un po' e farsi riportare alla partenza. Mi dispiace perché è stata una gran bella compagnia ma lo lascio in buone mani. So che tra pochi minuti passerà di qui Cerissa che ha il potere di ben distrarre gli uomini Trailer.

E io? Sono di nuovo solo, again again. Sono cinque ore e mezza che sono in giro. Cosa faccio? Corro che domande, sembra strano anche a me ma ho ancora una voglia matta di sgambettare tra l'erba cipollina! Marcio allegramente spensierato e mi fermo ogni tanto a chiaccherare con chi conosco. Così mi vendico di Emanuele dopo il suo sorpasso di nove mesi prima alla LUT e mi vedo negare un altro arrivo insieme da Alvin che si ostina a preferire la sua famiglia (eh dai sono sempre quelli...) e Silvia che sta sfidando senza paura i suoi primi 30 km.

Ogni tanto un pensiero a Francesca, non senza sensi di colpa, io qui a fare il deficente mentre lei l'ho lasciata a morire per cercare di arrivare uno. Però, ad Arcugnano, mentre sto spiegando ad un volontario che "si ho fatto la staffetta, la prima parte, però anche la seconda , insomma tutta" arrivano i padovani Francesco, Gionatan e Gabriele. Quest'ultimo è tecnologicissimo e sa già in live l'andamento della gara maschile. Interesse relativo ma la staffetta??? "Mmhh vediamo... correvi con Costa?" "si, si la Fra, è arrivata? cosa è successo?" "è arrivata prima, per un minuto!!"
Sono al settimo cielo, ce l'abbiamo fatta, ce l'ha fatta, che grande!!! Bon basta sono le 16:20 e adesso voglio solo correre veloce verso il traguardo per stringerla forte.

 

Arrivati uno

Siamo arrivati UNO!

Gli ultimi dieci chilometri non sono mai stati così dolci. Ho tempo ancora per qualche pit-stop per incoraggiare Mirko che ha una testa tanta e vuole arrivare in qualsiasi modo (mi ricorda un po' me 3 anni fa!), Naza che se qualcuno ancora non lo sa 6 giorni prima ha corso 200 km (pare che lo abbia detto solo a 2-3000 persone) o Lara che, come diavolo fa, ancora lascia una scia di profumo. Ultimo campo, la salita in ciotolato fino a Monte Berico e poi le scale. Quanto mi sento bene. Sono fuori classifica ma non ha importanza, taglio il traguardo e mi sembra bello come non mai.

7h16 di puro divertimento

Non è finita.
Ci sono state ancora tante cose.
Il lungo abbraccio con la Fra.
Il lungo inchino all'altra Fra che ancora non sapevo avesse vinto.
Le tante birre.
L'arrivo dei compagni.
L'arrivo del babbo in 8:15.
I complimenti a quelle schegge di Marco, Christian, Nicola, Luca e Fabio, tutti sotto le sei ore.
Le premiazioni euforiche.
Le foto rubate.
Il pasta party con l'atmosfera da camposcuola.
Il ritorno a casa .
Il magone che già gira.
Il pensiero fisso già alla Transdhavet (si ma la 100 miglia tra due settimane???).

Avrei potuto correre da solo anche quest'anno. Mi sarei scannato con i primi. Magari sarei arrivato là davanti. Magari mi sarei ritirato. Ma oggi non era importante per me! Invece siamo arrivati uno in due. E me lo ha insegnato il Maxibon, two is meglio che one. Oggi è proprio vero. Non riesco a pensare a niente di meglio.

Ho corso l'AIM e il Firenze Urban Trail. Belle corse. Andate bene. Ma mi hanno sfinito. Oggi è diverso. Oggi, nonstante i 65 km, e le gambe un po' dolenti mi sento ricaricato. Sembra tutto più leggero.

Grazie Ultrabericus.

 

PRIMI5

I primi 5 assoluti più due tizi che oggi erano in giro in passeggiata.