TRAIL DEL MARGANAI, LE MINIERE NEL CUORE

Testo di Maurizio Scilla

Foto © Organizzazione

 

Primavera 2020, avremmo dovuto essere in Sardegna a correre il Trail del Marganai, ma il “simpatico” Covid 19 non era della stessa idea e anche l’anno scorso siamo stati costretti a far slittare il sogno di correre per la prima volta un trail in terra sarda. Diciamo che quest’esperienza si è fatta attendere ma valeva assolutamente la pena, a dire il vero c’è già un pensierino per l’edizione 2023.

Un evento per tutti, vista la possibilità di scelta. Si partiva dalla lunga di 58 km e 3000m+, per passare alla 36 km e 1900m+, per concludere con la 22 km e 1050 m+, c’era spazio anche per i camminatori che avevano a disposizione un tracciato di 11 km 560 m+.

 

trail del marganai (1)

 

LOCATION

Buggerru è un piccolo paese sulla costa occidentale della Sardegna, nella regione dell'Iglesiente, nasce da un borgo minerario fondato nel 1864; oggi è un centro turistico, popolato da circa mille abitanti, un quinto rispetto a inizio XX secolo. Il paese si trova sullo scenografico sbocco a mare di un’impervia valle, il canale Malfidano, che ha dato il nome alla più importante miniera della zona.

 

trail del marganai (2)

 

PERCORSO

Dopo un sabato con pioggia e vento abbastanza forte, domenica il meteo è clemente, finalmente rimetto un pettorale dopo 10 mesi senza gare, ho optato per la 36 km, non avendo troppi km nelle gambe e soprattutto perché nelle ultime 3 settimane non ho corso a causa di un problema al tibiale.

Il via viene dato al porto, pochi minuti prima della partenza, Paolo Cannas, front man dell'affiatato gruppo dietro all'evento, prende il microfono e quando ci parla del percorso e in particolare del “Cammino delle Cernitrici” si emoziona, gli sale un groppo alla gola. Le cernitrici erano donne che si occupavano della selezione del materiale proveniente dalla miniera. Una mattina d’inverno erano sotto a grandi tramogge costituite da enormi tavole di legno rivestite di lamiera, all’improvviso, una delle grandi tramogge si ruppe e con quel grande cumulo di pietre estratte dalla montagna calcarea sovrastante, finì sul lungo tavolo da lavoro, posto nella parte sottostante, dove si trovavano le operaie, 4 giovani donne morirono.

Si parte subito in salita transitando per le vie del paese sino a raggiungere la Galleria Henry (vedi scheda), qui bisogna indossare il casco perché ci aspetta un lungo tratto nella galleria della miniera con alcuni passaggi esterni di una bellezza incomparabile. Usciti dalla galleria si lascia il casco (lo ritroveremo all’arrivo) e si sale sull’altipiano, qui la vista è a 360° ed è veramente spettacolare, con il blu del mare a farla da padrona.
Dopo una discesa e l’attraversamento stradale inizia la salita sul “Sentiero delle Cernitrici” una bella salita che ti lascia correre, segue un tratto in gran parte su sterrata molto veloce fino al ristoro del 19 km al Tempio di Antas.
La gara la possiamo dividere in due parti ben distinte, quella fino questo ristoro molto “easy” e una seconda parte più impegnativa con tratti immersi nel bosco, single track e una salita di circa 450 m di dislivello. Poi quando si assapora quasi il profumo del mare (33 km circa) inizia una piccola “tortura” che dura 2 km. Tratti di salita impegnativi  su tracce di sentiero che abbinano la roccia con la classica vegetazione pungente mediterranea, nonostante la vista “mare”, non è così semplice progredire a un ritmo decente. Poi finalmente si imbocca l’asfalto e si inizia a scendere, un paio di scalinate ormai all’interno di Buggerru danno l’ultima segata alle gambe, ma la voce dello speaker ti rasserena, ultimi metri, è andata. E’ questione di un minuto e ti ritrovi con un’ Ichnusa in mano a commentare il percorso con l’organizzatore.

Bello il percorso, bello il clima che ho respirato prima, durante e dopo la gara, mi sa che a marzo 2023 sarò di nuovo in terra sarda anche perché potrebbero esserci novità, queste le parole di Paolo Cannas “Questa edizione del Marganai si è disputata su nuovi percorsi che hanno dato un elemento in più ai vecchi tracciati, ovvero una partenza e un arrivo dal mare. La distanza lunga, 58 chilometri, forse è troppo lunga per poter essere disputata dall'alba al tramonto senza imporre cancelli e tempo limite stretti. Stiamo valutando di modificare il tracciato in modo da poter valorizzare maggiormente la costa: pochi km a sud abbiamo Cala Domestica mentre a nord troviamo Capo Pecora, due piccoli capolavori di natura selvaggia. Diminuendo i km della lunga si crea lo spazio per un sogno che coltiviamo da anni: un ultra da almeno 80 chilometri. Il percorso non è un problema, ci sono molte opzioni.  Debutteremo quando saremo sicuri di essere in grado di mettere in piedi la macchina organizzativa necessaria per dare all'atleta un esperienza di buon livello sulla lunghissima distanza”.

 

trail del marganai

 

LE GARE

Per quanto riguarda l’aspetto agonistico, nella gara più tosta, la 58 km, la vittoria in campo maschile è andata al piemontese Alberto Saulo che ha chiuso la prova in 6h38’57”, mentre tra le donne si è imposta Tamara Loi in 9h38’04”. Nella 36 km primo gradino del podio occupato rispettivamente dai sardi Angelo Todde (3h40’14”) e Pina Deiana (4h05’36”). Nella 22 km vittorie per il polacco Rafal Jura e la sarda Elisa Cau.

 

trail del marganai bis (1)

 

COSA VEDERE

GALLERIA HENRY

Assolutamente imperdibile la visita guidata.  Si trova a 50 metri sul livello del mare, al di sopra dell'abitato di Buggerru e attraversa per circa un km l'altopiano di Planu Sartu. Questo tunnel è veramente imponente, le dimensioni furono determinate dall’impiego, nel lontano 1892, di una locomotiva a vapore. Questo ingegnoso sistema, grazie ad una avveniristica rete ferroviaria, soppiantò in un baleno i lenti e costosi trasporti con i muli e altri animali da soma.
In alcuni tratti si può percorrere il camminamento esterno, un vero e proprio balcone che si affaccia sulla falesia e sul mare.

 

TEMPIO DI ANTAS

Incastonato tra i rilievi dell’Iglesiente, in mezzo a una valle dominata dal monte Conca s’Omu. Il monumento attuale è quello romano, scoperto dal generale La Marmora nel 1836 e restaurato nel 1967. Costruito in varie fasi con pietra calcarea locale, restano in piedi una gradinata d’accesso e un podio ornato da eleganti colonne perfettamente allineate.

 

trail del marganai bis (3)

 

SPIAGGE E MARE

Segnalo solo quelle che ho visto nel week end, ma l’elenco sarebbe molto più lungo. Non mancano i sentieri spettacolari sul mare per allenarsi.
Spiaggia di San Nicolò: 3 km di sabbia dorata e mare limpidissimo.
Cala Domestica: una delle spiagge più belle di tutta la Sardegna. Una piccola ed incantevole baia circondata da due imponenti promontori. Alte falesie, dune di sabbia e macchia mediterranea sono la cornice di un mare dalle acque cristalline. Sulla destra della cala maggiore, c'è una passaggio tra le rocce che conduce a una seconda caletta appartata, molto riservata, chiamata La Caletta.
Capo Pecora: un luogo lontano da tutto, incontaminato e suggestivo. Il suo promontorio granitico spicca in una costa dominata dalla roccia calcarea. Il rosa del granito si contrappone al turchese del mare e al verde della macchia mediterranea.
Pan di Zucchero e Faraglioni di Masua: il Pan di Zucchero è uno dei monumenti naturali più imponenti e spettacolari dell’isola. Il nome deriva dalla somiglianza con il celebre Pão de Açúcar della baia di Rio de Janeiro. Si può raggiunger in gommone o barca dalla magnifica insenatura di Masua, le sue pareti sono meta degli appassionati di free climbing, con i suoi 133 metri è il faraglione più alto del Mediterraneo. 


https://www.traildelmarganai.org/