Le "crisi"
Moderatore: blackmagic
Re: Le "crisi"
Mi sembra che @Martin , ma forse ricordo male, avesse però detto che ci sono pareri contrastanti sull’utilità di questo tipo di allenamenti…
Re: Le "crisi"
Quanti grammi/h si introducono nn conta,conta quanti se ne riescono ad ossidare.in allenamento si introducono CHO proprio x fare in modo che l'intestino si abitui a queste quantità.detto questo nelle ultrà anche strategie low carb prima possono aiutare visto che cmq anche x i più forti le velocità sono in zone basse.se stancano i gel si può fare come nel ciclismo Haribo.,....ciaooo
Re: Le "crisi"
C'è una componente mentale in questo tipo di allenamenti a digiuno che può essere pericolosa. In questa situazione, in cui decidiamo di applicare una restrizione alimentare, può esserci una componente di desiderio di mettersi alla prova soffrendo che ci dà una grande soddisfazione, una sorta di autostima indotta dall'aver superato questa prova, ma che invece può sottovalutare i rischi collegati alla scarsa alimentazione. Per noi, fachiri della sofferenza, è in fondo più facile sottrarre che aggiungere. Ma non ce ne rendiamo conto. Facciamo una fatica immane bere e buttare giù cibo a intervalli regolari, che è la pratica che ci permetterebbe di avere prestazioni migliori. Altro che digiuno! Per non parlare dei danni a lungo termine che una alimentazione insufficiente può causare. A mio parere, questi allenamenti lasciamoli ai professionisti (che pure si sono in gran numero rovinati a causa di queste pratiche masochistiche).
Re: Le "crisi"
@mircuz
dal mio piccolo, quoto.
dal mio piccolo, quoto.
Re: Le "crisi"
Questione del possibile livello più basso della qualità del allenamento - che può essere fisico o anche mentale.
Comunque penso che andare a fare una corsa aerobica di un'ora a digiuno la mattina non cambia nulla né in termini di migliorare l'utilizzo di lipidi né il livello di qualità allenante. Se uno va a letto con le scorte di glicogeno piene o quasi piene, immaginando che ha cenato normalmente, si sveglia la mattina con le scorte ancora a circa 80% - più che sufficiente per svolgere un allenamento di 60-90' senza problemi. Naturalmente bisogna avere l'accortezza di ripristinare le scorte una volta finito l'allenamento.
Diverso il caso dei allenamenti Back to Back come descritti da belladitheboss in cui si può migliorare sia il metabolismo di utilizzo lipidi che l'aspetto mentale. Ma sono allenamenti impegnativi e vanno gestiti con cautela.
Una volta potevo prescriverle a qualche atleta ma oggi sono del parere che il rischio è più grande del possibile vantaggio - come diceva mircuz meglio lasciare certi allenamenti a professionisti.
Alta storia sono gli atleti HFLC che introducono pochi carboidrati sempre e hanno costretto il corpo a bruciare preferenzialmente lipidi. Utile in gare molto lunghe con ritmi lenti e per chi fa fatica ingerire calorie durante la gara.
Re: Le "crisi"
Cambiare il proprio regime alimentare a spot pretendendo che questo cambi miracolosamente la nostra performance in una gara è pretenzioso.
Se uno fa una scelta del genere, dovrà farlo nel lungo periodo, facendosi creare un piano alimentare adeguato e studiato da un professionista per l'obiettivo che ci si è posti. L'autodidatta ha già perso in partenza.
Non penso sia il nostro caso. Perlomeno non il mio. Già se riesco a dimagrire qualcosina senza passare dal dietologo è tanta roba.
Quello che probabilmente non facciamo in allenamento, è abituare il nostro corpo ad essere efficiente con qualcosa da digerire in pancia. Nei lunghi lenti è facile fermarsi a guardare il panorama mentre sgranocchiamo qualcosa, ma in gara abbiamo un ritmo più veloce e di conseguenza lo stomaco chiuso. Quello che farò nelle prossime "gare di allenamento" è cercare di alimentarmi bene:
1) rallentare il ritmo 5 minuti prima del ristoro per togliere stress
2) mangiare qualcosa di solido tra un ristoro e l'altro (mi sono messo un alert sull'orologio che mi suonerà ogni ora, per non dimenticarmi)
3) sforzarmi di mangiare anche se la mia testa dice che non ha voglia
Sabato sono all'Ultrabericus, ho intenzione di arrivare in fondo senza aver problemi di stomaco mangiando abbondante e tenendo comunque un bel ritmo. Al pastaparty berrò solo uno sgroppino
Vedremo se funziona. Al limite lunedì vado dal dietologo per farmi insegnare il low-carb...
Se uno fa una scelta del genere, dovrà farlo nel lungo periodo, facendosi creare un piano alimentare adeguato e studiato da un professionista per l'obiettivo che ci si è posti. L'autodidatta ha già perso in partenza.
Non penso sia il nostro caso. Perlomeno non il mio. Già se riesco a dimagrire qualcosina senza passare dal dietologo è tanta roba.
Quello che probabilmente non facciamo in allenamento, è abituare il nostro corpo ad essere efficiente con qualcosa da digerire in pancia. Nei lunghi lenti è facile fermarsi a guardare il panorama mentre sgranocchiamo qualcosa, ma in gara abbiamo un ritmo più veloce e di conseguenza lo stomaco chiuso. Quello che farò nelle prossime "gare di allenamento" è cercare di alimentarmi bene:
1) rallentare il ritmo 5 minuti prima del ristoro per togliere stress
2) mangiare qualcosa di solido tra un ristoro e l'altro (mi sono messo un alert sull'orologio che mi suonerà ogni ora, per non dimenticarmi)
3) sforzarmi di mangiare anche se la mia testa dice che non ha voglia
Sabato sono all'Ultrabericus, ho intenzione di arrivare in fondo senza aver problemi di stomaco mangiando abbondante e tenendo comunque un bel ritmo. Al pastaparty berrò solo uno sgroppino
Vedremo se funziona. Al limite lunedì vado dal dietologo per farmi insegnare il low-carb...
Re: Le "crisi"
Grazie ragazzi per le varie risposte, le discussioni qua son sempre interessanti!
Non mi sono mai allenato con costanza, né mai pensato di cambiare quello che mangio in funzione della corsa. Corro perché mi piace stare in montagna, e se ci mettete che mi piace mangiare e bere...insomma, zero voglia di cambiare anche perché in questi anni son quasi sempre riuscito a fare le mie garette come volevo.
Detto questo, ho capito che non mi serve molto mettere la sveglia alle 6 per migliorare le mie (lente) prestazioni! Che poi é già tanto se corro 30km a settimana, quindi forse prima di sperimentare strane stategie alimentari per migliorarmi, potrei semplicemente allenarmi di più
Non mi sono mai allenato con costanza, né mai pensato di cambiare quello che mangio in funzione della corsa. Corro perché mi piace stare in montagna, e se ci mettete che mi piace mangiare e bere...insomma, zero voglia di cambiare anche perché in questi anni son quasi sempre riuscito a fare le mie garette come volevo.
Detto questo, ho capito che non mi serve molto mettere la sveglia alle 6 per migliorare le mie (lente) prestazioni! Che poi é già tanto se corro 30km a settimana, quindi forse prima di sperimentare strane stategie alimentari per migliorarmi, potrei semplicemente allenarmi di più
Re: Le "crisi"
Consistency
Structure
Variation
Specificity
Run a lot of miles. Some faster than race pace. Rest once in a while. The rest is details.
Dr M Joyner
Re: Le "crisi"
Aggiungo ancora. Il miglior modo per gestire l'alimentazione in gara, mangiando a sufficienza e senza avere lo stomaco bloccato, è...andare piano! La maggior parte dei problemi intestinali in gara dipendono da un ritmo troppo elevato rispetto al nostro livello di allenamento. Vuol dire tenere una velocità superiore a quella che abbiamo allenato, o distanze superiori a quelle a cui siamo abituati, o anche quote alle quali non ci siamo adattati. Prendete D'Haene alla scorsa Hard Rock. Per tenere il ritmo di Kilian ha avuto problemi intestinali per tutta la gara, e forse causati anche dall'altitudine. Lo stesso a Walmsley all'UTMB, dove ad un certo punto non riusciva più a mangiare, e sulle salite pareva ubriaco, da come arrancava! Aveva spinto troppo, probabilmente. Questo per dire che capita anche agli elite. Quindi meglio allenare qualcos'altro al posto della corsa a digiuno.
Re: Le "crisi"
parole sante!mircuz ha scritto: ↑16/03/2023, 14:26 Aggiungo ancora. Il miglior modo per gestire l'alimentazione in gara, mangiando a sufficienza e senza avere lo stomaco bloccato, è...andare piano! La maggior parte dei problemi intestinali in gara dipendono da un ritmo troppo elevato rispetto al nostro livello di allenamento. Vuol dire tenere una velocità superiore a quella che abbiamo allenato, o distanze superiori a quelle a cui siamo abituati, o anche quote alle quali non ci siamo adattati. Prendete D'Haene alla scorsa Hard Rock. Per tenere il ritmo di Kilian ha avuto problemi intestinali per tutta la gara, e forse causati anche dall'altitudine. Lo stesso a Walmsley all'UTMB, dove ad un certo punto non riusciva più a mangiare, e sulle salite pareva ubriaco, da come arrancava! Aveva spinto troppo, probabilmente. Questo per dire che capita anche agli elite. Quindi meglio allenare qualcos'altro al posto della corsa a digiuno.
Ma quel mona che mi ha sorpassato non posso lasciarlo defilare
Ma se tutti tirano, non posso restare indietro
Mia moglie mi aspetta in lingerie all'arrivo (seee, 'spetta e spera...)
E poi andiamo in crisi