Testo di Francesco Rigodanza
Fine Agosto è periodo UTMB o come piace dirlo ai francesi il “summit mondiale dell’Ultra Trail” e in effetti, l’evento di Chamonix rimane il mondiale di fatto per le distanze sopra i 100 km con CCC e UTMB.
Quali sono le carte italiane per UTMB?
La doverosa premessa è che storicamente sopra i 100 km l’Italia fatica sia per tradizione, sia come numero di atleti elite e di conseguenza risultati.
Prendendo in considerazione gli ultimi dieci anni all’UTMB gli uomini hanno ottenuto solo due top ten con Giulio Ornati (9° nel 2017) e Stefano Ruzza (7°, 2018) con il miglior tempo in assoluto per un italiano: 23h02.
In campo femminile c’è stato l’exploit del 2018 con la vittoria di Francesca Canepa con il tempo di 26h03 e il 5° posto di Katia Fori ma poi l’unico altro ingresso in top ten è stato quello di Francesca Pretto nel 2022, 9°.
Similarmente sulla 100 km si contano sedici top ten negli ultimi dieci anni (sei uomini, dieci donne) c’è stato nel 2023 il podio di Andreas Reiterer in 10h23 (oltre al 4° nel 2022) mentre altre top ten sono Riccardo Montani (7°, 2022), Marco Degasperi (4° 2018), Giulio Ornati 5° nel 2014 e Giuliano Cavallo 3° nel 2016. Tra le donne dieci ingressi in top ten negli ultimi dieci anni con Agnese Vaz Gen autrice del miglior piazzamento, 7° nel 2021 mentre il miglior crono risulta di Camilla Spagnol nel 2022, 13h47, ma insufficiente per entrare in top ten (17°)
I numeri degli atleti élite partenti (per UTMB >850 uomini, >690 donne) rispecchiano queste statistiche storiche mostrando una minoranza di atleti italiani rispetto ad altre nazioni:
Nella gara regina, l’UTMB, schieriamo quattro atleti (Philipp Ausserhofer e Daniel Jung tra gli uomini, Martina Valmassoi e Alessandra Boifava tra le donne). La Francia ne ha 19, gli Stati Uniti 17, la Cina 10, la Spagna 11.
Sulla CCC abbiamo quattro maschi (Andreas Reiterer, Davide Cheraz, Riccardo Montani e Tobias Geiser) e nessuna donna. Su questa distanza gli Stati Uniti si presentano con 22 atleti (in perfetta parità, 11 uomini e 11 donne), la Francia con 15, la Cina con 8, Spagna e Germania con 6.
Sulla 50 km della OCC, distanze su cui siamo più competitivi, invece abbiamo 7 atleti, 3 uomini (Francesco Puppi, Michele Meridio, Mattia Bertoncini) e 4 donne (Elisa Desco, Camilla Magliano, Marina Cugnetto, Veronica Maran): la Spagna ne ha 22, gli Stati Uniti 15, la Francia 10.
Cosa ci aspettiamo quindi da questo UTMB azzurro?
Sarebbe azzardato fare confronti con Spagna, Francia e Stati Uniti in termini di piazzamenti e atleti sul podio, però sarebbe bello vedere rinfrescati quei numeri delle top ten italiane e qualche tempo assoluto migliorato smuovere un trend che, soprattutto nelle 100 miglia, sembra stagnante da qualche anno.
E se non succederà potremo almeno porci le classiche domande sul perché noi quantitativamente siamo meno: forse abbiamo un numero limitato di praticanti? Forse non siamo in grado di attirare i giovani verso questa disciplina? Forse preferiamo orientarci verso gare più corte? Forse manca un movimento più professionistico? Per questo aspettiamo i risultati del 1° settembre.