Hill of Silence Trail (Pi) 20.03.2022

Anteprime e cronache

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andregr81
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Hill of Silence Trail (Pi) 20.03.2022

Messaggio da andregr81 »

L'inverno sta per finire, nelle ultime settimane, tra giornate tiepide e altre un po' più fresche, sto cercando di riprendere confidenza con le lunghe distanze ed il dislivello. Tolta la 50 Km sulla sabbia a San Benedetto del mese scorso, con i trail sono fermo al palo da maggio dello scorso anno, prima che i problemi alla schiena mi hanno costretto ad un lungo stop. Saltata la Montefortiana a gennaio, trovo nel calendario una corsa di cui si parla molto poco tra le favolose colline toscane. Casciana Terme, Lari, Lajatico... le terre del Maestro Bocelli fanno da cornice a questo trail di 80 Km e poco più di 2000 metri di dislivello. I numeri parlano da soli: sarà un percorso molto corribile e senza tratti tecnici, dove i primi faranno delle velocità impressionanti.
Sabato 19 marzo arrivo alla Fattoria Cappelli di Sant'Ermo, frazione di Casciana Terme: peccato che la poca pubblicità non ha portato a questa gara la partecipazione che si meritava, solo 16 iscritti alla 80 Km (poi partiti in 13), ancora meno sulla 30, qualcuno in più sulla 20. Probabile che i numeri bassi siano dovuti anche alla concomitanza con la più blasonata Ultrabericus e la 100 Km del Chianti prevista per la settimana successiva.
Domenica mattina alle 6 la partenza, mentre la notte lascia spazio all'alba che inizia a schiarire il paesaggio. Al cancello della fattoria i primi due hanno già 50 metri di vantaggio sul resto del gruppo che procede pressoché compatto. Già si capisce che questi faranno gara a parte. Tra gli ulivi e le dolci colline, cerco come sempre di tenere un ritmo blando ma regolare, alla Maratona sulla sabbia ho sofferto parecchio negli ultimi 15 Km e non vorrei fare lo stesso errore. Dopo un po' di scambio di posizioni nei primi Km, mi ritrovo al 4° posto a poca distanza dal 3°, dei primi due nessuna traccia. Anche il terzo sta tenendo però un ritmo troppo alto quindi lo lascio andare. Intorno al 12° Km vado fuori strada una prima volta, c'è una bindella messa un po' male che vedo solo dopo che io e la coppia che c'era dietro di me usciamo per circa 300 metri dal percorso. Ci può stare come prima edizione qualche pecca sulla segnaletica, rimescoliamo le carte e facciamo un gruppetto di 5 persone. Inizia una salita lieve che in breve mi porta su un magnifico paesaggio in cresta alla collina dove stacco il resto del gruppo e mi ritrovo di nuovo 4°. La giornata è splendida e soleggiata ma il vento fresco si fa sentire. Al ristoro al 20° Km una buona fetta di pane toscano con un filo d'olio e sale e un paio di cantuccini mi danno le energie giuste per andare avanti. Altre colline, creste, pievi e villaggi fino ad arrivare al teatro del silenzio di Lajatico, dove vedo in lontananza di nuovo il 3° classificato. Ora però il percorso inizia a farsi più selettivo, ci sono alcuni guadi e poi alcune salite un po' più lunghe. Ed è qui che sbaglio strada per altre due volte: probabilmente la prima volta un nastro non visto ed è solo grazie ad alcune persone che incontro che ritorno sulla strada giusta, ma che fatica a ritrovare la strada. E poco più avanti, dopo non aver visto un altro bivio, torno indietro e mi accorgo che ci sono dei nastri strappati... qualcuno poi ha detto che è stato il vento, ma secondo me è stata la mano di qualcuno, non so di chi... Le moto dell'organizzazione stanno comunque pattugliando il percorso e segnalo che manca la segnaletica, anche i cartelli con le frecce sono mezzi divelti in questa parte di percorso. Mi dicono che nonostante gli errori sono ancora al 4° posto, ormai il 3° se ne sarà andato, meglio continuare del mio passo anche perché il percorso nel finale si fa duro. Ed è proprio negli ultimi chilometri, dopo la parte più interna delle colline coperte da boschi, che arriva la sorpresa. La chiamano "la collina del silenzio", in cima si vede l'arrivo... che però non arriva mai. Una salita interminabile che nel finale si fa molto ripida, quasi da dover procedere a quattro zampe, tra due strisce di terra probabilmente tracciate dai trattori. E una volta arrivati a quella che sembra la cima, la salita non è finita: piccola discesa e poi ancora su e giù tra i boschi, il santuario, l'antico lavatoio e finalmente l'arrivo, dove conservo la posizione che avevo fin dalle prime battute. Certo, 10h 45, due ore e mezza di distacco dal primo e un'ora dal terzo, eravamo appena in 13, ma al di là del risultato finale 80 Km sono sempre 80 Km. E' una corsa che merita, un po' più di pubblicità, via un po' di asfalto (che comunque non va a snaturare la bellezza del percorso) e la partecipazione ne risentirà in positivo!
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