Testo di Maurizio Scilla
Foto organizzazione
L’ Ultra-Trail Cape Town, fa parte dell’Ultra-Trail World Tour e si è corso questo week end in Sud Africa e più specificatamente a Cape Town con 4 distanze previste: 100km, 65km, 35kme 21km.
IL PERCORSO
Ci soffermiamo sul tracciato della 100 km con 4300 m+.
Il percorso prevede due salite importanti, nei primi 50 km su single track tecnico e accidentato della Table Mountain e sui sentieri remoti di Karbonkelberg. La seconda metà, pur a parità di dislivello, è caratterizzata da dislivelli più sostenuti.
Il percorso è disegnato per valorizzare il Parco Nazionale di Table Mountain. Un parco nazionale all'interno della città di Cape Town, il tracciato è vario e porta i trailer in montagna, lungo spiagge sabbiose e a volte rocciose tra Oceano Indiano e Ocaeano Atlantico, in vari sobborghi, all’interno di foreste e tra vigneti. La maggior parte dei tratti montuosi sono tecnici.
LA GARA
Partenza alle 4 della mattina.
Nella prima parte tra gli uomini si sono subito messi in evidenza i tre atleti che saranno poi protagonisti lungo tutto il percorso: il fenomeno yankee Jim Walmsley, il forte francese Sébastien Spehler e il più forte trailer su queste distanze che abbiamo ora in Italia, l’altoatesino di Avelengo Andreas Reiterer (quarto alla CCC quest’anno).
A metà gara la svolta, lo statunitense prende il comando e man mano guadagna metri e minuti sul francese e sul nostro azzurro. Le posizioni non cambieranno più, Walmsley andrà a vincere in 9h47’20”, nuovo record della gara. Podio completato da Spehler (10h16’20”) e da un grande Andrea Reiterer (10h41’21”).
Top five completata dal francese Mathieu Blanchard, dal Sudafricano Daniel Claassen.
In campo femminile lunga cavalcata solitaria per la favorita della vigilia, la statunitense Courtney Dauwalter che chiuderà ottava assoluta in 11h20’04”. Secondo posto occupato dalla canadese Marianna Hogan, 12h15’13” il suo tempo finale, podio completato dalla francese Maryline Nakache in 12h27’06”.
IL COMMENTO DI ANDREAS REITERER
I primi 70 / 80 km stavo molto bene, poi invece ho sofferto veramente tanto l’ultima parte. E’ comunque una gara molto dura, perché è molto tecnica. Su 100 km potrei dire che ce ne sono 85 tecnici. Fino a 45 km ero con Jim Walmsley e Sébastien Spehler, poi Jim se n’è andato e anche Sébastien, da lì ho fatto il mio ritmo. Sono contento della mia gara, direi che è andata bene!
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