SIERRE ZINAL: KILIAN “STAMPA” LA DECIMA, JOYLINE CHEPNGENO STUPISCE TRA LE DONNE

A cura di Maurizio Scilla

 

La Sierre-Zinal o “La Course des Cinq 4000”, compie cinquantun anni e ci regala una giornata veramente spettacolare.
Il percorso prevede 31 km con 2200 m dislivello, è veramente particolare con una parte iniziale veramente “tosta”, in 7 km si arriva a Ponchette con ben 1300 m di dislivello, per continuare a salire fino all’Hotel Weisshorn (20 km), dove spiana, prima della discesa finale su Zinal.

 

Quindi in genere nella prima parte sono protagonisti gli specialisti della salita, che poi vedono rientrare coloro che hanno più ritmo nelle gambe.
Alla partenza, alle 11, il termometro segna 26°, ma non sembra preoccupare Kilian Jornet che sin dai primi metri va a dettare il ritmo e ben presto rimane da solo. A Ponchette transita con il sorprendente keniota Josphat Kiprotich, in recupero, a soli 6 secondi. Già oltre il minuto il rossocrociato Rémi Bonnet, quarto il keniota Patrick Kipngeno.
Nel tratto corribile Kiprotich prende il comando ed arriva ad avere a Tignousa 43” di vantaggio sull’iberico, mentre Bonnet e Kipngeno proseguono insieme a oltre due minuti. Ma non tarda ad arrivare la risposta di Kilian che approfitta di un calo del keniota e prende il comando. Intanto rinviene forte Philemon Kiriago (vincitore dell’edizione 2023), che sale al secondo posto, seguito da Patrick Kipngeno.

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©GoldenTrailSeries/@SierreZinal/@ColinOlivero

Kiriago è autore di un recupero favoloso e supera Kilian, che però non si arrende e replica attaccando in un tratto tecnico in discesa a una velocità folle, cercando di porre tra sé e il giovane africano un gap sufficiente da poter gestire negli ultimi metri su asfalto favorevoli a quest’ultimo.
Sul traguardo di Zinal Kilian chiude in 2h25’34” con il nuovo record del percorso, seguito a meno di due secondi da Philemon Kiriago, autore di una prova favolosa. Podio completato da Patrick Kipngeno.

Nella top ten anche Josphat Kiprotich (Kenia), Roberto Delorenzi (Svizzera), Paul Machoka (Kenia), Sylvain Cachard (Francia), Jonathan Camilo Castillo Saenz (Colombia), Rémi Bonnet(Svizzera), Ezekiel Rutto Kenia).
Per i colori azzurri, buon undicesimo posto per Daniel Pattis, seguito al quindicesimo posto da Francesco Puppi, diciottesimo Henri Aymonod. 

Una gara tutta di testa in campo femminile per la sorpresa della giornata, la keniota Joyline Chepngeno.  Questa ragazza, dopo essere stata una promessa nel mezzofondo da adolescente, aveva lasciato l'atletica, diventando madre di due figli. Sembrava che la corsa non sarebbe più stata parte della sua vita, invece un anno e mezzo fa, vedendo alcune sue ex avversarie delle gare giovanili ben figurare in Europa nelle corse in montagna, ha deciso di riprovarci. Ha perso 30 kg in 18 mesi e si è presentata al via della Sierre Zinal. Era la sua prima gara al di fuori del Kenya la sua prima gara di corsa in montagna.

Tutti si aspettavano un crollo nella seconda parte della keniota, mancando completamente di esperienza, invece Chepngeno ha visto aumentare man mano il suo vantaggio e chiude in 2h54’06”, lasciando a più di 8 minuti la britannica Scout Adkin, terza in recupero la rumena Madalina Florea. Seguono: Philaries Kisang (Kenia), Cristina Simon (Romania), Anna Gibson (USA), Sophia Laukli (USA), Oria Liaci (Svizzera), Julie Lelong (Francia) e Caitlin Fielder (Nuova Zelanda).
Per l’Italia, ottimo undicesimo posto per Elisa Desco, prima della categoria Veterane, diciassettesima Cecilia Basso, seguita da Camilla Magliano.

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©GoldenTrailSeries/@SierreZinal/@JustinGalant