mircuz ha scritto:Credo che l'Abruzzo sia un pochino meno antropizzato del Trentino, quindi i problemi di convivenza sono minori. Amo profondamente e rispetto la natura, ma credo che sia un po' utopica la convivenza dell'uomo con animali selvatici predatori in queste zone. Vedi anche il problema cinghiali.
Scusa ma questo lo trovo decisamente non condivisibile. Credo che l'uomo dovrebbe passare senza lasciare traccia, lasciando l'ambiente esattamente come lo ha trovato. Quello che registriamo quotidianamente è, invece, la progressiva trasformazione del territorio (e non per necessità) a danno di un ecosistema già fragile che viene danneggiato in modo irreversibile. L'orso era qui ben prima di te e di me e contribuiva a mantenere l'equilibrio tra specie cacciando proprio le prede più numerose (vedi problema cinghiali) i capi deboli o ammalati.
Affermare che la convivenza tra uomo e predatori non è possibile cosa significa? Che il posto di un animale potenzialmente pericoloso è lo zoo? E le vipere sono pericolose? I cani? Le zecche? Gli squali? Cosa facciamo, dobbiamo bonificare il territorio e il mare da ogni animale "cattivo" perché non compatibile con la vita civile?
Ci sono interi continenti la cui popolazione convive con animali letali ben più pericolosi degli orsi: leoni, tigri, cobra, squali eppure là non ci sono progetti di eliminazione ma sono ben più numerosi quelli di tutela dei predatori a rischio.
Consideriamo inaccettabile il rischio di essere aggrediti da un animale potenzialmente pericoloso, tuttavia usiamo quotidianamente l'auto o la moto accettando con rassegnazione il rischio di morire in un incidente stradale (ben più probabile di un attacco di orso).
Spero che i miei figli possano godere delle meraviglie della natura almeno tanto quanto è stato concesso a me. Da parte mia farò il possibile per permetter loro di vedere gli animali non solo sul libri o nelle riserve naturali. Anche a costo di rinunciare a un po' di libertà nei movimenti.