4K è l'ultimo arrivato in tema di endurance trail.
(Non è un nome nuovo perché al suo debutto sono precedute numerose polemiche e vicende varie che l'hanno visto duramente contrapposto al Tor des Gèants, di cui di fatto è un po' l'ANTI. Nel senso che si svolge sullo stesso tracciato, ma la settimana prima (ante) e in senso opposto (anti) e, ammettiamolo, è nato in diretta contrapposizione e come scissione dal Tor stesso). Premessa e parentesi chiusa.
Il 4K è partito sabato scorso da Cogne in direzione ovest, transitando davanti al Gran Paradiso e al Rutor, vedendo scendere i primi concorrenti a Courmayeur all'alba di domenica mattina.
Quella di domenica è stata quindi, per la testa della corsa, la giornata del Col Malatrà e del passaggio ad Ollomont, Monte Bianco alle spalle e bussola puntata decisamente verso est. Verso il Cervino prima e il Monte Rosa poi.
La giornata di lunedì ha visto definirsi la testa della corsa con l'altoatesino Peter Kienzl che ha incrementare decisamente il suo vantaggio. Mentre alle sue spalle il valdostano Bruno Brunod ex campione di skyrunning e un altro altoatesino Christian Insam procedono spesso appaiati o alternandosi in vantaggio quando uno dei due si ferma a riposare. E dalla quarta posizione in poi i giochi sono ancora più aperti, con distacchi inferiori e un frequante avvicendarsi di posizione.
Al momento in cui scriviamo (lunedì, ore 22) vediamo Kienzl scendere verso Niel, il villaggio Walser, da dove poi dovrà iniziare uno dei tratti più brulli e aspri dell'altavia n.1, quello che lo porterà a Donnas e da lì a respirare finalmente l'aria dell'arrivo.
Mancano meno di 100 km per lui, poco più di 100 per gli inseguitori. Mentre Francesca Canepa, la prima donna è a Gressoney, a -120 km.
Se all'apparenza i giochi per la vittoria sembrano fatti, le passate edizioni del Tor des Géants ci hanno insegnato che non è detta l'ultima parola fino alla fine... perché se è vero che i primi 100 km passano in una manciata di ore, i tempi di percorrenza intorno al 300° km si faranno doppi, nonostante il tratto finale, dal rifugio Coda in poi, almeno in termini altimetrici, dovrebbe essere un po' più facile.
Insomma, occhi aperti e continui refresh sulle ottime pagine Live GPS e Live Timing per vedere se questa ultima giornata di 4K saprà regalarci quelle emozioni di cui si alimenta la nostra anima sportiva.