Quando le ultradistanze ti friggono il cervello
Moderatore: leosorry
Re: Quando le ultradistanze ti friggono il cervello
L’ho già scritto su istagram, storia assurda! E lo dico io che sono il meglio ultra campione dello ultratrail
Re: Quando le ultradistanze ti friggono il cervello
Ennesima conferma che l'essere umano è il peggiore degli esseri viventi sul pianeta. Capace di rovinare la vita a se steso ad agli altri per cose di poca importanza.
Re: Quando le ultradistanze ti friggono il cervello
Ah sì! avevo letto... Storia assurda... È chiaro che nell' ambiente non possono essere tutti amici e tutti corretti però arrivare a tanto è qualcosa di veramente inaspettato... Bah.... Magari ha preso un gel scaduto
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Re: Quando le ultradistanze ti friggono il cervello
secondo me il problema in questo caso è che per arrivare a certi livelli in sport che richiedono una abnegazione (o una "dedication" come dicono negli states) veramente elevata bisogna essere una persona dai comportamenti abbastanza ossessivi, di sicuro una persona ossessionata da questa attività; il problema di alcuni di questi atleti è che se non incanali l'ossessione in maniera giusta rischia di sfociare in comportamenti pessimi, banalmente il "voler vincere ad ogni costo". penso che questo caso sia simile a quello di atleti di vertice che una volta viste le prestazioni che iniziano a calare per l'età vengono beccati a doparsi perchè non accettano che ormai l'apice della loro carriera è passato; bene o male sembra che anche lei non voglia accettare che vi siano atleti più forti di lei e da ciò sfocia un comportamento decisamente irrazionale come quello de lei tenuto su wikipedia (irrazionale perchè pure io se voglio posso andare su wikipedia a scrivere che io sono più forte di kilian o di bekele, ma ciò non mi rende più forte di loro due nella realtà, ma solo nella mia mente malata). anche il non voler accettare che i propri record vengano battuti, cosa che è normale e fisiologica, e che un atleta che vive lo sport in maniera sana sa accettare perchè capisce che un nuovo record aggiorna il proprio record precedente ma non lo cancella...
Re: Quando le ultradistanze ti friggono il cervello
Titolo quanto mai azzeccato, sembra proprio che le ultradistanze creino disturbi comportamentali non solo ai vertici ma anche a livello amatoriale.
Quando il trail era uno sport di nicchia non capitavano certe situazioni, è evidente che la causa è la popolarità e l'apparenza che vanno a braccetto.
Non è più fare una impresa, lottare con i propri limiti e superarsi ma rendere evidente il proprio valore "sportivo" (ma gli altri valori? E per raggiungere quella impresa cosa si è lasciato da parte?), metterlo sui social, pubblicizzarlo, perchè se non è riconosciuto, se non ha il riscontro del like in qualsiasi forma non è un valore reale, un po' come la felicità reale solo se condivisa.
Buone corse
Quando il trail era uno sport di nicchia non capitavano certe situazioni, è evidente che la causa è la popolarità e l'apparenza che vanno a braccetto.
Non è più fare una impresa, lottare con i propri limiti e superarsi ma rendere evidente il proprio valore "sportivo" (ma gli altri valori? E per raggiungere quella impresa cosa si è lasciato da parte?), metterlo sui social, pubblicizzarlo, perchè se non è riconosciuto, se non ha il riscontro del like in qualsiasi forma non è un valore reale, un po' come la felicità reale solo se condivisa.
Buone corse
Re: Quando le ultradistanze ti friggono il cervello
come se Eddie Merckx dalla rabbia andasse a fare lo stesso sulla pagina di Pogagar!!
(no,non lo farà,anzi. ha già ammesso la "sconfitta")
(no,non lo farà,anzi. ha già ammesso la "sconfitta")