Un altro "tranquillo week end di paura" quello appena quello appena trascorso e cha visto andare in scena niente meno che tre gare stellari. In Italia era il momento della gara più importante dell’intera stagione, la Lavaredo Ultra Trail mentre al di là del’oceano si correva la 100 miglia trail più vecchia al mondo, la Western States. Infine oltralpe, a Chamonix era il momento di un’altra classica, la Marathon du Mont-Blanc.
THE NORTH FACE LAVAREDO ULTRA TRAIL
Giunta all’undicesima edizione la LUT è ormai uno dei principali appuntamenti mondiali, facendo anche parte dell’Ultra Trail World Tour. La prima gara andata in scena è stata la Cortina Skyrace (20 km 1.000 m+) giovedì sera. Dominio incontrastato per il veneto Eddj Nani, che ha demolito il vecchio record e ha chiuso in 1h37’22”, a più di 8’ il francese Erick Perrin e terzo il belga Guillaume Sepulchre. Tra le donne vittoria per la maratoneta britannica Mara Yamauchi che ha tagliato il traguardo in 2h02’04”, seguita dalla francese Chloé Lalevée e dalla nostra Giulia Scardoni.
Alle 23 di venerdì è partita la gare regina, la Lavaredo ultra trail, di 120 km con 5800 m+. Per metà gara dominio assoluto per lo spagnolo Pau Capell (già vincitore della Transgrancanaria quest’anno), che ha avuto anche 14’ di vantaggio. Ma al Rifugio Col Gallina il colpo di scena, infatti transita per primo il francese Fabien Antolinos, seguita a pochi da secondi dallo yankee Seth Swanson. Sarà poi l’americano a passare al comando, ma nella discesa finale il francese, nonostante i problemi di stomaco, forzava, andando a vincere in 12h32’34”, secondo Seth Swanson (12h34’41”), terzo il norvegese Erik-Sebastian Krogvig (13h09’21”). A soli 2’ dal podio, ma autore di una splendida gara, al quarto posto, Fulvio Dapit. Per quanto riguarda gli altri italiani, nella top 20, dal 16 al 18° posto, Saverio Monti, Roberto Mastrotto e Giovanni Tacchini, ventesimo Giulio Ornati.
Per quanto riguarda le donne, per metà gara battaglia tra la francese Caroline Chaverot e la neozelandese che risiede ad Hong Kong, Ruth Croft. Poi la transalpina ha cambiato marcia, riconfermandosi dopo la vittoria di due anni fa. 14h05’45” il suo tempo, Ruth Croft finisce seconda in 14h51’36”, terza con una gara regolare come sa fare lei, la nostra Lisa Borzani (5h53’49”).
Sabato mattina è stato il turno del Cortina Trail, 48 km e 2600 m+. Netta vittoria per l’emiliano Matteo Pigoni (4h28’52”), davanti a Enzo Romeri(4h37’26”), terzo il polacco Pawel Krawczyk (4h42’31”). Gl altri italiani nella top ten: quarto Christian Modena, quinto il nostro Francesco Rigodanza, settimo Simone Corsini, ottavo Marco Tramet e nono Marco Zanchi, al suo ritorno alle competizioni.
Tra le donne, bella vittoria per Silvia Serafini (5h2456”), davanti a Francesca Pretto (5h33’01”) e alla francese Garance Blaut (5h43’53”).
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WESTERN STATES
questo era il week end della 100 miglia trail più vecchia al mondo, la leggendaria The Western States che parte da Squaw Valley e arriva a Auburn.
prima parte stradominata come prevedibile dal “fenomeno” Jim Walmsley che ha avuto anche 54’ di vantaggio sul sudafricano Ryan Sandes. Ma a Rucky Chucky la svolta, Jim Walmsley si ritira, ha corso 4 ore senza nutrirsi, passa al comando Ryan Sandes con 29’ su Alex Nichols, terzo Marc Hammond. Le prime posizioni non cambieranno più, il sudafricano chiuderà in 16h19’37”, Alex Nichols in 16h48’23” e Marc Hammond in 16h52’57”. Primo europeo, al nono posto, il britannico Paul Giblin, undicesimo lo spagnolo Tofol Castanyer, seguito dagli svedesi Jonas Buud e Elov Olsson, sedicesimo Erik Clavery, al diciottesimo posto il nostro Davide Grazielli, gara fantastica per lui che ha chiuso in 19h53’37”.
Tra le donne partenza coraggiosa della svizzera Andrea Huser, al comando per 35 miglia. Poco più avanti passa al comando la 23 anni Cat Bradley, seguita da Magdalena Boulet, già vincitrice ad Auburn. Per quanto riguarda le prime due posizioni, nulla cambierà più. Qundi la vittoria va alla giovane Cat Bradley in 19h31’30”, quindicesima asoluta, secondo gradino del podio per la Boulet (19h49’15”), mentre per quanto riguarda la terza posizione, è andata ad un’altra giovane, Sabrina Stanley (20h11’41”), autrice di una gara tutto in rimonta. Tempi molto alti in generale a causa delle condizioni quasi proibitive per via delle alte temperature.
MARATHON DU MONT-BLANC
Tra le donne, netta vittoria per la svedese Mimmi Kotka, sempre in testa (12h29’51”), seconda l’autraliana Lucinda Bartholomew (13h23’12”) e terza la russa Ekaterina Mityaeva (13h24’11”).
Ieri era il turno della 42 km e 2730 m+, ed era il ritorno alle gare di “the king” Kilian Jornet. Vittoria per lui ma resa difficile dal norvegese Stian Angermund-Vik e dallo statunitense Max King. Al trentunesimo in pratica erano in 3 al comando, mentre alla Flegere (37 km) erano rimasti lo spagnolo e il norvegese a giocarsi la vittoria. Nello strappo finale che porta a Plampraz Kilian è riuscito a staccare il rivale e chiudere in 3h45’45”, dopo 1’20” ha tagliato il traguardo il norvegese, seguito da Max King (3h50’49”). Bella prova per due nostri giovani, entra nella top ten Riccardo Borgialli in 4h14’54”, subito dopo ha tagliato il traguardo Davide Cheraz.
Tra le donne vittoria per la statunitense Megan Kimmel (4h40’36”), davanti alla svedese Ida Nilsson (4h49’03”) e alla francese Annie Jean (4h51’17”).