NOMINATION OSCAR DEL TRAIL '18 - gli italiani

Dopo aver presentato i migliori atleti candidati all'Oscar del Trail internazionale, tocca ora agli atleti italiani, essere presentati quali candidati al premio per il miglior atleta uomo e donna italiani

Ecco il link per le votazioni.

 

 

Miglior atleta italiano

181127 ita nm

Il 2018 ha fatto vedere tante belle cose per i colori italiani, sia tra le Ultra che tra le Sky. Là dove conta la velocità Nadir Maguet ci aveva già abituato a parecchi primi posti tra Sky e Vertical su suolo italiano, ma la conferma del suo valore si è vista quando in Scozia ha combattuto ad armi pari contro Killian per conquistare l’argento ai mondiali di Skyrunning.

 

181127 ita dm

Il coniglio dal cilindro lo ha però tirato fuori Davide Magnini a ottobre. Che fosse forte lo sapevamo, soprattutto in prospettiva futura, ma quel che ha combinato a Limone… Corre venerdì il vertical e arriva terzo, poi parte il sabato mattina, si accorge di stare bene e non si volta più indietro. Gara, record, muro delle 3 ore abbattuto. Per il 2019 le aspettative sono altissime.

 

181127 ita mdg

Ci spostiamo poi sulle gare più lunghe. Prima con la bandiera Marco de Gasperi, che esordisce su una 100 km con una CCC corsa sempre da protagonista in seconda posizione prima di veder sfumare il podio negli ultimi chilometri di gara. Tanti chilometri non hanno però pregiudicato velocità e ritmi alti. A 41 anni Marco tiene ancora testa alla nuova generazione di ragazzini terribili, come testimonia il 7° posto di Limone, il 15° di Sierre-Zinal o l’8° di Madeira Skymarathon.

 

181127 ita sr

Chi invece al cospetto del Monte Bianco ha azzeccato la gara dell’anno o della vita (ma noi di corse così gliene auguriamo molte a venire) è Stefano Ruzza. Tra allenamenti in suolo e americano e gare centellinate non potevamo sapere il suo stato di forma, si sapeva che era capace di ottime cose (come il 7° posto al Grand Raid de la Réunion nel 2014), ma che sorpresa trovarselo là davanti a tutti a recuperare posizioni su posizioni mentre i big partiti a 3 min/km erano costretti ad abdicare uno dopo l’altro. 7° posto. Il miglior risultato tra gli uomini dai tempi di Marco Olmo. La gara perfetta. Chapeau.

 

181127 ita am

Se dobbiamo però ad andare a vedere la costanza dei risultati non si può non parlare del 2018 di Andrea Macchi. Alfiere della spedizione italiana a Penyagolosa raccoglie un 24° che ne fa il miglior azzurro al traguardo. Risultato buono ma non esaltante, il cambio passo lo fa a Cortina quando è tempo di LUT. Per tutta la gara è lì a braccare i migliori, sempre tra i primi finisce 5° in 13h01. Il miglior crono italiano di sempre. Come ciliegina sulla torta ci aggiunge un secondo posto al campionato italiano FIDAL e la vittoria in Cappadocia nella tappa turca delle UTWT. Veloce da marzo a ottobre.

 

Miglior atleta italiana

Il livello del trail italiano femminile è sempre alto, e come l’anno scorso, abbiamo atlete che potrebbero essere tranquillamente candidate tra le migliori a livello internazionale.

181127 ita w kf

Torniamo con la mente a inizio settembre. Alzi la mano chi non si è emozionato quando, dopo la notte movimentata, dalla tempesta sono spuntate sul live un paio di bandierine italiane là tra i posti che contano di più. Prima tutte le telecamere hanno puntato sul viso sorridente di Katia Fori, al traguardo ottima 4a, poi da La Fouly è stato un assolo di Francesca Canepa.

 

181127 ita w fc

In costante rimonta e sempre con quella manciata di minuti di vantaggio su Uxue Fraile che hanno dato quel tocco di suspense in più per tenerci aggrappati al live finché la valdostana non è sbucata nella piazza gremita di Chamonix. Vince la gara più importante al mondo, per la prima volta un’italiana. Se non è storia questa…

Ah già, ci aggiunge anche altri due podi nel circuito UTWT: 1a Istria 100 Miles e 3a Cappadocia Ultra Trail.

 

181127 ita w cf

Cecilia Flori è un’altra che sulle lunghe distanze mena forte. Peccato se ne parli un po' poco ma evidentemente dà i suoi frutti il vivere dall’altra parte del mondo (Nuova Zelanda). Oltre a podi e vittorie agli antipodi viaggia nell’emisfero boreale per terminare la CCC al limite della top ten e fare 5a alla Western States che rimane la miglior prestazione di un italiano sulla pista di Auburn.

 

181127 ita w fp

Tornando alle gare di casa inseriamo tra le nomination anche Francesca Pretto, partita a rilento ad inizio anno, ha ritrovato buone sensazioni sulle gare venete di Cortina Trail (5a) e Transdhavet (1a) prima di esordire sulla distanza di “troppi chilometri” al Tot Dret vincendo tra le donne e arrivando 4a assoluta.

 

181127 ita w sr

Tra le nomination torna anche Silvia Rampazzo, già vincitrice dell’Oscar 2017, un po' meno vittorie dell’anno scorso ma rimane un ruolino di marcia impressionate. Siamo noi che ci abituiamo troppo bene. Oltre alla sfilza di vittorie su suolo italiano, quest’anno si dedica al circuito delle Golden Trail Series dove grazie al 7° posto di Zegama, 6° di Marathon du Mont Blanc, 8° di Ring of Steall e 6° di Otter Trail ottiene un prestigioso 5° posto finale a pari merito con Megan Kimmel. Siccome non è mai abbastanza ci aggiunge un altro podio sul mondiale di Corsa in Montagna. Aspettando i Mondiali di Trail 2019 di nuovo sulle sue distanze.