4K Alpine Endurance Trail Valle d’Aosta

a cura della Redazione

E' l'altoatesino 41enne Peter Kienzl a segnare il mior tempo e a tagliare per primo il targuardo dell'edizione inaugurale del 4K Endurance Trail, il concatenamento in senso orario delle Altevie n.2 e 1 della valle d'Aosta alle pendici dei quattro Quattromila metri (il Tor al contrario) compiendo circa 350 km con 30 mila metri di dislivello positivo in 82h 53’ 31”. Non è un nome nuovo nel trail ma questo è sicuramente il suo risultato più importante. Kienzl ha dimostrato qualità eccezionali di endurance. Al comando fin dall’inizio della gara, ha dato il via alla fuga a partire da Ollomont quando mancavano ancora quasi 200 km.

 

4k kienzl peter 1132

 

Una marcia vincente in completa autonomia, senza assistenza né accompagnamento, si è gestito tutto da solo, anche la sacca alle basi vita, dando ancor più prova di determinazione e forza. E pensare che ha riposato solo 30 minuti in 4 giorni e 3 notti !

All'arrivo ha commentato: "E' una gara bellissima, organizzata benissimo, in particolare mi è piaciuta la lunghezza del tracciato e il calore della gente. Qui in Valle d’Aosta il pubblico è con l’altleta.

Sul secondo gradino del podio Bruno Brunod, il corridore del cielo, ribattezzato per l'occasione, "il quinto gigante della Valle d’Aosta".

Con un distacco di 3 ore e 41 minuti e il crono di 86 h35' ha coronato il suo grande sogno di correre e concludere questa nuova ed entusiasmante gara, di cui è stato anche testimonial. Ad attendere Bruno c’era anche la sua famiglia, la moglie Enrica e i 5 figli Sophie, Christian, Mathieu, Carole e Jasmine, che per tutto il percorso di 350 km lo hanno seguito con affetto e orgoglio.

 

4k Brunod al traguardo 2

 

Dopo una partenza controllata è risalito fino al secondo posto nonostante con un recupero eccezionale, tanto da far registrare il miglior tempo nel tratto tra Ollomont e Oyace: 13 chilometri in 2 ore 59 minuti e 21 secondi, a una velocità media di 4,35 km/h.

“Bruno Brunod merita una nota particolare per le espressioni e i sorrisi che ha dispensato a ogni base vita e punto ristoro e l’emozione che ha destato in tutti nel vederlo entrare nel pratone sventolando la bandiera di una terra che ama infinitamente - ha dichiarato Gabriele Accornero, Direttore Organizzazione di Gara e curatore del libro autobiografico da poco pubblicato da Mondadori “Skyrunner, il corridore del cielo" -. Bruno è un esempio di vita. Anche in questa occasione siamo testimoni della sua forza di volontà, lo spirito di sacrificio, le sensazionali doti fisiche, mentali ed emozionali, la spinta interiore. Il sano agonismo mai sleale sono la spiegazione della simpatia e del carisma di cui gode ovunque nel mondo”.

È grazie ai suoi primi passi in montagna e all’abitudine alla fatica della salita che Brunod ha stabilito i record di ascesa di molte cime nel mondo, diventando testimonial dei valori dello sport e della montagna e un esempio per i più giovani, come Kilian Jornet Burgada, considerato suo erede, che di lui ha detto: “Probabilmente senza saperlo ha fatto volare uno sport: lo skyruning. Bruno è riuscito a dare una forma alla corsa nel cielo: una dimensione mitica e una visibilità che ha portato le generazioni future a scoprire questo sport”.

 

4k canepa traguardo

 

Ed è Francesca Canepa la "regina" del 4K, la prima donna a tagliare il traguardo, in 98 ore, 4 minuti e 22 secondi. “È stata una gara molto particolare per me, pensavo di non tornare più su questo tracciato e, invece, eccomi qui, a Cogne a chiudere il cerchio. Sono orgogliosa di aver portato nel mondo la bandiera italiana, ma ho corso questa gara per i valdostani, per tutte le persone che mi hanno accolto a ogni tappa e sostenuto lungo il percorso, che mi hanno fatto sentire accettata dopo quello che mi era successo". Francesca ha esorcizzato quanto le era accaduto a Les Goilles nel 2014, quando fu squalificata dal Tor des Géants per aver saltato il punto di controllo.

In questa gara la sua vittoria e la sua forza non sono mai state messe in discussione. L’atleta è sempre stata in testa alla gara femminile, ma anche, addirittura  prima assoluta in uscita dalla base vita di Courmayeur. A Valtournenche però ha iniziato a patire di infiammazione a un ginocchio che si è portata avanti fino al traguardo, nonostante abbia più volte emditato il ritiro. Ma la sua voglia di arrivare a Cogne ha prevalso. “Grazie al tifo di tutte le persone che ho incontrato lungo il percorso, sono riuscita ad arrivare al traguardo. Tra un ristoro e l'altro, il pensiero va a chi ti accoglie e incita, questo è l'endurance trail: la forza fisica è nelle tue gambe, ma nel cuore porti le persone che incontri durante il viaggio”.

 

Al momento in cui scriviamo, dopo 108 ore di gara, sono giunti al traguardo 19 concorrenti, tra cui Patrizia Pensa e Giuliana Arrigoni rispettivamente seconda e terza donna.

Ci sono ancora 311 concorrenti regolarmente sul percorso, mentre i ritirati sono 219 (40%). ma ci sono ancora due giornate piene di tempo (fino a venerdì alle 22) per completare il percorso. Per cui facciamo un bel in bocca al lupo a tutti i concorrenti in gara!