mircuz ha scritto: ↑28/03/2022, 9:40
Si raccomandava che questi tre allenamenti fossero allenamenti DI QUALITA' andando in contrasto con quell'affermazione che si fa spesso che l'80% degli allenamenti dovrebbero essere di bassa intensità. Oppure si può considerare una conferma di questa affermazione, se consideriamo i giorni di riposo o in cui si svolgono altre attività come parte del volume totale dell'allenamento. Stiamo attenti a non esagerare con l'intensità, che è un errore che noi amatori facciamo spesso, ma attenti a non cadere nell'errore opposto di essere troppo blandi, ottenendo un peggioramento della forma fisica!
La raccomandazione della regola 80/20 veniva fuori del lavoro/ricerca di Stephen Seiler (USA ma residente in Norvegia) e poi ripreso anche da Inigo Mujika in Spagna. Loro prendevano i dati di atleti elite (sci-fondisti per Seiler e mezzo fondisti per Mujika) che, chiaramente, si allenavano almeno 5-6 volte la settimana. Vedevano che la divisione del lavoro in zone d'intensità era 80% sotto la soglia V1 (soglia aerobica), circa 15% sopra o attorno la soglia V2 (soglia anaerobica) e circa 5% in mezzo fra le due soglie. E questo era una divisione quasi universale fra gli atleti con pochi eccezioni. Quindi "best practice observation" che corrispondeva a risultati buoni o ottimi.
Da questo si arrivava a raccomandare una divisone simile anche per atleti di livelli più bassi ma, presupponendo un volume settimanale di allenamenti da 4 a 6.
Se prendiamo il caso di un'atleta che fa 5 allenamenti in una settimana possiamo supporre che la divisione ottimale sarebbe 2 allenamenti di intensità (ripetute in piano, corse threshold, salite, Vo2max ecc.) e 3 allenamenti in cui l'intensità è più bassa (corsa aerobica, endurance, steady state, aerobica/esercizi di coordinazione/neuromuscolare). Bisogna anche considerare che durante gli allenamenti di intensità alta c'è una fase di riscaldamento e defaticamento che potrebbe occupare circa 50% del tempo dell'allenamento. Per esempio 20' di riscaldamento + 10' di defaticamento in una sessione da 60' rappresenta 50% della sessione. La parte d'intensità è solo 50% del totale, il resto del tempo è ad intensità bassa.
Volevo prendere il caso di "gogo" ma è stato più veloce lui

. Visto che è un uomo importante

con famiglia e un'azienda da portare avanti abbiamo deciso di fare solo 3 allenamenti settimanali - di più rischiava di essere difficile e poteva creare troppo stress.
Vi faccio un riassunto di grande linea della suddivisione.
1. Intensità alta - ripetute/threshold o simile. 60' (30' tranquilli, 30' intensi).
2. A settimane alterne aerobica con esercizi (coordinazione e neuromuscolare) oppure aerobica con Intervalli Tempo Run (fra soglia V1 e V2) 80' (50' tranquilli, 30' più intensi oppure 40' + 40')
3. Endurance run con variazioni (ripetute in salita, progressivi, variazioni di ritmo, steady state). Da 120 fino a 240'. Secondo l'allenamento può essere una divisione da 60/40 fino a 80/20 e qualche volta 90/10.
Quindi la divisone in media sarà circa da 60 a 70% tranquillo e da 40 a 30% d'intensità. Ma, come ha suggerito Mirco, ci sono anche 4 giorni di non attività che vanno a compensare questa divisione più alta rispetto al classico 80/20.
Gogo dice che ha terminato la gara strisciando - diciamo pure in 32° posizione che non è niente male. E quello che è più importante senza grandi strascichi il giorno dopo (almeno cosi mi dice lui).