Dopo anni e anni a testa bassa, 3000 e passa km all’anno di corsa e innumerovoli gare dai 5000 m in pista alle ultra più rognose, dopo un mese dal Tor inizia il tutto con un doloretto al polpaccio. Piano piano subdola la fascite plantare si mostra in tutto il suo splendore e io a testa bassa a macinare km (e zoppicare tra un allenamento e l’altro) per collezionare il mio anno da record in km percorsi (4200). Dopo un Gennaio interlocutorio con propositi di maratona ho dovuto scendere a compromessi con il mio fisico: stop alla corsa di qualche settimana per risolvere il problema, solo qualche uscita scialpinistica nel weekend! E allora giù di fibrolisi, onde d’urto, infiltrazioni e nel frattempo scopro che non correre non è così male, anzi! Sono molto più rilassato e disteso, ma anche la panza inizia e distendersi e arrivo a Marzo-Aprile con qualche kg in più e la decisione di integrare la corsa ormai ridotta al contagocce (1 allenamento alla settimana quando va bene) con la bici. In settimana vado di rulli acquistato per l’occasione (Technogym Ride) che integro con l’uscita in bdc nel weekend. Domandona: sono iscritto a una 100 km con parecchio dislivello a Luglio e una 80 km analoga ad Agosto. Come dovrei combinare le 1-2 uscite settimanali di corsa (adesso sento solo
dolore e non zoppico più!) con la bici per non soffrire come una bestia nelle ultra? Avevo letto ai tempi che Stefano Ruzza aveva fatto il
suo tempone all’UTMB proprio dopo aver mollato un po’ la corsa per la bici causa infortunio…
Cross training
Moderatore: blackmagic
Re: Cross training
Così a pelle credo che il problema saranno le discese. Bo non so come potresti fare ad allenarle senza peggiorare il problema. Ma rivedere il programma per non fare una 100 + 80 in due mesi no?
Re: Cross training
Le discese le allenerei nelle 1-2 uscite settimanali. Noto che in salita quello che mi manca sono i polpacci, in discesa l’allenamento sui quadricipiti dato dalla bici mi sembra che un po’ compensi…Le due ultra sono a km zero per cui non posso non farle 

Re: Cross training
Stefano ha fatto il suo risultato all'UTMB cambiando
il metodo di allenamento e programmando la gara in modo maniacale.
Il suo libro lo spiega molto bene.
Ha aggiunto il cross training (bici) e cambiato i carichi di lavoro in prossimità della gara.
Alla fine quello che conta non è il volume (o almeno non solo),ma la qualità degli allenamenti.
Lo scorso anno ho fatto una marea di km (a fine agosto dopo la SwissPeaks360 ero a 4000km e passa) e alla fine come te mi sono infortunato.
Su consiglio del mio fisioterapista e su ordine del mio ortopedico ho smesso con il fai da te
e mi sono affidato ad un allenatore professionista.
Da quando seguo i suoi programmi corro il 30% di meno ma vado il 30% più forte e mi sento molto più riposato.
Soprattutto rispetto i tempi di recupero tra un allenamento e l'altro,
fattore che dopo i 40/45 anni diventa cruciale.
Il mio ortopedico (un luminare del ginocchio) mi ha detto testualmente:
"Non sei un atleta professionista, ma chiediamo al tuo corpo prestazioni da professionista...
quindi se vuoi continuare a correre e non fare danni permanenti devi affidarti ad un professionista!"
il metodo di allenamento e programmando la gara in modo maniacale.
Il suo libro lo spiega molto bene.
Ha aggiunto il cross training (bici) e cambiato i carichi di lavoro in prossimità della gara.
Alla fine quello che conta non è il volume (o almeno non solo),ma la qualità degli allenamenti.
Lo scorso anno ho fatto una marea di km (a fine agosto dopo la SwissPeaks360 ero a 4000km e passa) e alla fine come te mi sono infortunato.
Su consiglio del mio fisioterapista e su ordine del mio ortopedico ho smesso con il fai da te
e mi sono affidato ad un allenatore professionista.
Da quando seguo i suoi programmi corro il 30% di meno ma vado il 30% più forte e mi sento molto più riposato.
Soprattutto rispetto i tempi di recupero tra un allenamento e l'altro,
fattore che dopo i 40/45 anni diventa cruciale.
Il mio ortopedico (un luminare del ginocchio) mi ha detto testualmente:
"Non sei un atleta professionista, ma chiediamo al tuo corpo prestazioni da professionista...
quindi se vuoi continuare a correre e non fare danni permanenti devi affidarti ad un professionista!"
Re: Cross training
In effetti quando preparavo ogni anno mezze e maratone con tanto di cross e garette di 5 km ero più in forma, gambe più riposate, ecc. Le sgasate servono eccome, ma dopo tutti questi anni non ho più la testa di ammazzarmi di lavori di qualità, trovo molto più comodo e mentalmente rilassante fare lavori lunghi a intensità medio-bassa.
Re: Cross training
il libro è questo ? "Fallire e riuscire all'UTMB®: La mia esperienza, i miei consigli"
mini -recensione ? grazie
Re: Cross training
Il libro è quello.
Premesso che io stravedo per Stefano,
secondo me è un libro molto utile soprattutto per i runner medi come noi.
Partendo dalla sua esperienza personale e dai suoi "fallimenti" in varie edizioni dell'UTMB spiega come, imparando dai suoi errori, è riuscito a fare la gara perfetta con un risultato inaspettato.
A me è piaciuto e per me vale la pena leggerlo.
Se lo leggerai fammi sapere il tuo parere.
Premesso che io stravedo per Stefano,
secondo me è un libro molto utile soprattutto per i runner medi come noi.
Partendo dalla sua esperienza personale e dai suoi "fallimenti" in varie edizioni dell'UTMB spiega come, imparando dai suoi errori, è riuscito a fare la gara perfetta con un risultato inaspettato.
A me è piaciuto e per me vale la pena leggerlo.
Se lo leggerai fammi sapere il tuo parere.
Re: Cross training
Dimenticavo...
io l'ho letto nel mio anno di crisi (2019):
morte di mio padre, ritiro alla LUT e poi all'UTMB (praticamente svenuto di stanchezza al Bonatti nonostante fossi in formissima e stessi andando benissimo).
Volevo mollare con le gare, poi ho letto il libro di Stefano e mi sono rialzato.
io l'ho letto nel mio anno di crisi (2019):
morte di mio padre, ritiro alla LUT e poi all'UTMB (praticamente svenuto di stanchezza al Bonatti nonostante fossi in formissima e stessi andando benissimo).
Volevo mollare con le gare, poi ho letto il libro di Stefano e mi sono rialzato.
Re: Cross training
grazie per aver condiviso !Offriends ha scritto: ↑02/05/2022, 11:54 Dimenticavo...
io l'ho letto nel mio anno di crisi (2019):
morte di mio padre, ritiro alla LUT e poi all'UTMB (praticamente svenuto di stanchezza al Bonatti nonostante fossi in formissima e stessi andando benissimo).
Volevo mollare con le gare, poi ho letto il libro di Stefano e mi sono rialzato.
- augusto losio
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