Visto che ormai sul forum leggo, immagino e sogno (anzi no!) gare sempre più dure e sempre più lunghe, io mi auto ergo a paladino delle gare "brevi" a tutela di fisico e mente

Ebbene, dopo 2 magnifici giorni esplorativi e faticosi tra tour dell'isola, menù panteschi, zibibbo, saune naturali, escursioni e lunghe nuotate sabato mattina ci presentiamo un'ottantina davanti ad una faro abbandonato, con lo spassoso organizzatore Aldo ad accoglierci proponendo la 9, la 19, la 25 e la 36.
Mia moglie mi aveva regalato l'iscrizione alla 25 che misteriosamente quel cog*ione di suo marito switcha con la 36 pur non avendo voglia, testa, gambe, allenamento (gli altri anni c'era forse solo la 50km...beh mi sarei iscritto, sempre più vecchio sempre più scemo...meno male che quest'anno l'hanno fatta a luglio con 40 gradi...forse gli scemi sono altri

Arrivare alla partenza dopo mezz'ora di scooter mi riporta agli anni in cui scorrazzavo in giro col mio Ciao e mi mette su di giri; l'euforia dura poco perchè si parte subito in tromba, non c'è il vento di ieri per cui il caldo è già fotonico e l'umidità molto alta. Non seguo nessuno, tanto molti di quelli davanti faranno la 19 o la 25 ( o almeno spero). Dopo 4km la meraviglia dello specchio di venere: che incanto, che colori!!! e al sesto il primo ristoro dove avvisano il ragazzo con cui sto salendo che è il primo della 25: bene!
Bene un cavolo! ho la pessima idea di chiedere quanti ne sono passati della 35 e mi dice di svegliarmi perchè 1- la prima è una donna 2- sono sesto...pensavo meglio, mi faccio prendere dallo scoramento, lascio andare il primo della 25, passo 10minuti di smarrimento tra sfiducia e malavoglia poi mi aiuta il paesaggio che diventa, se possibile, ancor più splendido e sono da solo quindi decido di viverla come un'escursione in solitaria, me ne frego della gara, me la voglio godere da solo: farò infatti dal 6o km alla fine sempre da solo!!! costeggio la sauna naturale (visitata e fatta una gran sudata il giorno prima), attraverso le fumarole, ammiro il paesaggio della costa sud e mi lascio travolgere dai cambi di vegetazione ed ambiente che avvengono repentini: dagli sentieri sabbiosi degli antichi fondali marini, agli zig zag tra i cactus, dalle rigogliose zone fertili alle vulcaniche pietre nere, dai boschi ombreggiati ai sentieri tutti esposti al sole.
Una goduria fino al 18esimo dove un ristoro con chinotto e melone mi evitano una botta di calore ma da lì in poi si sale alle 2 cime coppi affrontate tra le 11,30 e le 13: una legnata di sole e caldo che supero guardandomi solo i piedi e concentrandomi nel fare un passo dopo l'altro. e meno male perchè non si vede anima viva da tempo, quelli davanti non li vedo e quelli dietro boh prima o poi arriveranno, d'altronde sto arrancando da svariati minuti...
Dopo un'inutile 3a breve ma bastardissima salita finalmente ci aspettano 12km di discesa dove conto di volare...peccato che se non sto attento qui si vola veramente e ci si fa male: la discesa è tutta sconnessa, scassata, sassosa o forse non ho più le gambe, mi apro una mano su una pietra-rasoio, mi tagliuzzo le braccia sfiorando i fichi d'india, scivolo sulla liscia pietra nera ma finalmente arrivo all'ultimo ristoro...ma mi si è spenta la luce; inoltre il signore mi dice "mancano 5km", io gli urlo in faccia "ollamadonna" di pozzettiana memoria dicendogli che dovrebbero essere 2 e mi spengo ulteriormente. Anche stavolta il melone fa miracoli e mi spinge ad affrontare il solito inutile arzigogolo finale, per giunta in salita, prima di buttarci finalmente sulla costa. Ultimi 2km devastanti a strapiombo sul mare su massi e rocce spaccapiedi e finalmente rivedo quel cazzo di faro abbandonato.
5h e mezza per fare 37km con 1700d+...sarò diventato una chiavica ma ho dato tutto.
Vedo mia moglie che a sorpresa è venuta, non si sa con quale mezzo, all'arrivo, mi lavo, la porto a vedere il lago di venere (qui ci stava una limonata ma avevo un'alito da balena putrefatta) e abbracciati come non mai torniamo in scooter all'hotel ammirando ancora una volta la bellezza infinita di quest'isola.