CHIANTI ULTRA TRAIL BY UTMB: BRILLANO REITERER, CHERAZ E MAGLIANO

Testo di Maurizio Scilla

Chianti Ultra Trail by UTMB è stata la prima gara stagionale in Europa delle UTMB World Series, oltre 3800 gli atleti al via di Radda in Chianti, con 75 nazioni rappresentate.

Nell’Ultra Trail Chianti Castles, 103 km (4000 m+), tra vigneti, uliveti, strade bianche e castelli nel cuore della Toscana si è imposto l’azzurro Andreas Reiterer con lo strepitoso tempo di 8:40:33, abbassando di due ore il record del giapponese Junsuke Mizuno. Il podio veniva completato dai francesi Sebastien Spehler e Paul Cornut Chauvinc. Tra le donne la vittoria è andata alla spagnola Azara Garcia De Los Salmones (10:12:29) con oltre un’ora di vantaggio sulla tedesca le inseguitrici Heidi Annemarie Schwartz e l’italiana Nicoletta Gossa, quarta Francesca Canepa e ottava Antea Pellegrino.

andy claudio bellosta

© Claudio Bellosta

Queste le parole di Andreas Reiterer: “E’ stata una gara dura perché la prima parte è molto corribile mentre nella seconda parte trovi salite corte ma ripide e a tratti tecniche. Sebastien Spehler ha tirato sempre, abbiamo battagliato, poi attorno all’85 km su una salita lunga ho provato ad attaccare, son riuscito a prendere un po’ di vantaggio. Al 95 km mi son girato e l’ho visto lì vicino e mi son detto “devo dare tutto quello che ho, full gas, altrimenti mi prende!”. Negli ultimi km ho preso un margine di una decina di minuti, lui è andato un po’ in crisi, così ho potuto godermi la vittoria. Adesso si guarda avanti ai prossimi impegni, Campionati Europei ad Annecy, Lavaredo Ultratrail e OCC”.

 

Nel Chianti Ultra Trail (73 km 2850 m+) la vittoria è andata all’iberico Aleix Toda Mas (5:55:41), che ha preceduto per un meno di un minuto il valdostano Davide Cheraz e l’altro spagnolo Andres Garcia Blanco. Nella top ten anche Riccardo Borgialli (sesto), Carlo Salvetti (nono), Stefano Rinaldi (decimo).
Tra le donne la vittoria è andata a Emily Hawgood, l’atleta cresciuta nello Zimbabwe, che ha preceduto la britannica Tara Grosvenor e la portoghese Paula Barbosa, due italiane nella top ten, Irene Zamboni e Marta Vigano, rispettivamente sesta e ottava.

 © Claudio Bellosta

Il commento di Davide Cheraz: “Siamo partiti subito con un ritmo abbastanza sostenuto, ho fatto tutta la gara con lo spagnolo che ha poi vinto. Nell’ultima discesa è andato via e non sono riuscito a rispondere. Sono molto contento della mia gara, è un percorso super veloce, quasi tutta da correre, tranne due pezzettini. E’ una gara impegnativa in questo momento della stagione nel quale non sei molto abituato a correre, però devo anche dire che sul “corribile” io mi trovo molto bene. Per quanto riguarda i miei impegni futuri nel breve periodo, sono la Transvulcania a maggio e i Campionati Europei se sarò convocato”.

Nella Marathon Trail (43 km 1650 m+) podio per due terzi britannico, con la vittoria di Robbie Simpson (2:50:42), davanti al francese Simon Paccard e a Bertie Houghton. Appena fuori dal podio l’altoatesino Hannes Perkmann (quarto) e il piemontese Cristian Minoggio (quinto). Nella top ten anche Mattia Bertoncini (decimo).
Tra le donne la vittoria è andata alla spagnola Nuria Gil Clapera che ha chiuso in 3:20:45. Al secondo posto la torinese Camilla Magliano (3.23:14), terza la svizzera Theres Leboeuf, decima Sara Lagomarsino.

L’avvicinamento alla gara, la gara e le emozioni di Camilla Magliano: “Mi sono iscritta alla Chianti Marathon qualche mese fa perché ho scoperto il mondo UTMB con le sue regole, le sue stones, ed ho capito che se avessi voluto fare l'OCC non avrei potuto, a meno di fare una gara, ma una gara subito! La prima del calendario: questa! Clic mi iscrivo. La scorsa settimana vedo le iscritte e trasecolo, un livello spaziale, la campionessa del mondo, Maude Mathys, Nuria Gil Clapeira e via dicendo, solo nomi importanti. Va beh, tra gli immortali ci sarò anche io. Partenza ore 7. Come sempre andiamo in furgone che sarà la nostra cuccia. Sveglia alle 4.45, colazione e riscaldamento in mezzo al mondo. Sì perché Radda in Chianti si è trasformata in una metropoli, solo stranieri, senti parlare inglese, francese, spagnolo, tedesco, una meraviglia. Si parte sbam! Si parte forte, molto forte, imposto il mio ritmo e corro sapendo che la cosa importante è riuscire ad alimentarsi costantemente. Freddo i primi km, mani ghiacciate, concentrati corri. Supero la campionessa mondiale la vedo in difficoltà, vado corro. Al primo ristoro Leboeuf si ferma per riempire l’acqua, io sono partita con un litro, la supero. Corro, prendo una "ciucciata" di gel e così farò ogni tot lungo il viaggio. Bevo dalla flask e scopro che in una ho messo l’acqua frizzante, io odio l’acqua frizzante......"Vai Cami, vai", Edo mi incita! Caspita mi aveva detto che sarebbe stato al 23°, sono già a metà gara. Passo sorridente, sto bene. "Sei seconda" mi dicono in mille lingue, non ci penso, tutto può essere, tutto può cambiare, siamo solo a metà gara. Salgo, scendo, supero gli atleti della 73, mi sento bene, le gambe girano allegre. Corro con un ragazzo, abbiamo lo stesso ritmo! Bello! Ristoro: 37.5km....cavolo manca poco. Passo in mezzo ad una folla che si rifocilla, riempie flask ed io sgattaiolo via, perdo il compagno di corsa, peccato. Salgo, scendo, corro ed eccolo che torna con me! Mamma che caldo ho una sete pazzesca, non pensarci manca poco.....saliiiiii saliiii! Intravedo il campo sportivo, guardo l’orologio, il Garmin dice 700metri alla meta, olé seconda! Incredibile felicissima. E ora il prossimo obiettivo sarà la Maremontana, prova di selezione per gli Europei”.

Domenica spazio alle distanze più corte, la 20 km, Chianti Half Trail, con le vittorie tutte italiane di Matteo Rossi (1:21:40) e Anna Hofer (1:34:44) e la 15 km, Chianti Wine Run, vinta dal francese Alvïn Alexandre (1:02:00) e la moldava Irina Manic (1:17:44).