VUT Valmalenco Ultradistance (So) 26-27.07.2024

[augusto losio]

dato che non posso fare andare le gambe, allora faccio andare la bocca.
indomito? ci sei?
so che non ti piace il pungolo, per questo lo uso.
dai, facci sapere.
certo, anche gli altri forumisti che hanno partecipato.

[Krapotkin]

Andard!!
Indomito!!

[andard]

Eccomi! Scusate l’attesa ma purtroppo gli ultimi giorni di lavoro mi hanno occupato parecchio, ho passato giornate intense con straordinari per riuscire a chiudere i lavori in sospeso e quindi ho tralasciato il forum, spero di avere scritto un buon resoconto, anche se sono consapevole che qua c’è gente che scrive molto bene.


Nella fase di “stesura” di un “calendario” stagionale per il periodo giugno-luglio ho valutato parecchie gare, è un periodo ricco di proposte, poi alla fine mi sono deciso per la VUT, convinto da qualche parere positivo. Lo scorso anno ho affrontato la doppia W ultra da 70km, sempre in zona Sondrio, è stata un’esperienza molto positiva che però mi ha lasciato in eredità una borsite al ginocchio sinistro dovuto al troppo agonismo messo nella discesa finale.
Mi sono preparato abbastanza bene e mi sento in forma, da questo punto di vista non posso lamentarmi, ho solo qualche dubbio e incertezza sul fatto di essere all’altezza della gara perchè sono comunque 90km e a parte utlo 100 del 2022 ho corso gare da chilometraggio inferiore, poi il fatto che abbia fama di essere una gara tosto oltre il fatto di partire alla sera, situazione a me inedita mi da qualche perplessità che però non mi genera particolare ansia.
E’ arrivato il venerdì della gara, mi sono preso il giorno di ferie, alla mattina gli ultimi preparativi, pranzo e poi parto, alle 17.30 sono a ritirare il pacco gara a Chiesa in Valmalenco (punto di partenza), subito dopo prendo la macchina per dirigermi alla zona arrivo situata a Caspoggio, lì mangio e mi preparo, ore 20.00 c’è la navetta che ci riporta a Chiesa in Valmalenco.
Controllo materiale e consegna tracker GPS e alle 22:00 si parte, primi chilometri tra paesi e frazioni colmi di gente a fare il tifo, atmosfera molto bella, poi percorriamo una comoda mulattiera che ci porta al rifugio Bosio.


La falce di luna è alta e si vede qualche stella mentre si scende su una gippabile che dura qualche chilometro e si raggiunge la base della salita più pendente e tecnica tra il baccano dell’ultimo pubblico notturno che ci dona un pò di carica per affrontare la salita, qui inizia la vera VUT: il sentiero lascia il posto alle pietraie e verso il passo Ventina anche un paio di nevai. Arrivato in cima guardo in giù e vedo che la discesa non è tanto diversa dalla salita, pendenza assassina in stile mondiale di skyrace con sabbiolina che non mi da molta confidenza, mi passa qualche concorrente, ma poi il proseguo diventa più agevole, si incontra ancora un paio di nevai e raggiungo la base vita a Chiareggio al 33°km, ormai sono le 5:20, arrivo al cancello con un ora e 40 di anticipo praticamente assieme all’alba. Quando riparto, si va verso il rifugio Longoni, prima salita nel bosco, poi all’aumentare di quota si vedono dei pianori erbosi abbelliti da molteplici cascate, in questo tratto raggiungo un concorrente che ha rotto i pantaloni sul sedere e gli ha riparati con del nastro adesivo.


Al ristoro, prendo pasta e brodo e bresaola e via, il menù sarà più o meno sempre questo per tutto il giorno con poche variazione. Si scende al lago Palù, anche questo tratto è abbasta scorrevole passando dall’omonimo rifugio e poi fino al rifugio Musella,in questo tratto ho accellerato il passo per arrivare al secondo cancello posizionato al 52esimo km con un anticipo di circa 1 ora.


Si riparte per la seconda sezione del trail, mi sento bene, non sono particolarmente stanco finora l’ho gestita bene, l’idea sarebbe di cambiare passo però ora inizia il terreno tecnico e non riesco ad accellerare, si entra nella valle dello Scerscen si trova subito una pietraia che praticamente dura per tutto il tratto fino ad uno dei punti più alti della gara: il rifugio Marinelli (sono circa 8km e 1000m D+).
Qui vedo i panorami più belli di tutto il tracciato: i ghiacciai e i fiumi che scorrono potenti, il tutto valorizzato da una giornata serena ma con una velatura che scherma il sole.
Tra nevai e sfasciumi riesco a raggiungere il rifugio, posto magnifico con una bellissima vista, purtroppo mi godo poco questo momento per 2 motivi:
1) sono preoccupato, per la prima volta di non riuscire ad arrivare al cancello orario
2) atterra un elicottero che condisce con sabbia ciò che è esposto al ristoro.


Mi “fiondo” in discesa verso il rifugio Carate, poi un mangia e bevi tra altri nevai e pietraie, superato il rifugio Bignami si scende di quota su facile mulattiera e poi su asfalto costeggiando prima il lago artificiale di alpe di Gera e poi quello di Campo Moro, qua il caldo si fa sentire sia per la quota sia per il Sole che irrompe fra le nuvole. Provo a corricchiare ma le gambe sono rigide, purtroppo nemmeno in questo tratto riesco a velocizzarmi, riesco ad arrivare al cancello del rifugio Zoia con circa 1 ora di anticipo sul cancello.


Ristoro con più o meno i soliti prodotti e si riparte per l’ultima parte, qua cambia completamente lo scenario, dopo una breve salita si passa per una specie di altipiano con pascoli e strade bianche, ho in mente i consigli di Luca64 e Biglux, che scrivevano di tenersi delle forze per percorrere di buon passo questa tratta (avevano ragione), purtroppo raggiungo il rifugio Cristina, ma non riesco ad essere molto performante, le gambe sono imballate e ormai vorrei finire il prima possibile, cammino molto e corricchio troppo poco, effettivamente questo tratto è una tortura perchè non finisce mai, sta discesa di cui tutti parlano non arriva, supero un concorrente, ma dopo un pò mi superano altri 2, si gira il versante inizia la discesa ma non è quella finale, si prosegue ancora per un pò ultimo ristoro, poi ancora un sali-scendi e finalmente la tanto agognata discesa.
Qua riesco a sciogliere un pò le gambe e poco dopo avere iniziato l'asfalto raggiungo 2 concorrenti che mi avevano seminato all’ultimo cancello, gli rimango dietro per rispetto, ormai manca poco, però loro mi dicono di passare pure perchè loro possono solo camminare e così ringraziandoli riesco a tagliare il traguardo in 22 ore e 33 minuti.

[andard]

A breve farò un resoconto più tecnico della manifestazione, intanto ringrazio il collega krapotkin, oltre i già citati luca64 e biglux, per la telefonata fatta qualche giorno prima del trail in chi mi ha dato qualche consiglio e qualche parere sulla manifestazione

[Corry]

Bella gara e bel racconto. Attendiamo la scheda tecnica

[Krapotkin]

Caro collega dell'Alto Verga(n)te (non sul membro) non posso che rosicare per il tuo risultato e nel rosicamento ti rinnovo i complimenti.
Però un rimprovero per il tuo comportamento verso i due concorrenti incontrati nel tratto finale lo devo fare: avresti dovuto superarli, correndo agile e fischiettante per umiliarli un pochino.



PS
Ci si vede a Vezza D'oglio!!

[andard]

Caro collega dell'Alto Verga(n)te (non sul membro) non posso che rosicare per il tuo risultato e nel rosicamento ti rinnovo i complimenti.
Però un rimprovero per il tuo comportamento verso i due concorrenti incontrati nel tratto finale lo devo fare: avresti dovuto superarli, correndo agile e fischiettante per umiliarli un pochino.



PS
Ci si vede a Vezza D'oglio!!

Diciamo che dopo aver avuto il via libera li ho superati di slancio ma senza fischiettare, in quel momento le gambe avevano ripreso a girare, non so per quanto, comunque funzionavano bene... Ci si vede a vezza d'Oglio!

[mircuz]

Complimenti, ottima prestazione, racconto leggero che forse non rende l'idea del tracciato impegnativo (a sentire alcuni amici che l'anno corsa).

[motosega]

Bravo Andard, ottima gestione di una gara dura
A Vezza, quando supererai Krapo a 2 km dalla fine, dovrai obbligatoriamente fischiettare

[andard]

Bravo Andard, ottima gestione di una gara dura
A Vezza, quando supererai Krapo a 2 km dalla fine, dovrai obbligatoriamente fischiettare

Hahaha... Gli farò anche il dito