NNormal Tomir 2.0
a cura di Andrea Vagliengo
NNormal ha presentato da poco sul mercato la nuova Tomir 2.0, primo aggiornamento alla scarpa del marchio fondato da Kilian Jornet destinata al grande pubblico. Pur condividendo lo stesso concept e gli stessi principi realizzativi fortemente orientati alla sostenibilità ambientale, Tomir nasce con una struttura molto diversa da Kjerag (NNormal Kjerag) già nella sua prima versione: laddove Kjerag si presenta come la scarpa iper-leggera, agile e destinata alle gambe più veloci, Tomir si propone sul mercato come calzatura solida e pronta a tutto, costruita nell’ottica di sopportare chilometri e chilometri di allenamento senza temere alcun terreno grazie ad una suola aggressiva e a un’ammortizzazione generosa.
Con questa seconda versione, NNormal è andata a perfezionare un prodotto già molto convincente, intervenendo con miglioramenti mirati che non vanno in alcun modo a modificare la natura e le caratteristiche principali della Tomir. Gli appassionati di questo modello troveranno dunque una serie piacevoli conferme, con qualche interessante novità. Andiamo a vedere più nel dettaglio di che si tratta.
Marca: NNormal
Modello : Tomir 2.0
Prezzo: 160 euro
Peso: 288 grammi
Drop: 8 mm
COMFORT
(9/10)
Partiamo da un presupposto importante: Tomir nasce innanzitutto come modello da allenamento, come scarpa da indossare tutti i giorni per uscire a macinare chilometri da affiancare a Kjerag, dedicata invece alle competizioni e al “race day”. Se ci soffermiamo sulle caratteristiche di Tomir, questa vocazione viene confermata da un’intersuola generosa e da una tomaia molto protettiva. Il piede è sicuro e ben fermo durante la corsa, la superficie di appoggio è molto ben bilanciata per garantire struttura e passo sicuro, senza perdere nulla in agilità sul terreno tecnico.
In generale, la Tomir è quel tipo di scarpa che inizialmente pensi di utilizzare per i lunghi in montagna perché vuoi un modello tuttofare che non si distrugga dopo poche centinaia di chilometri, e poi ti ritrovi a correrci tutte le gare della stagione talmente ti ci trovi bene.
AMMORTIZZAZIONE
(9/10)
Uno dei passi avanti più significativi fatti con la nuova Tomir 2.0 è proprio quello relativo alla realizzazione dell’intersuola: grazie all’utilizzo della “EExpure 45C Supercritical Foam” (lo stesso materiale utilizzato per l’intersuola di Kjerag), Tomir guadagna un’ammortizzazione decisamente più confortevole ed efficace rispetto al modello precedente, che invece risultava più rigido e “secco”. Complessivamente, trovo che quello relativo all’ammortizzazione sia il miglioramento più significativo di questa Tomir 2.0, che oggi si conferma con ancora più convinzione come modello tuttofare pronto ad affrontare ogni genere di percorso trail, soprattutto su distanze importanti e su terreno tecnico.
DINAMISMO
(7/10)
Il dinamismo portato dalla nuova intersuola è ulteriormente migliorato da un nuovo rocker con una forma ottimizzata per aumentare la rotondità della rullata e per migliorare la propulsione in avanti in fase di appoggio. Considerato che parliamo di una scarpa da meno di 300 grammi che supera i 3 centimetri di altezza dell’intersuola sul tallone, ci troviamo di fronte a un modello sorprendentemente vivace. Pur rimanendo nell’ambito di una scarpa che pone durabilità e comfort come obiettivi primari rispetto alla performance pura, Tomir 2.0 verrà apprezzata in particolare dal midpacker allenato a cui piace spingere sull’acceleratore ma che predilige una scarpa protettiva, affidabile e dalle caratteristiche generose.
STABILITA’
(8/10)
Sul piano della stabilità, la Tomir 2.0 non ha nulla da invidiare a modelli ben più strutturati (e pesanti). Pur non integrando supporti anti-pronazione, l’appoggio risulta sempre molto stabile grazie all’ottimo equilibrio che NNormal ha saputo individuare disegnando le geometrie di questa scarpa. La superficie d’appoggio della suola (290 cm2) è ampia e confortevole, eppure la Tomir 2.0 rimane agile e ben equilibrata anche sul tipico terreno alpino. L’allacciatura è stata rivista aumentandone l’ampiezza e l’azione combinata della tomaia e della linguetta sockfit rende molto efficace il contenimento del piede e la stabilizzazione dell’appoggio.
GRIP
(10/10)
A contribuire ulteriormente alla stabilità generale della scarpa c’è una delle migliori suole che io abbia avuto la fortuna di testare. Ero rimasto già molto impressionato dalla suola della Kjerag, decisamente meno appariscente eppure molto efficace, ma quella di Tomir 2.0 fa un ulteriore salto di qualità: 33 tasselli di 5 mm di altezza, suola Vibram Megagrip Litebase con Traction Lug technology, specifiche tecniche che non lasciano spazio a dubbi. Su sentiero, la presa della Tomir 2.0 è semplicemente spettacolare: sul terreno boscoso il grip è impressionante e conferisce una sicurezza assoluta all’appoggio sia in salita, sia in discesa. Un vero “carroarmato” pronto a tutto, che si farà apprezzare ancora di più sui terreni tecnici in quota durante le ultra di quest’estate.
PROTEZIONE
(8/10)
Sul fronte protezione si percepisce un miglioramento significativo, in particolare nella zona del puntale che oggi risulta essere protetta in maniera decisamente efficace grazie ad un inserto in plastica rigida ben strutturato. Il comparto suola-intersuola protegge efficacemente dalle asperità del terreno, lasciando giusto quel tanto di sensibilità che serve grazie all’assenza del tradizionale rockplate.
Conclusioni
Un’evoluzione che sa di perfezionamento, quella della Tomir 2.0. Nessuna novità stravolgente e una conferma decisa del concept originario della scarpa, con qualche idea interessante per migliorare ulteriormente la durabilità già di per sé notevole della prima versione. Tomir 2.0 convince come scarpa da utilizzo pesante, quotidiano, intenso: una scarpa pensata per macinare quantità importanti di chilometri resistendo efficacemente all’usura. Concepita come scarpa da allenamento per i runner più veloci, si rivela un’ottima opzione da gara per i semplici amatori che potranno contare su uno stack ben dimensionato, un’intersuola generosa e una suola dal grip stellare. Considerate le caratteristiche costruttive e la qualità generale di questa scarpa, anche il prezzo è assolutamente allineato rispetto alle concorrenti sul mercato. Occhio alla scelta della taglia, che rimane un tema aperto con le calzature di NNormal: su questo modello, ho dovuto scendere di mezzo numero per ritrovare il mio solito fit.