Caspita, infognato da paura al lavoro e mi sono perso questo thread.
Personalmente, primo gruppo
wannabe ma membro onorario con golden card del secondo gruppo. La mia indole è quella di applicarmi per ottenere qualche risultato, sono sempre stato uno studioso e mi piace mettere metodo in quello che faccio, ma alla fine la quotidianità, gli imprevisti, tutti i casini della vita hanno quasi sempre la meglio. Trabocco di alibi, tutti molto validi: ho un lavoro impegnativo e mentalmente totalizzante, una famiglia e due bimbi piccoli, scrivo per la più bella rivista del mondo e ne curo una sezione che richiede un sacco di tempo, ogni tanto mi dedico anche un po' alla mia vita sociale e mi piace viaggiare con il mio camper.
Dopodiché, so che se non riesco ad allenarmi come alcune persone che conosco e il cui impegno stimo profondamente, è soprattutto perché non mi sono costruito una vita in cui gli spazi per questo genere di attività impegnative e continuative possano trovare lo spazio di cui necessitano. E' lo stesso motivo per cui non suono più in modo serio, o per cui non mi sono mai più imbarcato in percorsi di studio veri e propri.
Anche se non ho mai provato lo stress e la "stufia" (termine tecnico piemontese per indicare il tedio

) di Riccardino, capisco benissimo da dove possano arrivare e quanto possano essere demotivanti. La risposta, secondo me, è terribilmente semplice, quasi spietata: lascia perdere, fai altro, se la voglia torna bene e sennò vorrà dire che i tuoi giorni di corsa sono passati, per lasciare il posto ad altro. Non ho ben capito se poi la voglia ti torni, dopo un periodo di stop, in tal caso credo che tu debba semplicemente rivedere la metodologia di allenamento che hai utilizzato finora, evidentemente non adeguata alle tue caratteristiche di uomo, prima ancora che di atleta.
Gran bella discussione, torniamo on topic e se volete il thread sulla balance board lo spostiamo da un'altra parte
