Strano. Abbiamo montagne, abbiamo gare, abbiamo atleti. Eppure, sul suolo Italiano non c’è un solo Trail da 100 miglia. E quindi andiamo tutti ad aprile a invadere Umago, dove da anni arriva una delle 100 miglia più importanti d’Europa.
Inserita tra le tappe dell’Ultra Trail World Tour, la 100 miglia d’Istria, propone 4 diverse distanze: 168 km, 110 km, 67 km e 40 km. L’anno scorso i Top runners erano tutti concentrati sulla distanza maggiore, con Dylan Bowmann autore di vittoria e record del percorso con uno strabiliante 17h51’50’’, quest’anno invece li troviamo sparsi omogeneamente su tutte le distanze. Dalla lunga alla corta, sul podio finale troveremo tanta qualità. E tanti italiani.
Francesca Canepa (168 km): cosa si può ancora dire di Francesca e del suo amore per la gara croata? Qua ha già vinto 3 volte, ha il record del percorso e un terzo posto assoluto. Parte con il numero 1, è la sua gara e per quante cose possano accadere in un’Ultra la sua vittoria finale sfiora la certezza.
Paul Giblin (168 km): dicono che la Istria100 sia la gara ideale come test verso la Western States. Paul ne è buon esempio. Terzo qui nel 2017, nono pochi mesi dopo a Auburn. Quest’anno è il favorito per la vittoria finale con l’obbiettivo di migliorare quel 19h21’ fatto segnare l’anno scorso.
Paolo Massarenti (168 km): Paolo lo inseriamo tra quelle schegge impazzite che possono combinare di tutto. Quest’anno ha fatto vedere di essere ancora giovane dentro con l’1h11’ sulla mezza maratona, e forte sul fango con il secondo posto all’AIM Trail. Partirà forte e poi chissà.
Luzia Buehler (168 km): Luzia divide i suoi impegni agonistici tra gare di Crossfit e Ultratrail. Si, non hanno niente in comune, ma è bello sapere che esiste tanta gente svalvolata in giro. Non è nell’elite mondiale ma ha tanti top 10 in gare che contano come JFK 50, LUT o Black Canyon. Meglio prenderla un po’ sul serio.
Carlo Salvetti (110 km): e io che davo Carlo come grande esperto di Ultra scopro solo ora che questa sarà la sua prima gara oltre i 100 km? Vabbeh, deve solo aggiungere 10 km alla Tuscany vinta l’anno scorso, fare le cose in modo metodico/disciplinato come sa fare lui e andrà bene anche questo giro.
Roberto Mastrotto (110 km): Roby ha fatto vedere l’ultimo mese di essere in formissima e deve sfogare giusto un po’ la mancata qualificazione in nazionale. Il percorso è molto simile alla 100 e lode vinta l’anno scorso. Se si ricorda di partire piano non ce n’è per nessuno.
Marjan Zupančič (110 km): Marjan ha un po’ meno motore dei primi due ma molta più esperienza dei sentieri dell’Istria. La 110 km l’ha già vinta l’anno scorso e tre anni fa si è imposto sulla 100 miglia. Non mollerà un metro, qui a casa sua.
Sebastjan Zarnik (110 km): cosa ci fa uno skyrunner come Sebastjan su una gara così lunga? Ha tante vittorie nel suo curriculum, come Prealba skyrace o Cortina Trail. 110 km sembra un chilometraggio a lui anomalo e tanto ambizioso. chissà…
Julien Chorier (67 km): Julien è una pietra miliare del Trail. Dopo un 2017 in cui tra LUT, UTMB e MdS-Peru è sempre arrivato là davanti con i migliori, vederlo alla partenza di “soli” 67 km fa un po’ strano. Il ranking ITRA dice che è il migliore, ma è la sua prima gara dell’anno e la velocità non è il suo forte. Dovrà difendersi.
Stefano Fantuz (67 km): Ecco da chi deve guardarsi bene Julien Chorier. Stefano la velocità ce l’ha, la condizione verso il mondiale pure. Se non si è fermato a bere troppe birre dopo la vittoria di sabato scorso a Pedavena, per me il vero favorito su questa distanza è lui.
Ivan Hrastovec (67 km): Ivan è un altro atleta che su questi sentieri ha già corso, arrivando sesto nel 2017 sulla distanza regina. Fino a qualche mese fa lo avrei messo due gradini sotto ai primi due, ma quel 7° posto alla Transgrancanaria 2018 fa un po’ paura.
Spirito Trail sarà sul percorso per fare diretta Live e raccogliere tanti racconti, interviste e storie per voi.
Stay tuned.