UTLO - Ultra Trail del Lago d'Orta - 21-21-22 ottobre 2017

[NoTrail]

Ciao a tutti,
che avventura ragazzi miei!

È stata difficile ma anche elettrizzante, questa UTLO. La mia prima 50 miglia vera e propria, con un profilo di gara davvero faticoso e, sul finale, a tratti crudele
Però me la sono portata a casa, e ne sono molto orgoglioso. Sto rimettendo in ordine le idee, i ricordi e i momenti della gara, credo che sarà particolarmente bello scriverne su Spirito Trail.

Bravi tutti i finisher, sia il mio amico Deeago che è andato come una spia sia i ragazzi della 120, gara davvero tostissima.

Ico, la tua è stata una stagione sopraffina, va bene anche così adesso tutti in letargo (agonisticamente parlando eh) con l'unica eccezione del Vialattea, poi di pettorali se ne riparla in primavera.

[andard]

Complimenti a tutti i finisher, in particolare a Offriends... gran prova di resilienza! Io non conosco esattamente tutto il percorso della 120 però a spanne posso capire cosa avete provato, gara tosta, si parte subito forte: la salita al Mottarone è sicuramente uno dei tratti tra i più impegnativi, infatti al ritorno ad Omegna ci sono stati 27 ritirati.
Io ero tra i tanti volontari, venerdì sera ho piantonato la palestra, poi ho dato il cambio al controllo materiali, mentre sabato ero al ristoro di Fornero, pensavo di accusare maggiormente la stanchezza, a parte una crisi di sonno intorno alle 7 poi è andato via tutto liscio.

[Pedro]

Io mi sono limitato alla 58k. A dire il vero non avevo nemmeno in programma questa gara, tant'è che dopo la TDS avevo decisamente tirato i remi in barca: un paio di settimane di ozio, dopo due o tre uscite corte a settimana su strada, giusto per non affossarmi del tutto. Poi un paio di amici sono saltati su con l'idea dell'UTLO e allora...
La gara: organizzazione al top, balisaggio minimalista ma efficace, ristori da cinque stelle. Bellissimo percorso fino a metà gara (2000 e passa D+ in 20 km...), il resto un po' noiosetto, molto corribile, con discese lunghissime e poco o nulla tecniche che mi hanno distrutto le gambe. E infatti dal 35 km in poi ho decisamente rallentato, la mancanza di allenamento si è fatta sentire, sulla discesa finale nel bosco (questa si, ripida e insidiosa) i crampi mi hanno dato il colpo di grazia! Comunque sono riuscito a portarla a casa senza soffrire eccessivamente in 9 ore e qualche minuto, tutto sommato sono soddisfatto. Poi due birre all'arrivo, doccia bollente, un altro paio di birre al pasta party... giornata positiva, direi...
Il peggio (e me lo aspettavo) in questi giorni, DOMS come se non ci fosse un domani...

gg

[Mahar]

Io mi sono limitato alla 58k. A dire il vero non avevo nemmeno in programma questa gara, tant'è che dopo la TDS avevo decisamente tirato i remi in barca: un paio di settimane di ozio, dopo due o tre uscite corte a settimana su strada, giusto per non affossarmi del tutto. Poi un paio di amici sono saltati su con l'idea dell'UTLO e allora...
La gara: organizzazione al top, balisaggio minimalista ma efficace, ristori da cinque stelle. Bellissimo percorso fino a metà gara (2000 e passa D+ in 20 km...), il resto un po' noiosetto, molto corribile, con discese lunghissime e poco o nulla tecniche che mi hanno distrutto le gambe. E infatti dal 35 km in poi ho decisamente rallentato, la mancanza di allenamento si è fatta sentire, sulla discesa finale nel bosco (questa si, ripida e insidiosa) i crampi mi hanno dato il colpo di grazia! Comunque sono riuscito a portarla a casa senza soffrire eccessivamente in 9 ore e qualche minuto, tutto sommato sono soddisfatto. Poi due birre all'arrivo, doccia bollente, un altro paio di birre al pasta party... giornata positiva, direi...
Il peggio (e me lo aspettavo) in questi giorni, DOMS come se non ci fosse un domani...

gg

praticamente quello che avrei scritto io anche io alla mia prima UTLO sulla 58km (anzi 60) , l'ho fatta perché a un amico servivano i punti itra e così mi sono iscritto.
alla fine ci siamo divertiti e siamo arrivati insieme appena in tempo per non usare la frontale ...momento "top " al ristoro del 30°km quando ci siamo guardati in faccia e senza indugio abbiamo tolto gli zaini e ci siamo seduti con una bella birra ! complimenti a chi ha fatto le distanze più lunghe perché la gara era davvero impegnativa, non vi ho invidiato quando si incontravano le varie deviazioni, complimenti all'organizzazione, ai volontari e grazie per i ristori ( credo i migliori che abbia mai incontrato). ora serve la neve per il ViaLattea

[augusto losio]

Come qualcun altro ha scritto, non è stata assolutamente la solita UTLO con 30 km in più dell’inizio: il totale è molto più della somma degli addendi, io sono arrivato completamente spompato.
Non sono tanto da boschi, ma il tracciato mi è piaciuto come gli altri anni, la maggiore difficoltà alla fine quando il sentiero era completamente al buio e la frontale rischiarava le bandelle che per via delle curve e del dislivello apparivano a piccoli gruppi e sembrava che si illuminassero improvvisamente venendoti incontro.
Forse era lo stato onirico-allucinatorio, ma mi pareva che tutto quanto fosse completamente irreale.
Ristori molto ben forniti (beh, dal messaggio di Yulia avevo capito che quelli a birra sarebbero stati un po’ di più…però mi sono rifatto con 3 vin brulé che mi hanno giovato) e balisaggio decisamente sopra le righe nel senso di ricco e abbondante.
Sono stato impressionato dalla evoluzione di tutto l’insieme, a partire dall’offerta di gare fino alla presenza entusiasta dei volontari: ormai a ottobre in Omegna stiamo parlando di un evento sopra le righe, e quest’anno mi sono rappacificato anche con gli ultimi km sul lungolago che (per chi arriva nelle ore non notturne) deve essere una passerella appagante e di tutto rispetto tra il pubblico che penso ci sia.
Pochissimi rifiuti sui sentieri, mi sono fatto l’idea che fossero caduti per distrazione e non per dolo da quanto erano pochi quelli che ho visto.
In qualche tratto tanti incroci con le gare più veloci, ma dubito si possa fare qualcosa al proposito: l’unico disturbo era far passare tutti, ma nessuno ha mai protestato anche quando l’ho fatto aspettare un po’ più del dovuto.
Unica nota dolente, ma l’organizzazione non c’entra per nulla ovviamente, tutta la polvere che abbiamo respirato a causa di un terreno secco fino all’arsura, in certi tratti il polverino era fine come borotalco.

Comunque, lunedì pomeriggio sono uscito prima dal lavoro per invitare la moglie a un aperitivo riparatore per farmi perdonare dello stato in cui sono approdato a casa alle otto di domenica mattina dopo due ore di guida, giuro che la prossima volta mi stendo sul sacco a pelo e dormo il sonno del giusto.

[portnoy]

@ Augusto

Quando sei arrivato non ero lì, e questo mi dispiace un pò, ma durante la gara sei stato uno dei miei sorvegliati speciali ! Nelle Ultra sei una garanzia, niente e nessuno ti ferma !

[augusto losio]

Quando sei arrivato non ero lì, e questo mi dispiace un pò

ennò, c'eri anche tu? ma in gara o come spettatore?
mi spiace che non ci siamo incrociati (c'era pure michelozzo, che ho visto su una discesa), ti avrei fatto i complimenti per la prestazione al morenic.
ci risentiamo, bada bene che la stagione non è finita, tra vialattea e prealba...

[portnoy]

ennò, c'eri anche tu? ma in gara o come spettatore?

Eccerto che c'ero, ho visto partenza e un pò di arrivi 120 k (ma non ti ho incrociato ), intanto bighellonavo al village salutando chi conoscevo e tentando di acchiappare al volo la carta di credito quando, di sua sponte, svolazzava tentando di infilarsi in qualche lettore cc ai vari gazebo ! Io sarò al Casto, TTM (dove mi sa che pascolerò sulla corta non competitiva, ma magari no), sto valutando Maddalena Urban Trail (che è ben poco urban).Il Vialattea mi lascia perplesso, per ora niente neve all'orizzonte e mezzo Piemonte che brucia...se vado te lo faccio sapere.

[andard]

resoconto della mia esperienza da volontario all' UTLO: http://steprunninglife.blogspot.it/

[deeago]

Per prima cosa grazie ad Augusto (bravissimo fiinisher) e Deeago per i complimenti.
La mia gara si é rivelata un incubo dal 20km, complice il freddo in cima al Mottarone, ho avuto un violento attacco di dissenteria con crampi cosi forti che in discesa sono caduto. Sono ripartito cercando di reidratarmi ma subito dopo il ristoro del 30 ad Omegna ho avuto un secondo attacco. Ho continuato ma ero talmente debole che in 7 ore ho fatto 16 km... durante questo calvario ho incontrato Augusto al quale ho proclamato che l’avrei finita comunque, ma dentro di me non ci credevo, l’idea di soffrire cosi ancora per 18/20 ore era insostenibile. Ogni mezz’ora mi buttavo per terra per cercare di dormire ma tutti quelli che passavano mi svegliavano x chiedermi se stavo bene...a questo punto mi sono detto: arrivo all’Alpe Sacchi e al ristoro mi ritiro (oltre al disagio fisico mi distruggeva il pensiero di mandare a monte mesi di ottima preparazione)...ma in discesa prima della salita all’alpe sono crollato e mi sono nascosto a dormire dietro un cespuglio. Mi sono risvegliato dopo mezz’ora perché ho sentito delle persone che parlavano ad alta voce...e sorpresa tra di loro c’era un amico conosciuto all’Eolo Campo dei Fiori. Mi ha convinto a ripartire per arrivare all’Alpe Sacchi e mangiare qualcosa. Un altro ragazzo mi ha dato delle noci (i gel non mi davano nessun beneficio) e con grande sofferenza sono arrivato al ristoro. Ho mangiato un enorme piatto di pastina e ho cominciato a riprendermi...e soprattutto ho trovato Deeago che ha risposto ai miei lamenti e intenti di ritiro con un perentorio: ora riparti e la finisci! Più che le parole sono stati la sua convinzione e il tono perentorio della sua voce ha spronarmi a ripartire.
A questo punto ho cominciato, rigenerato di testa e di fisico, a macinare chilometri, nonostante due pitstop per altrettanti microsonni ( a questo proposito un grande grazie alla signora del ristoro Boleto che mentre dormivo sul pavimento mi ha messo una coperta, un grazie che va esteso a tutti i volontari dell’Utlo).
Quasi incredulo ho finito la gara correndo gli ultimi 3km sul lungolago.
Morale 1: per finire le gare servono volontà e testa ma soprattutto dei buoni amici!!!
Morale 2: l’UTLO 120 é veramente una gara dura, é molto di piú che la 90 con 30 km di aggiunta.
Morale 3: non contano solo dislivello, km e tipo di terreno, ma soprattutto quanto sono ripide le salite (il vertical per salire al Mottarone si é fatto sentire 30/40 km dopo).
In sintesi: una gara dura, ma organizzata perfettamente (balisaggio, ristori, sicurezza, ricettività...) e con dei volontari eccezionali. Grazie!

Sei stato bravo ad arrivare in fondo.

AL ristoro avevi l'aria stanca, ma sembravi ancora perfettamente in te: per questo ero fiducioso per te!