PTL - Petite Trotte a Leon (Francia) 26.08-01.09.2024

Anteprime e cronache

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Questa sezione è dedicata alle anteprime e ai racconti delle gare.
Nel titolo scrivete il nome della gara, la provincia e la data di svolgimento.
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martin
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PTL - Petite Trotte a Leon (Francia) 26.08-01.09.2024

Messaggio da martin »

Gara sorella dell'UTMB. Da percorrere in squadra da 2 o 3 con il solo utilizzo del GPS (non è balisato). 305km, circa 25000m+. Casco e imbrago obbligatorio. Terreno poco trail, molto montagna. Pochi ristori e/o base vita.

Non mi ricordo di avere letto un racconto di questa gara qui sul forum. Siccome un mio atleta ha finito la gara da poco l'ho chiesto di farmi un racconto. Lui non fa parte del forum e preferisce rimanere anonimo. Quindi lo inserisco io in cinque puntate.

Ecco la prima:

Inizio con una riflessione fatta col senno di poi; non era una gara e non lo abbiamo capito fino alla fine :oops:
Pronti, Via; tutti corrono e noi pure, passerella per Chamonix ma alla prima salita lo zaino fa passare la voglia a tutti di correre. Salita con passo deciso, gambe che rispondono bene, Mirko, purtroppo rimane subito indietro. Rallentiamo, lo aspettiamo, ripartiamo, ma rimane sempre un po’ indietro. Non so se ci fossimo adattati subito al suo passo se cambiava qualcosa, probabilmente no.
Il primo giorno siamo ancora tutti molto vicini e basta seguire la coda di corridori, poi, già dalla prima notte, tutto cambia.
A Vallorcine ci arriviamo che è buio, siamo solo al km 41, le medie sono decisamente basse, sarà così fino all’arrivo.
Al rifugio si mamgia bene, ricarica telefoni e cambio per la notte, un pochino di riposo ma non si dorme.
Da qui inizia l’impegno con la navigazione gps. Il palmare che ci ha prestato Luca non lo abbiamo mai usato, ma era obbligatorio averlo. Il 90% usa il gps da polso per la navigazione e pure noi abbiamo seguito la traccia così fino alla fine.
Al Col de Balme la prima sorpresa, attrezzati con casco e imbrago ma scalata a mani nude su parete quasi verticale in notturna, mentre la raggiungiamo incrociamo alcuni team che tornano indietro per ritirarsi, non se la sentono.
La prima ferrata l’avevamo fatta al Monte Buet in pieno giorno, nulla di che, ma in notturna e senza punti a cui assicurarsi mi sembra un pochino folle…
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martin
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Re: PTL (Petite Trotte a Leon)

Messaggio da martin »

Si prosegue fuori sentiero seguendo la traccia gps, direzione ghiacciaio di Trient. Si sale e si scende in continuazione, fondo tecnico, poco corribile, in salita poi… sempre quasi verticale🫣
Gambe e fisico stanno bene, spesso allungo un po’ e aspetto i miei compagno su un colle o ad un bivio, sbagliando, poi capirai…
Salita estrema verso Point d’Orny a quota 2800 dove inizia una ferrata che ci porta oltre i 3000, e dopo il ghiacciaio del Trient, da fare coi ramponcini fino a La Cabane de Trient a 3200.
Arrivo solo, vengo subito severamente rimproverato perché ho lasciato indietro i miei compagni di squadra, Mirko e Angelo arrivano mezz’ora dopo e il responsabile dei controlli al rifugio va su tutte le furie. Poi si calma e “per questa volta” ci fa solo un richiamo, ma se si ripete ci squalificano. Non so cosa dirgli, hanno ragione loro :(
Comunque almeno poi ci danno un po’ di polenta :P
Mirko arriva al rifugio decisamente provato, lamenta dolori ai piedi, ai tendini, ha una caviglia gonfia e dice che vuole fermarsi, provo a parlargli ma è irremovibile. Scendiamo piano piano, tutti insieme, fino a Champex dove tagliano il pettorale a Mirko che trova un passaggio per Orsières che è li vicino ma noi ci metteremo quasi tutta la seconda notte per arrivarci.
Fine seconda puntata
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martin
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Re: PTL (Petite Trotte a Leon)

Messaggio da martin »

Da Champex a Orsières c’è di mezzo Le Catogne, non è esattamente in mezzo ma trovano il modo di farcelo fare :o .
Le Catogne non è altissimo ma abbastanza ignorante, la traccia all’inizio e su sentiero, c’è ancora luce e si sale tra un tornante e l’altro ma poi il sentiero finisce, la traccia dice “dritti verso la cima” ma davnti ci sono solo lastroni di roccia e sterpaglia 🫣
Ormai abbiamo capito, si continua inerpicandosi su pareti di roccia a mani nude, controlli l’altimetro per sapere quando finirà l’ascesa e quando arrivi alla quota giusta ti volti a sinistra e appare il sentiero da prendere per continuare il giro. Per ora si scende ma poi naturalmente si risale, nel frattempo è arrivati il buio e intravedi in alto le frontali di chi ti precede e in basso di chi ti segue. Arriviamo ad Orsières alle 2 di notte, oltre 6 ore per fare 15 km e 1800 mt di dislivello!!
A fine discesa cado malamente e rompo uno dei Leki nuovi che mi ha regalato Christina :evil: per fortuna siamo vicini alle base vita dove ho un paio di scorta.
Si mangia ci si cambia e si prova a dormire ma c’è troppo rumore in questo stanzione, ci riposiamo un po’ senz riuscire a chiudere occhio. Va bè, ripartenza all’alba direzione Fionnay. 30 km e 3200D+, la seconda notte è passata e il fisico per ora tiene.
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martin
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Re: PTL (Petite Trotte a Leon)

Messaggio da martin »

Si riparte da Orsierès su sentiero fino a quota 1700, poi di nuovo traccia in verticale tra rocce e vegetazione fitta fino a quota 2450 cima del Six Blanc. Si continua a seguire il crinale oltre i 2500 fino al Col de Mille dove ci consigliano di prendere almeno 2 litri d’acqua prima di proseguire; inizia un settore aereo, casco e imbracatura per proseguire, ma non è una ferrata, non c’è nulla a cui assicurarsi!?!
Sono creste rocciose molto affilate, si procede lentamente e con circospezione, raggiungiamo Pointe Boveire 3200mt. Per poi scendere in una pietraia senza sentiero, cercando di interpretare la traccia in qualche modo. Scendiamo fino al Pindin dove troviamo una bouvette in pietra e ci fermiamo a farci preparare un piatto di formaggi salumi e patate lesse e una bibita al limone, altri sopraggiunti seguono l’esempio. Queste soste sono uno degli aspetti più piacevoli di questo viaggio!
Mezzora e si riparte, sempre abbastanza in forma dopo queste pause, Col des Avuillons 2650, discesa nella morena del ghiacciaio, ponte sospeso da brividi: 210 mt di lunghezza per 70 di altezza con un frastuono delle acque assordante. Poi una lunga e facile discesa fino a Fionnay, ci arriviamo all’imbrunire; cena, doccia per 2€ e riposo per 1 ora, dormire è impossibile, russano come cinghiali….
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martin
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Re: PTL (Petite Trotte a Leon)

Messaggio da martin »

Ripartiamo da Fionnay a mezzanotte, non ho dormito ma ho riposato. Cielo sereno e un po’ piiù fresco del solito. Questa tappa ci riporta in Italia. Salita verso la diga del lago di Mauvoisin, alta 250 mt. Ma è buio e non si vede nulla. Per arrivare a costeggiare io lago dobbiamo attraversare un tunnell lungo e inquietante per i rumori delle acque dei vari torrenti che scorrino sotto. Il lago e lungo qualche km. Si procede sul versante destro prendeno quota e a fine lago si riscende e si risale sul lato opposto. Si scollina e si raggiunge l’ultimo rifugio in territorio svizzero, il più bello col gestore più antipatico; il tempo di un brodo caldo squisito e ripartiamo per le Crete Secche, è ormai giorno, nei tratti in pari accenniamo a qualche passo di corsa ma poi il sentiero risale deciso e la ferrata che ci aspetta sul confine e la più impegnativa di tutta la PTL.
La cresta è stretta e ci sono strapiombi su entrambi i lati, salendo ci alterniamo sui lati meno esposti, si fa per dire… siamo oltre i 3000 anche qui, la ferrata dura c.ca 1h poi si prosegue verso il Mont Gelé. Questo passaggio ha messo a dura prova tutti, è un anfiteatro, direi un ghiacciaio prosciugato, pietre a perdita d’occhio e nessun sentiero da seguire, solo la traccia gps che non è semplicissima da interpretare, tutti cercano la via in discesa in qualche modo, spesso ci troviamo di fronte a strapiombi che ci costringono a cambiare traiettoria, ci perdiamo un pomeriggio intero ma alla fine ne veniamo fuori. Si prosegue per il rifugio Champillion, prime discesa e poi risalita; qui arriva la prima e per fortuna unica grande crisi di tutta la PTL: stanchezza, mancanza di sonno, iniziano le allucinazioni visive e uditive, il rifugio è davanti a me ma non lo raggiungo mai, mi appoggio su bastoncini a vado nel mondo dei sogni, riapro gli occhi e confondo quello che vedo con quello che sogno, vaneggio, dico cose sconclusionate, Angelo con tanta pazienza mi sta accanto e piano piano piano mi aiuta a raggiungere il rifugio, il tempo di levare lo zaino e crollo nel mondo dei sogni, dormirò 2 h, mi sembrerà di rinascere poco dopo le 22 quando Angelo mi sveglia perchè dobbiamo ripartire, c’è un cancello orario ma il commisario di percorso che è li al rifugio dice che possiamo continuare. Mangio mentre viaggio, notti bellissime, stelle infinite, poche ore e siamo alla base vita di Saint Rhemy. Ci cambiamo, mangiamo e dormiamo ancora un’oretta. È giorno, un sole caldo ci accompagnerà fino al Malatrà. Percorso facile e abbastanza veloce, finalmente…
Fino a Courmayeur tutto facile sentieri scorrevoli e frequentati, ci fermiamo ogni tanto a chiacchierare con qualcuno. A Courmayeur la notizia: si attivano 3 percorsi alternativi per minaccia temporale, salta l’ultima ferrata e dal Col de la Seigne a les Chapieux incrociamo la carovana dell’UTMB, tanti, troppi… A les Chapieux c’è uno stanzone attrezzato per dormire, non metto la sveglia e alle 7:30 quando apro gli occhi nello stanzone non c’è più nessuno, sono già partiti tutti, siamo gli ultimi :shock:
Non ci perdiamo d’animo, sarà la giornata più bella di tutta la PTL, siamo riposati e rifocillati, ripartiamo veloci come mai prima sul vecchio percorso della TDS; la Croix du Bonohomme, la Sausse, la Gittaz dove ci prendiamo il lusso di una mega omelette al Bueaufort con orangina :D , col de la Gittaz e poi gù a Les Contamines, poi la salita allo Chalet du Truc, altra orangina, il col du Tricot tutto d’un fiato (41’ dalla sbarra al colle!!!) il Bellevue, les Houches e la passerella finale a Chamonix.
Birra, birra e ancora birra!!
Le gambe stanno bene, lo sforzo muscolare non è poi cosìintenso, i piedi e le articolazioni un po’ meno e il ciclo del sonno è un gran casino, dopo la doccia riesco a dormire 3 h e poi mi sveglio ma rimango un po’ smarrito per tutto il giorno.
La cerimonia finale è emozionante, si aspetta l’ultimo team e poi veniamo chiamati tutti sul palco con la campana simbolo della PTL in ricordo di uno dei primi tracciatori colpito da un fulmine sul tricot in una delle prime edizioni.
Bellissima e da rifare ;)
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deeago
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Località: MILANO

Re: PTL (Petite Trotte a Leon)

Messaggio da deeago »

Non so se mi inquieta di più leggere delle arrampicate al buio o del primo tracciatore fulminato sul Col de Tricot durante una delle prime edizioni! :-D

Grazie della condivisione
simon_91
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Re: PTL (Petite Trotte a Leon)

Messaggio da simon_91 »

Grazie per il racconto, davvero interessante.
Ma il percorso cambia ogni anno?
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Boborosso
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Iscritto il: 17/01/2020, 15:12

Re: PTL (Petite Trotte a Leon)

Messaggio da Boborosso »

Grazie mille della condivisione!!!

Durante l'UTMB ho visto varie persone della PTL salire al Col du Bonhomme, incredibilmente nel giro di poco più di 1 ora sono passati tutti, nonostante fossero al 5° giorno non erano molto sgranati. E' proprio un viaggio e non una gara.

Se vuole rimanere anonimo, magari sarebbe il caso di mettere dei nomi di fantasia per i propri compagni 8-)
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biglux
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Re: PTL (Petite Trotte a Leon)

Messaggio da biglux »

Che viaggio! Mi ha sempre intrigato ma ‘ste tracce nel nulla che ti portano sul precipizio…
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motosega
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Iscritto il: 05/09/2014, 9:38
Località: In riva all'Adige

Re: PTL (Petite Trotte a Leon)

Messaggio da motosega »

Io invece lo rifiuto proprio a prescindere, anche se la tipologia di gara sarebbe proprio quella che mi stimola di più).
Ma regalare così i soldi anche no. 1500€ a squadra di iscrizione per avere 2 basi vita e 4 buoni pasto nei rifugi ???? Senza balise nè altri servizi ?
E poi magari qualcuno iscritto critica il TOR per il costo....
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