di Matteo Grassi

Tra venerdì e domenica scorsi si è svolta una Dolomiti Sky Run che alla terza edizione si conferma essere l’ultra trail più duro in Italia, con un tracciato di circa 130 km e oltre 10 mila metri di dislivello positivo, su sentieri dolomitici impegnativi, sui quali risulta particolarmente difficile correre, a parte forse per il primo al traguardo, Andrea Mattiato, che ha compiuto il lungo viaggio lungo la mitica Altavia n.1 delle Dolomiti in poco meno di 22 ore!

Inutile nascondere che questo nome ha suscitato sorpresa, essendo un atleta assolutamente nuovo dell’ultra trail e che ha “esordito” in questo genere di competizioni con un risultato degno di un campione navigato ed esperto come lo sono per esempio i due inseguitori saliti sul podio: Alessandro Bertelle e Luca Guerini.

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Anche al femminile si è imposto un nome nuovo, ancorché già noto nell’ambiente degli sport di montagna. La valtellinese Laura Besseghini, famosa sia per i risultati di skialp che per gli intensi occhi blu, ha infatti messo in fila niente meno che su sua “maestà” Annemarie Gross e la bellunese Roberta Balcon che quest’anno sta facendo vedere ottime cose.

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La prova è stata resa ancora più dura dai temporali che si sono scatenati durante la prima notte e durante il pomeriggio successivo, rendendo scivoloso il terreno, ma soprattutto mettendo a dura prova gli atleti per gli sbalzi termici e gli elevati tassi d’umidità.

La percentuale dei ritirati risulta essere pari a circa il 50%.

I risultati ufficiali