Eccomi reduce da un venerdì-sabato presso UTLO a Omegna, dove io ho anche corso la 34km e il nostro NoTrail invece ha dato lezioni di Ultratrail sulla 82km.
UTLO si conferma gettonatissima (Omegna sembrava un posto pieno di vita!) e le gare si confermano invece da università del Trail. Uno parte soffocando dal caldo umido e di colpo si trova a gelare, si immagina un percorso veloce in bassa montagna e si trova dislivello da vendere, spera in carrarecce facili e atterra su creste (moderatamente) tecniche e su infidi sentieri pietrosi nel bosco.
Augusto splendido finisher della 120km, cosa ci racconti? Non me ne volere, ma sabato sera verso le 21 ho ammainato il gazebo Spiritotrail e non ti ho aspettato con birra come promesso.
UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 2017
Moderatore: maudellevette
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Questa sezione è dedicata alle anteprime e ai racconti delle gare.
Nel titolo scrivete il nome della gara, la provincia e la data di svolgimento.
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augusto losio
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- Iscritto il: 06/09/2010, 7:59
Re: UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 20
penso che manderò qualche dettaglio più in là.
per adesso, oggi esco prima dal lavoro e mi vedo con silvia per chiederle scusa per ieri quando sono arrivato a casa: lo stato era pessimo, non mi sono mai ridotto così dopo una gara.
vuotato, spompo, incoerente, e lo stesso me la sono fatta in auto fino a pavia partendo alle sei di domenica mattina.
contento di averla finita, ma a che prezzo.
non so se fosse una giornata no, ma sono uscito con le ossa rotte.
per adesso, oggi esco prima dal lavoro e mi vedo con silvia per chiederle scusa per ieri quando sono arrivato a casa: lo stato era pessimo, non mi sono mai ridotto così dopo una gara.
vuotato, spompo, incoerente, e lo stesso me la sono fatta in auto fino a pavia partendo alle sei di domenica mattina.
contento di averla finita, ma a che prezzo.
non so se fosse una giornata no, ma sono uscito con le ossa rotte.
Re: UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 20
Dedicheremo a UTLO uno speciale su rivista, perché la manifestazione è arrivata ad offrire un ventaglio di gare che spaziano dal trail facile per velocisti e "debuttanti" (la 17km) all'ULTRA cazzutissimo da una (o due) notti con difficoltà di ogni genere e tipo.
Ecco, tu hai fatto la seconda e puoi anche tirartela un po', secondo me.
Ho incrociato in gara Offriends che è stato male dopo la prima notte, ma ha proseguito, e sabato mattina ne ho trovati due al villaggio che si erano ritirati perché le condizioni erano un po' particolari e potevano contribuire a mettere in crisi: tanto tanto umido.
Ecco, tu hai fatto la seconda e puoi anche tirartela un po', secondo me.
Ho incrociato in gara Offriends che è stato male dopo la prima notte, ma ha proseguito, e sabato mattina ne ho trovati due al villaggio che si erano ritirati perché le condizioni erano un po' particolari e potevano contribuire a mettere in crisi: tanto tanto umido.
Re: UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 20
Un plauso anche a Fifty, altro finisher di questa ultra che mi ha accennato essere particolarmente ostica! Speriamo ci racconti qualcosa anche lui 
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augusto losio
- Messaggi: 1526
- Iscritto il: 06/09/2010, 7:59
Re: UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 20
mah, il fatto che offriends l'abbia finita dopo che l'ho incontrato dopo nemmeno 8 ore di gara (cioè in sostanza all'inizio) con i problemi che ha avuto...tutti i miei complimenti per avere stretto i denti, e non solo. a maggior ragione dopo che mi aveva dichiarato bello chiaro "io non mi arrendo".
a mio parere il meteo era perfetto (cioè, a parte la siccità generale che E' un problema a carattere generale), io ho fatto tutta la gara con una maglietta a maniche lunghe rimboccandomele ogni tanto e con un banalissimo k-way nelle due notti.
quello che ha ucciso me è stata l'ultima salita, proprio quella che mi era così piaciuta nelle altre edizioni, con la fila interminabile di bandelle fosforescenti che illuminavano curva dopo curva un percorso che mi pareva uscito da un cartone di hayao miyazaki.
a mio parere il meteo era perfetto (cioè, a parte la siccità generale che E' un problema a carattere generale), io ho fatto tutta la gara con una maglietta a maniche lunghe rimboccandomele ogni tanto e con un banalissimo k-way nelle due notti.
quello che ha ucciso me è stata l'ultima salita, proprio quella che mi era così piaciuta nelle altre edizioni, con la fila interminabile di bandelle fosforescenti che illuminavano curva dopo curva un percorso che mi pareva uscito da un cartone di hayao miyazaki.
Re: UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 20
Grazie Cianix! E comunque mi consolo, se uno dell’esperienza di Augusto Losio ne è uscito distrutto, significa che non si tratta della conseguenza di una “giornata no”, ma di difficoltà oggettive del percorso.
E’ difficile in ogni caso definire cosa renda la UTLO 120 così dura; né i tratti tecnici, che seppur presenti in quantità non possono di sicuro contribuire a catalogare questa gara tra le ultra tecniche. Né le pendenze, notevoli ma non paragonabili ad esempio a un Totdret; certo, si parla di pendenze a volte violente, per cui quando 1000-1500m arrivano da questi “muri” le conseguenza sui polpacci si sentono…
E per finire, sicuramente le 24 ore di buio aumentano di molto la fatica psicologica, e alla fine anche il corpo ne risente.
Mi ha colpito un’organizzazione curata in ogni dettaglio, e anche attenta a non far tirare fuori un solo euro in più ai concorrenti: dormitori, lauti pasti… un aspetto non comune, e molto apprezzato, che spiega l’aumento delle iscrizioni in un momento in cui il fenomeno trail comincia a vedere molte realtà chiudere baracca.
Un altro aspetto notevole è stata l’accoglienza alle 7 di domenica mattina: lo speaker pronto, il fotografo pronto; non una cosa da poco per chi conosce il panorama del trail.
Spaventoso anche, in senso positivo, il balisaggio; mai vista una tale quantità di segnalazioni, un dono dal cielo viste le tante ore di buio (per me: 24 su 32) passate sui sentieri.
Manca forse, per cercare il pelo nell’uovo, quella spettacolarità della natura che ti consente di distrarti dalla fatica, quello scorcio mozzafiato che ti fa pensare ad altro e non solo a come arrivare al prossimo checkpoint. Senza nulla togliere ovviamente alla bellezza dei boschi e dei borghi attraversati.
E comunque fantastica è la salita al Mazzocone, come anche quella al monte Croce.
Dulcis in fundo, un dispiegamento di volontari che la dice lunga sull’attaccamento della gente del posto a questa gara.
E’ difficile in ogni caso definire cosa renda la UTLO 120 così dura; né i tratti tecnici, che seppur presenti in quantità non possono di sicuro contribuire a catalogare questa gara tra le ultra tecniche. Né le pendenze, notevoli ma non paragonabili ad esempio a un Totdret; certo, si parla di pendenze a volte violente, per cui quando 1000-1500m arrivano da questi “muri” le conseguenza sui polpacci si sentono…
E per finire, sicuramente le 24 ore di buio aumentano di molto la fatica psicologica, e alla fine anche il corpo ne risente.
Mi ha colpito un’organizzazione curata in ogni dettaglio, e anche attenta a non far tirare fuori un solo euro in più ai concorrenti: dormitori, lauti pasti… un aspetto non comune, e molto apprezzato, che spiega l’aumento delle iscrizioni in un momento in cui il fenomeno trail comincia a vedere molte realtà chiudere baracca.
Un altro aspetto notevole è stata l’accoglienza alle 7 di domenica mattina: lo speaker pronto, il fotografo pronto; non una cosa da poco per chi conosce il panorama del trail.
Spaventoso anche, in senso positivo, il balisaggio; mai vista una tale quantità di segnalazioni, un dono dal cielo viste le tante ore di buio (per me: 24 su 32) passate sui sentieri.
Manca forse, per cercare il pelo nell’uovo, quella spettacolarità della natura che ti consente di distrarti dalla fatica, quello scorcio mozzafiato che ti fa pensare ad altro e non solo a come arrivare al prossimo checkpoint. Senza nulla togliere ovviamente alla bellezza dei boschi e dei borghi attraversati.
E comunque fantastica è la salita al Mazzocone, come anche quella al monte Croce.
Dulcis in fundo, un dispiegamento di volontari che la dice lunga sull’attaccamento della gente del posto a questa gara.
Re: UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 20
Bravo Fifty, condivido tutto quanto hai scritto, hai reso perfettamente che cos'è UTLO.
Io mi ero iscritto in modo un pò avventato alla gara da 120km, la mia annata è stata piuttosto esigente in termini di energie fisiche e mentali e al km 98 sabato alle 21 ho deciso di fermarmi. Fisicamente stavo bene, ma non avevo più alcuna voglia di stare sul sentiero
!
L'idea di affrontare gli ultimi 20km che già lo scorso anno avevo fatto nella 90km mi faceva venire la nausea.
Mi dispiace perchè l'organizzazione di Yulia&co è esemplare sotto ogni punto di vista... dove lo trovate il melograno a un ristoro
?!?
Piccola osservazione personale: doversi spostare in continuazione per i passaggi di chi faceva la 82 e la 58 è stato un pò fastidioso... tranne quando è sfrecciato giù NoTrail, grande prestazione ragazzo
La durezza dell'Utlo è che si tratta di una gara dove sei portato a tenere un ritmo sempre "elevato", si cammina decisi e dove si può correre le gambe si lasciano andare.. ma quanto spingevano tutti nella prima salita?!!
Altra osservazione generale, 4-5 anni fà ricordavo molti più trailer tra 50-60 anni, ora invece vedo molti più giovanotti e il livello medio mi sembra decisamente più alto.
Bravo Augusto, sei riuscito a portarla a casa!
Io mi ero iscritto in modo un pò avventato alla gara da 120km, la mia annata è stata piuttosto esigente in termini di energie fisiche e mentali e al km 98 sabato alle 21 ho deciso di fermarmi. Fisicamente stavo bene, ma non avevo più alcuna voglia di stare sul sentiero
!L'idea di affrontare gli ultimi 20km che già lo scorso anno avevo fatto nella 90km mi faceva venire la nausea.
Mi dispiace perchè l'organizzazione di Yulia&co è esemplare sotto ogni punto di vista... dove lo trovate il melograno a un ristoro
?!?Piccola osservazione personale: doversi spostare in continuazione per i passaggi di chi faceva la 82 e la 58 è stato un pò fastidioso... tranne quando è sfrecciato giù NoTrail, grande prestazione ragazzo
La durezza dell'Utlo è che si tratta di una gara dove sei portato a tenere un ritmo sempre "elevato", si cammina decisi e dove si può correre le gambe si lasciano andare.. ma quanto spingevano tutti nella prima salita?!!
Altra osservazione generale, 4-5 anni fà ricordavo molti più trailer tra 50-60 anni, ora invece vedo molti più giovanotti e il livello medio mi sembra decisamente più alto.
Bravo Augusto, sei riuscito a portarla a casa!
Re: UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 20
Per prima cosa grazie ad Augusto (bravissimo fiinisher) e Deeago per i complimenti.
La mia gara si é rivelata un incubo dal 20km, complice il freddo in cima al Mottarone, ho avuto un violento attacco di dissenteria con crampi cosi forti che in discesa sono caduto. Sono ripartito cercando di reidratarmi ma subito dopo il ristoro del 30 ad Omegna ho avuto un secondo attacco. Ho continuato ma ero talmente debole che in 7 ore ho fatto 16 km... durante questo calvario ho incontrato Augusto al quale ho proclamato che l’avrei finita comunque, ma dentro di me non ci credevo, l’idea di soffrire cosi ancora per 18/20 ore era insostenibile. Ogni mezz’ora mi buttavo per terra per cercare di dormire ma tutti quelli che passavano mi svegliavano x chiedermi se stavo bene...a questo punto mi sono detto: arrivo all’Alpe Sacchi e al ristoro mi ritiro (oltre al disagio fisico mi distruggeva il pensiero di mandare a monte mesi di ottima preparazione)...ma in discesa prima della salita all’alpe sono crollato e mi sono nascosto a dormire dietro un cespuglio. Mi sono risvegliato dopo mezz’ora perché ho sentito delle persone che parlavano ad alta voce...e sorpresa tra di loro c’era un amico conosciuto all’Eolo Campo dei Fiori. Mi ha convinto a ripartire per arrivare all’Alpe Sacchi e mangiare qualcosa. Un altro ragazzo mi ha dato delle noci (i gel non mi davano nessun beneficio) e con grande sofferenza sono arrivato al ristoro. Ho mangiato un enorme piatto di pastina e ho cominciato a riprendermi...e soprattutto ho trovato Deeago che ha risposto ai miei lamenti e intenti di ritiro con un perentorio: ora riparti e la finisci! Più che le parole sono stati la sua convinzione e il tono perentorio della sua voce ha spronarmi a ripartire.
A questo punto ho cominciato, rigenerato di testa e di fisico, a macinare chilometri, nonostante due pitstop per altrettanti microsonni ( a questo proposito un grande grazie alla signora del ristoro Boleto che mentre dormivo sul pavimento mi ha messo una coperta, un grazie che va esteso a tutti i volontari dell’Utlo).
Quasi incredulo ho finito la gara correndo gli ultimi 3km sul lungolago.
Morale 1: per finire le gare servono volontà e testa ma soprattutto dei buoni amici!!!
Morale 2: l’UTLO 120 é veramente una gara dura, é molto di piú che la 90 con 30 km di aggiunta.
Morale 3: non contano solo dislivello, km e tipo di terreno, ma soprattutto quanto sono ripide le salite (il vertical per salire al Mottarone si é fatto sentire 30/40 km dopo).
In sintesi: una gara dura, ma organizzata perfettamente (balisaggio, ristori, sicurezza, ricettività...) e con dei volontari eccezionali. Grazie!
La mia gara si é rivelata un incubo dal 20km, complice il freddo in cima al Mottarone, ho avuto un violento attacco di dissenteria con crampi cosi forti che in discesa sono caduto. Sono ripartito cercando di reidratarmi ma subito dopo il ristoro del 30 ad Omegna ho avuto un secondo attacco. Ho continuato ma ero talmente debole che in 7 ore ho fatto 16 km... durante questo calvario ho incontrato Augusto al quale ho proclamato che l’avrei finita comunque, ma dentro di me non ci credevo, l’idea di soffrire cosi ancora per 18/20 ore era insostenibile. Ogni mezz’ora mi buttavo per terra per cercare di dormire ma tutti quelli che passavano mi svegliavano x chiedermi se stavo bene...a questo punto mi sono detto: arrivo all’Alpe Sacchi e al ristoro mi ritiro (oltre al disagio fisico mi distruggeva il pensiero di mandare a monte mesi di ottima preparazione)...ma in discesa prima della salita all’alpe sono crollato e mi sono nascosto a dormire dietro un cespuglio. Mi sono risvegliato dopo mezz’ora perché ho sentito delle persone che parlavano ad alta voce...e sorpresa tra di loro c’era un amico conosciuto all’Eolo Campo dei Fiori. Mi ha convinto a ripartire per arrivare all’Alpe Sacchi e mangiare qualcosa. Un altro ragazzo mi ha dato delle noci (i gel non mi davano nessun beneficio) e con grande sofferenza sono arrivato al ristoro. Ho mangiato un enorme piatto di pastina e ho cominciato a riprendermi...e soprattutto ho trovato Deeago che ha risposto ai miei lamenti e intenti di ritiro con un perentorio: ora riparti e la finisci! Più che le parole sono stati la sua convinzione e il tono perentorio della sua voce ha spronarmi a ripartire.
A questo punto ho cominciato, rigenerato di testa e di fisico, a macinare chilometri, nonostante due pitstop per altrettanti microsonni ( a questo proposito un grande grazie alla signora del ristoro Boleto che mentre dormivo sul pavimento mi ha messo una coperta, un grazie che va esteso a tutti i volontari dell’Utlo).
Quasi incredulo ho finito la gara correndo gli ultimi 3km sul lungolago.
Morale 1: per finire le gare servono volontà e testa ma soprattutto dei buoni amici!!!
Morale 2: l’UTLO 120 é veramente una gara dura, é molto di piú che la 90 con 30 km di aggiunta.
Morale 3: non contano solo dislivello, km e tipo di terreno, ma soprattutto quanto sono ripide le salite (il vertical per salire al Mottarone si é fatto sentire 30/40 km dopo).
In sintesi: una gara dura, ma organizzata perfettamente (balisaggio, ristori, sicurezza, ricettività...) e con dei volontari eccezionali. Grazie!
Re: UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 20
Complimenti Offriends, hai dimostrato che con la volontà e la testa si possono raggiungere i propri obiettivi, epico !
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Re: UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 20
Buongiorno a tutti,
è stato davvero un bellissimo week end quello vissuto ad Omegna, io sono arrivato venerdì sera dormendo in palestra, perché facendo la 58km la mattina seguente non volevo arrivare tirato con il tempo partendo da Milano.
Percorso molto bello, duro quanto basta, tecnico e anche molto corribile, per chi ne aveva naturalmente. Ogni ristoro sembrava di essere a un banchetto di nozze, mai vista una cosa così, complimenti davvero.
Alla fine ho concluso la mia fatica in 8h28', 41°.
Mi sono davvero divertito,
al prossimo anno.
è stato davvero un bellissimo week end quello vissuto ad Omegna, io sono arrivato venerdì sera dormendo in palestra, perché facendo la 58km la mattina seguente non volevo arrivare tirato con il tempo partendo da Milano.
Percorso molto bello, duro quanto basta, tecnico e anche molto corribile, per chi ne aveva naturalmente. Ogni ristoro sembrava di essere a un banchetto di nozze, mai vista una cosa così, complimenti davvero.
Alla fine ho concluso la mia fatica in 8h28', 41°.
Mi sono davvero divertito,
al prossimo anno.
